TU VISITI LA TERRA E LA DISSETI

SALMO 64

Buongiorno a tutti,

oggi ci incamminiamo sulla via tracciata dal Salmo 64, di seguito riportato :
A te si deve lode, o Dio, in Sion; *
† a te si sciolga il voto in Gerusalemme.
A te, che ascolti la preghiera, *
viene ogni mortale.

Pesano su di noi le nostre colpe, *
ma tu perdoni i nostri peccati.

Beato chi hai scelto e chiamato vicino, *
abiterà nei tuoi atri.
Ci sazieremo dei beni della tua casa, *
della santità del tuo tempio.

Con i prodigi della tua giustizia, †
tu ci rispondi, o Dio, nostra salvezza, *
speranza dei confini della terra e dei mari lontani.

Tu rendi saldi i monti con la tua forza, *
cinto di potenza.

Tu fai tacere il fragore del mare, †
il fragore dei suoi flutti, *
tu plachi il tumulto dei popoli.

Gli abitanti degli estremi confini *
stupiscono davanti ai tuoi prodigi:
di gioia fai gridare la terra, *
le soglie dell’oriente e dell’occidente.

Tu visiti la terra e la disseti: *
la ricolmi delle sue ricchezze.
Il fiume di Dio è gonfio di acque; *
tu fai crescere il frumento per gli uomini.

Così prepari la terra: †
ne irrighi i solchi, ne spiani le zolle, *
la bagni con le piogge e benedici i suoi germogli.

Coroni l’anno con i tuoi benefici, *
al tuo passaggio stilla l’abbondanza.
Stillano i pascoli del deserto *
e le colline si cingono di esultanza.

I prati si coprono di greggi, †
di frumento si ammantano le valli; *
tutto canta e grida di gioia.

Questo meraviglioso salmo ci offre tantissimi spunti di meditazione, spaziando dalla contemplazione di Dio redentore alla contemplazione di Dio creatore. Sono ampiamente accennati i vari aspetti con cui il Signore si manifesta nel mondo  per dare risalto al grande amore di Dio per l’uomo. In particolare si accenna alla disponibilità di Dio ad ascoltare e accogliere la preghiera di  “ogni mortale”. Il termine mortale indica lo stato d’animo e l’atteggiamento di chi è ascoltato da Dio. Dio ascolta l’uomo, ogni uomo, ma lo fa solo se la preghiera viene da un cuore umile, che a Dio si rivolge con la consapevolezza della grandezza e della potenza dell’amore di Dio, di fronte al quale il sentimento umano è talmente piccolo da non potere reggere il confronto. Il Salmista ci dice che Dio accoglie tali preghiere rispondendo con “i prodigi” della sua “giustizia”, prodigi che si manifestano chiaramente con il perdono delle colpe e la liberazione dal peso opprimente del peccato e di tutte le conseguenze da esso generate. Beato è allora chi nutrendosi dell’amore di Dio rimane a Lui sempre vicino e fedele, crescendo in santità e saziandosi dei beni immensi che provengono dal generosissimo cuore di Dio. Beato è dunque chi si alimenta della parola di Dio, si nutre della Santissima Eucaristia, si lascia guidare dallo Spirito Santo, risponde all’amore di Dio con la carità fraterna e la fratellanza. Chi vive in tale condizione sperimenta anche la contemplazione di Dio creatore, ne apprezza la bellezza del creato, si lascia conquistare da tutte quelle infinite sfumature dell’amore divino che sono contenute in ogni dove e in ogni tempo, cerca e trova nel creato  l’immagine e l’impronta di Colui che tutto ha fatto. Ogni cosa acquista allora un valore nuovo, universale, dove nulla è scontato, ma tutto è dono di Dio. Spesso la superficialità e la sufficienza umana sono di impedimento a questo tipo di cammino, oscurando quella meravigliosa luce divina che illumina la mente, allarga il cuore e conduce alla contemplazione e all’adorazione della indescrivibile bellezza di Dio. Il Salmista, infine, ci propone una nuova immagine di Dio, l’immagine di Dio contadino che premurosamente e con ogni sorta di attenzione coltiva il suo campo. Questa contemplazione ci rivela il grande zelo con cui Dio si prende cura dell’universo in generale e dell’uomo in particolare. Se colleghiamo questo Salmo con la parabola del  seminatore, emerge immediatamente un nesso stretto tra i due brani. Il terreno buono in cui la parola seminata da Dio produce frutto è il cuore dell’uomo visitato da Dio, da Lui irrigato con lo Spirito Santo, da Lui fertilizzato con i Sacramenti, da Lui dissodato con il perdono e la purificazione, da Lui abbeverato con il Sangue di Cristo, da Lui nutrito con la SS. Eucaristia, da Lui benedetto e custodito con l’amore della Santa Madre Chiesa. I cuori aridi si trasformano, allora, in pascoli ubertosi e in colline esultanti, generosamente arricchiti da Dio di ogni sorta di abbondanza. Del frutto della loro fertilità e della loro testimonianza si nutrono e ne traggono beneficio tutti, perché i beni di Dio non sono mai destinati al godimento di un singolo ma al bene di tutta l’umanità. Così la santità di Dio raggiunge le valli e i prati del mondo per fare cantare di gioia ogni uomo della terra.

Capo d’Orlando, 12/09/2012

Dario Sirna

 

 

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Time limit is exhausted. Please reload the CAPTCHA.