SAN FRATELLO – IL TRATTO BASSO DEL TORRENTE OMONIMO
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Il primo scende dal territorio di Caronia ed è sede di immense ricchezze naturalistiche, il secondo, più lungo e più importante nella portata è alimentato ad ovest dal versante ricadente nel territorio di Caronia e ad est dal versante ricadente nel territorio di San Fratello. I due torrenti in questione hanno caratteristiche molto simili anche se presentano notevoli differenze nell’aspetto. Come due figli della stessa coppia di genitori si somigliano tanto ma non sono identici. Il torrente San Fratello è più lungo e presenta molti tratti in piano ove il fiume ha un andamento ordinario. Il torrente Nicoletta, invece, è molto più esuberante, ha un cammino tanto movimentato, scavato all’interno di un vallone stretto e ricco di una sequenza infinita di scorci particolari e interessanti. La nostra attenzione oggi è rivolta al tratto finale del torrente San Fratello, a quel tratto cioè che si sviluppa a partire dall’incontro con il Torrente Nicoletta, in direzione monte.
La zona in questione è raggiungibile dal torrente in due modi differenti. La prima possibilità è offerta dal Torrente Nicoletta, ma in questo caso occorre ridiscendere tale torrente dal ponte fino ad arrivare all’innesto con il San Fratello, raggiunta tale posizione si lascia il Nicoletta e si prosegue in salita sul San Fratello. La seconda possibilità è offerta invece da una stradina secondaria che si imbocca in corrispondenza delle case che si incontrano sul versante San Fratello, proseguendo oltre il ponte sul Nicoletta. Questa via conduce al fiume San Fratello e consente di evitare di attraversare il torrente Nicoletta. In questo caso giunti nel greto occorre proseguire in discesa. Avendo tempo e voglia a disposizione noi consigliamo il primo tragitto in quanto consente di apprezzare nel contempo sia la bellezza del torrente Nicoletta che quella del torrente San Fratello. Lasciata la macchina al Ponte Nicoletta per il ritorno si può sfruttare il secondo percorso fatto a ritroso. In ogni caso la strada di accesso alle due vie indicate è sempre la Strada ESA a servizio della contrada Badetta di Caronia. Il fiume San Fratello nel tratto in questione presenta un alveo molto ampio all’interno del quale è possibile muoversi senza tante difficoltà. Gli stivali alti non sono necessari ma sono consigliati se si vogliono immortalare gli scorci più affascinati del fiume. In tal caso per effettuare gli scatti occorre necessariamente entrare nell’acqua. L’andamento del fiume nella zona in questione è regolare e orizzontale. La pendenza del letto di scorrimento è moderata, tranne che nei tratti dei massi ove la presenza di questi ostacoli genera salti e piscine. Il fiume presenta due zone di grande interesse. La prima è costituita da un tratto di fiume ricco di enormi massi di arenaria, accavallati uno l’uno sull’altro, con effetti scenici di grande pregio. In questo tratto il fiume, la cui portata è maggiore rispetto a quella del Nicoletta, forma delle ampie e profonde piscine, che non possono essere attraversate a causa della notevole quantità di acqua in esse riversata. Il paesaggio è molto simile a quello dei tratti più belli del Nicoletta basso, da cui differisce per la dimensione dei massi, che qui è maggiore. Tale particolarità conferisce più importanza al posto e crea un effetto di immediato impatto. Già da lontano la zona in questione attira l’attenzione del visitatore e suscita grande curiosità. Attese che vengono felicemente confermate dalla bellezza riscontrata quando ci si avvicina. Il gioco delle piscine e dei massi è tale da ripagare abbondantemente ogni fatica e ogni sforzo effettuato per raggiungere il posto. Il cammino viene ulteriormente invogliato dal desiderio di scoprire nuovi scorci e nuove realtà nascoste che possano creare altre sorprese nelle aspettative dell’escursionista. Superata questa bellissima zona del fiume il greto perde ogni particolarità e si trasforma in un grande e ampio deposito di sabbia, ciottoli e pietre solcato dalla pacifica corrente dell’acqua. Dopo un po’ di cammino, improvvisamente sulla destra la fisionomia del versante lato Caronia cambia, indicandoci la presenza di una seconda zona interessante. Un grande costone roccioso di arenaria si affaccia a strapiombo sul letto del fiume modificando completamente l’architettura naturale del vallone. Lo strapiombo alla base è lambito dalla vena principale del torrente che in sua prossimità rallenta la velocità di flusso dando origine a un canale profondo e tranquillo. Le pareti dello strapiombo si innalzano per una cinquantina di metri e parzialmente sono rivestite dalla selvaggia e lussureggiante vegetazione boschiva. Durante tutto il tragitto esplorato il bosco con le sue magnifiche e variopinte vesti primaverili ammanta l’intera vallata del torrente San Fratello riversando all’interno del greto fluviale una nuvola densa di forti profumi e aromi naturali. Nel manto compatto e unito del bosco il costone roccioso in questione emerge come elemento di spicco che rompe la monotonia del verde per conferire all’ambiente un nuovo suggestivo aspetto. Questa particolarità si aggiunge alle precedenti rendendo il percorso nel fiume ancora più accattivante e accrescendo, nel contempo, la voglia, il desiderio e la curiosità di dedicare altre escursioni all’esplorazione delle zone a monte. Come sempre la gioia di stare in mezzo alla natura è alimentata dal meraviglioso clima di festa che promana dal creato, segno inconfutabile della infinita benevolenza divina.
Capo d’Orlando, 15/05/2013
Dario Sirna.