CAPO D’ORLANDO, LE ONDE DI NATALIE SUL PROMONTORIO
Era il 14 aprile e il ciclone Lucia imperversava su tutto il Tirreno, è il 18 aprile e Natalie sembra voler imitare le gesta della intrepida sorella. Due figlie della famigerata depressione Atlantica, nate da una relazione con il Mediterraneo. |
Dopo lucia la sorella natalie.
Lucia esuberante, vistosa, appariscente, ma anche estremamente sconvolgente e determinata. Natalie, modesta, introversa, timida, ma sempre di sangue blu, e perciò fiera e molto diligente. La prima, amante della cronaca, della fama, del successo e della popolarità, desiderosa di mettersi in vista su giornali, tv, web, radio e ovunque ci sia spazio alla comunicazione di massa. La seconda, sconosciuta al grande pubblico, con la voglia di passare inosservata, di non dare notizia di se, di perdersi in mezzo alla folla delle comuni depressioni: una come le altre, che per molti non ha né un nome, né una storia, né una discendenza, né una genealogia. Ma il buon sangue non mente e se le apparenze di Natalie sono dimesse e non suscitano interesse da parte del pubblico, la stessa cosa non lo è per la natura. Natalie vuole essere garbata, poco invadente e molto rispettosa, ma anche estremamente generosa e delicata. Così arrivata sulle coste tirreniche della Sicilia non le colpisce con tirannia, non le sottomette a se stessa con violenza e terrore, ma dolcemente le abbraccia a se, stringendole saldamente al suo prosperoso seno. Benefiche piogge essa riversa su tutto il territorio attraversato e, imparziale con tutti, arricchisce ogni terra dei suoi preziosi tesori. Sa bene che la sorella su questi territori è passata veloce e senza dare confidenza a nessuno, perciò vuole rimediare, concedendosi senza freni e senza inibizioni, ma sempre con grande dolcezza, per non intimorire e non danneggiare nessuno. Dalla serata del 17 e fino alle 12 del 18 apre le sue paratie e dalle dighe del cielo lascia rovesciare sulla terra benefiche piogge primaverili. Le piogge cadute sono abbondanti e dopo avere saturato le terre assetate cominciano a riversarsi nei ruscelli per ingrossare torrenti e fiumi. A poco a poco le acque dei torrenti si ingrossano, diventano scure, si mescolano al fango, fanno un forte odore di terra. Aumentando la loro massa acquistano velocità e rapidamente si riversano nel Tirreno. Il limo depositato nel mare è tantissimo e quando Natalie decide di spazzare le nubi dal cielo innalzando il maestrale, le acque del mare cominciano a rimescolarsi increspandosi di onde e flutti. Vicino alla riva, dove si libera la forza delle onde e dove il limo è depositato in grandi quantità, improvvisamente le onde cominciano a diventare sempre più scure fino a tingersi completamente di terra. Anche la spuma, solitamente candida come la neve, si colora di fango e tutto il mare sembra fortemente turbato. Le onde di Natalie crescono, ma più crescono più si impastano di terra e più si fanno pesanti e se, non fosse per il loro forte colore di fango, passerebbero del tutto inosservate.
Capo d’Orlando 18/04/2012
Dario Sirna