QOELET 3, 1-11
Buongiorno a tutti,
il nostro cammino oggi è guidato dai seguenti versi del libro di Qoelet:
“ 1Tutto ha il suo momento, e ogni evento ha il suo tempo sotto il cielo.
2C’è un tempo per nascere e un tempo per morire,
un tempo per piantare e un tempo per sradicare quel che si è piantato.
3Un tempo per uccidere e un tempo per curare,
un tempo per demolire e un tempo per costruire.
4Un tempo per piangere e un tempo per ridere,
un tempo per fare lutto e un tempo per danzare.
5Un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli,
un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci.
6Un tempo per cercare e un tempo per perdere,
un tempo per conservare e un tempo per buttar via.
7Un tempo per strappare e un tempo per cucire,
un tempo per tacere e un tempo per parlare.
8Un tempo per amare e un tempo per odiare,
un tempo per la guerra e un tempo per la pace.
9Che guadagno ha chi si dà da fare con fatica?
10Ho considerato l’occupazione che Dio ha dato agli uomini perché vi si affatichino. 11Egli ha fatto bella ogni cosa a suo tempo; inoltre ha posto nel loro cuore la durata dei tempi, senza però che gli uomini possano trovare la ragione di ciò che Dio compie dal principio alla fine.”
Cosa ci insegna Qoelet in questa riflessione sui vari eventi che scandiscono il tempo della nostra vita? Sicuramente che il tempo è stato introdotto da Dio nel mondo per dare alla vita dinamicità, per consentire all’uomo di crescere, per completare la formazione umana di ogni soggetto, per conferire a ciascuno di noi una pienezza evolutiva senza limiti e confini. In ciò è possibile comprendere quanto l’amore di Dio per l’uomo sia grande. Ognuno di noi è visto dal Signore come un figlio che deve crescere tanto da poter ricevere dal Padre tutta la sua eredità e tutto il suo amore. Al riguardo se confrontiamo la grandezza di Dio con la misura della nostra piccolezza ci rendiamo conto che il cammino da effettuare è enorme e che solo la grazia e l’amore divino lo possono rendere fattibile. Dunque i vari tempi della vita, ossia le varie esperienze che la caratterizzano, talvolta opposte e in netto contrasto tra di loro, hanno una funzione formativa ed educativa importantissima in quanto servono a renderci sempre più conformi a Dio e sempre più grandi nell’amore. Scopo di questa evoluzione è giungere alla vera eternità, quell’eternità in cui tutte le esperienze del tempo terreno sono superate dall’amore, un amore completo e pieno che ha in sé il dominio di ogni circostanza. Dunque il tempo della vita è scandito da esperienze diametralmente opposte in cui l’uomo impara a conoscere il suo cuore e a dirigerlo in maniera corretta verso Dio. Prospettive diverse servono infatti ad acquisire una conoscenza completa ed esatta. Come un progettista deve presentare il suo disegno mostrando in esso tutti i prospetti dell’edificio affinché il costruttore abbia una visione completa e perfetta dell’opera da realizzare, allo stesso modo l’uomo per conoscere Dio e la via che a Lui conduce deve imparare a guardare verso di Lui da posizioni opposte e in contrasto tra di loro, al fine di trovare quella linea comune di convergenza che rappresenta la realtà perfetta e completa dell’amore.
Dio è infatti presente in ogni situazione della vita, sia essa una situazione a noi congeniale, sia essa una situazione per noi difficile, Dio è sempre vicino all’uomo e, in ogni caso, si rivela l’unico nostro aiuto, l’unica nostra salvezza, l’unico nostro amore, l’unica nostra felicità.
Capo d’Orlando, 26/09/2014
Dario Sirna.