IL MAULAZZO ASSEDIATO DALLA NEVE
Come già anticipato nell’articolo pubblicato ieri sui laghi minori del Maulazzo la speranza di immortalare uno dei laghi della dorsale nebroidea in condizioni di gelo ci ha spinti a visitare le aree umide più alte e più fredde della nostra zona. |
Come già anticipato nell’articolo pubblicato ieri sui laghi minori del Maulazzo la speranza di immortalare uno dei laghi della dorsale nebroidea in condizioni di gelo ci ha spinti a visitare le aree umide più alte e più fredde della nostra zona.
L’inverno appena conclusosi non ci ha regalato abbondanza di bianche emozioni, essendo stato caratterizzato da lunghi periodi piovosi e miti intervallati da brevissime ondate di freddo moderato. I frequenti sbalzi termici verso le alte temperature hanno impedito il congelamento delle superfici delle aree umide della dorsale montuosa dei Nebrodi.
Siamo al termine della stagione autunnale e la natura si appresta in maniera sempre più decisa ad affrontare i rigori dell’inverno. Nel regno animale i mammiferi mutano il loro aspetto esteriore ricoprendosi di pellicce folte e lunghe che hanno la funzione di proteggerli dal freddo eccessivo, preparano, inoltre, giacigli in tane buie e isolate, ove ammassano scorte alimentari in vista del lungo letargo invernale.
In questo articolo vi mostriamo le immagini del lago Maullazzo, catturate nell’escursione del 28 febbraio 2012. L’articolo si riferisce esclusivamente al lago, in quanto il cammino compiuto per raggiungerlo è stato oggetto già di un precedente reportage pubblicato la settimana scorsa. Lo scenario invernale del Lago Maullazzo è uno scenario di grande bellezza che immerge il visitatore in un’atmosfera glaciale, paragonabile a quella degli ambienti artici.
La settimana scorsa, negli ultimi giorni del mese di febbraio, lo scenario barico sul Mediterraneo è stato governato da una possente invasione di aria di origine artico continentale. La potente bomba fredda ha sviluppato la sua azione preponderante negli alti strati della troposfera con l’invasione di masse fredde aventi temperature inferiori a -35 °C.