GIAGGIOLO D’ACQUA

CARONIA – IRIS GIALLI

Iris Gialli Caronia-0010Il giaggiolo d’acqua, o iris d’acqua, o giglio d’acqua, i cui fiori in questo mese innalzano al cielo magnifiche corone dal colore giallo oro, nella zona dei Nebrodi prospera efficacemente nel territorio del Comune di Caronia, e precisamente nelle aree interne attigue ai torrenti, agli stagni e ai laghetti.

La fioritura di questa incantevole specie selvatica e spontanea in questi giorni ha raggiunto il suo apice colorando di giallo grandi distese di prati e regalando uno degli spettacoli naturali più belli della nostra primavera. Noi, durante l’esplorazione dell’immenso e bellissimo territorio di Caronia, abbiamo incontrato numerose aree in cui la pianta era presente con effetti molto interessanti. Quest’anno, giunto il tempo della sua fioritura, siamo ritornati in questi posti per goderci la bellezza di questo fiore e per documentare la sua presenza. La pianta  predilige i terreni sommersi dall’acqua e vive in condizioni anfibie. La sua parte aerea emerge dal suolo e dall’acqua che lo ricopre per circa 100-150 cm ed è costituita da un ventaglio di foglie lunghe aventi forma di spada. La parte interrata è costituita da un rizoma orizzontale che ha una elevata capacità di diffusione, per questo motivo la pianta, ove le condizioni ambientali lo permettono, è infestante come la canna. Le praterie di giaggiolo crescono fitte e copiose fino a invadere tutto il campo ottico, ove l’umidità del terreno permette. L’elevata densità dei cespi illude l’occhio in quanto nasconde l’esistenza dello strato di acqua da cui è sommerso il terreno occupato da queste grandi praterie. Così all’apparenza la pianta sembra emergere dal terreno asciutto, mentre di fatto, inoltrandosi in mezzo ad essa, ci si rende conto che il livello dell’acqua in cui è immersa è profondo e costante. Per questo motivo per effettuare l’escursione all’interno delle bellissime praterie è necessario indossare gli stivaloni cosciali, senza i quali tali terreni sono completamente impraticabili. Occorre inoltre fare attenzione a non profondare troppo nelle zone  più paludose. Il fiore dell’iris spicca in mezzo alle praterie formate dal verde intenso e fitto delle foglie in quanto è sorretto da steli molto alti, rigidi e robusti. Ogni stelo porta numerosi boccioli che si aprono in tempi differenti in modo da prolungare il più possibile la fioritura. Il singolo fiore è costituito da una corolla avente un’architettura straordinariamente bella ed elegante, con petali che in parte ricadono verso il basso e in parte, invece, si proiettano verso l’alto. Questo complesso sistema di petali è ideato dalla pianta in modo da creare un alloggio tale per il nettare e i pollini da costringere gli insetti che si avventurano al loro interno a garantire la fecondazione. Uno dei sistemi utilizzati dalla pianta per riprodursi e diffondersi in aree lontane è, infatti, il seme, che leggerissimo galleggia sull’acqua lasciandosi trasportare dalla corrente nelle zone non colonizzate. Il colore intenso dei gialli petali ha un forte richiamo   per gli insetti che si cibano del suo nettare. I fiori non sono profumati e concentrano tutti loro sforzi per attrarre l’attenzione su di essi attraverso i colori e la loro incantevole bellezza. Quella dell’iris e in particolare del giaggiolo d’acqua, Iris Pseudocorus, è una delle forme floreali più seducenti della flora siciliana. Il fiore ha una struttura tridimensionale che sviluppa i propri assi principali in corrispondenza della terna cartesiana, ma in posizione rovescia. E’ grazie a questa posizione che la configurazione geometrica della corolla acquista un’eleganza inimitabile. Le corolle osservate dal basso verso l’alto disegnano nell’azzurro della volta celeste un calice traforato che appoggia le sue basi su un asse trinitario, come a volere indicare lo slancio della pianta verso la Santissima Trinità. Dio ha diviso il fiore in tre parti uguali per consentire ai raggi di bellezza  provenienti  dalle tre Persone Divine di posarsi su di esso e in esso di confondersi  nell’unicità del fiore per proclamare l’unità di Dio. Così questo fiore nella sua struttura e nella sua bellezza può essere simbolicamente utilizzato per rappresentare il nostro Dio uno e trino. Non deve perciò stupire la infinita bellezza di questa corolla che come bocciolo è  un corpo unico, mentre quando si apre, pur mantenendo intatta la sua unità e la sua natura, esibisce tutta la bellezza di una triade di elementi distinti ma che si identificano l’uno nell’altro, essendo tra di loro nella perfezione di una comunione piena. L’iris d’acqua non è certo il fiore della passione, ma è sicuramente il fiore della purezza celestiale e dell’amore eterno. Capo d’Orlando, 28/05/2014

Dario Sirna

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