VERAMENTE TU SEI UN DIO MISTERIOSO

ISAIA 45, 15-46

Buongiorno a tutti,

saranno le parole del Profeta Isaia, di seguito riportate, a illuminare il cammino di questo nuovo giorno:

Veramente tu sei un Dio misterioso, *

Dio di Israele, salvatore.

 

Saranno confusi e svergognati *

quanti s’infuriano contro di lui;

se ne andranno con ignominia *

i fabbricanti di idoli.

 

Israele sarà salvato dal Signore

con salvezza perenne. *

Non patirete confusione o vergogna

per i secoli eterni.

 

Poiché così dice il Signore, che ha creato i cieli; †

egli, il Dio che ha plasmato e fatto la terra *

e l’ha resa stabile;

 

l’ha creata non come orrida regione, *

ma l’ha plasmata perché fosse abitata:

 

«Io sono il Signore; non ce n’è un altro. †

Io non ho parlato in segreto, *

in un angolo oscuro della terra.

 

Non ho detto alla discendenza di Giacobbe: *

Cercatemi in un’orrida regione!

Io sono il Signore, che parlo con giustizia, *

che annunzio cose rette.

 

Radunatevi e venite, †

avvicinatevi tutti insieme, *

superstiti delle nazioni!

 

Non hanno intelligenza

quelli che portano un idolo da loro scolpito *

e pregano un dio che non può salvare.

 

Manifestate e portate le prove, *

consigliatevi pure insieme!

Chi ha fatto sentire ciò da molto tempo *

e chi l’ha predetto fin da allora?

 

Non sono forse io, il Signore? †

Fuori di me non c’è altro Dio; *

fuori di me non c’è Dio giusto e salvatore.

 

Volgetevi a me e sarete salvi, †

paesi tutti della terra, *

perché io sono Dio; non ce n’è un altro.

 

Lo giuro su me stesso, †

la verità esce dalla mia bocca, *

una parola irrevocabile:

 

davanti a me si piegherà ogni ginocchio, *

per me giurerà ogni lingua».

 

Si dirà: «Solo nel Signore *

si trovano vittoria e potenza!».

Verso di lui verranno, coperti di vergogna, *

quanti fremevano d’ira contro di lui.

 

Nel Signore saranno vittoriosi e si glorieranno *

tutti i discendenti di Israele.

 

In questo cantico il profeta Isaia mette in evidenza le conseguenze sulla vita dell’uomo di una fede errata. Il Profeta prima di entrare in argomento e di riferirci il messaggio consegnatogli da Dio, al fine di sottolineare l’autorevolezza delle parole che deve comunicarci, ci presenta il Signore. Così apre il discorso con un preambolo in cui mette in rilievo le opere di Colui che lo ha incaricato di parlare al suo popolo. Ci fa notare che il Signore è Colui che ha creato ogni cosa e che ogni cosa fa sussistere, l’unico vero Signore, l’unico che agisce alla luce di tutti, l’unico che parla direttamente e apertamente con il suo popolo, l’unico che pronunzia cose rette e parla con giustizia, l’unico in cui è possibile trovare la salvezza. Precisato doverosamente tutto ciò, il Profeta entra in argomento annunciando che è volere e desiderio di Dio che l’uomo abbia un’abitazione in cui sistemarsi e che questa sua casa sia bella e ospitale. Per questo motivo il Signore ha plasmato con amore, cura e attenzione, il mondo e ivi vi ha stabilito l’uomo. Ma il Signore dopo aver fatto ciò non ha smesso di prendersi cura del suo popolo e della terra in quanto mosso dal suo grande amore egli desidera la felicità dell’uomo, perciò lo continua a guidare nella sua vita parlandogli e comunicandogli la via retta da seguire per non perdersi. Il rischio principale corso dall’uomo è che egli accerchiato da tanta bellezza possa lasciarsi sviare da essa perdendo la testa e cadendo nell’idolatria. Ognuno di noi cerca la felicità, anzi ognuno di noi cerca la sua felicità. Ciascuno di noi si rende disponibile a mettere in gioco la propria vita pur di soddisfare il desiderio del suo cuore. Il punto sta proprio nella bontà di tale desiderio. Se il desiderio che anima il nostro cuore è un desiderio proveniente da Dio e non da noi o da altri, esso ci condurrà a Dio e ci assicurerà la realizzazione piena del nostro esistere. Al contrario, se questo desiderio non viene da Dio corriamo il rischio grave di perderci dietro la vanità e l’inutilità, se non addirittura dietro il male, facendo trascorrere la nostra vita nell’errore e nel nulla. E’, invece, desiderio del Signore, farci condurre una vita tutta orientata al raggiungimento dello scopo per il quale egli c’è l’ha donata. Il Signore è chiaro in questo e ci dice apertamente che Egli ha creato ogni uomo del mondo perché viva in piena comunione con Lui. Ecco perché Egli ci mette in allerta dai pericoli gravi che corriamo quando sostituendo alla sua voce la nostra o quella degli altri noi ci allontaniamo da Lui. Ogni cosa da noi utilizzata per sostituire Dio diventa un idolo e il pericolo principale dell’idolatria è la morte della persona che nel suo baratro vi ricade. Solo Dio può assicuraci la salvezza e la vita eterna, tutto il resto invece, anche se momentaneamente può essere più semplice da seguire e può procurarci una falsa e immediata gioia, in realtà è causa di terribile rovina per ciascuno di noi.

Capo d’Orlando 21/08/2012

Dario Sirna

 

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