T’INVOCO CON TUTTO IL CUORE, SIGNORE, RISPONDIMI

SALMO 118, 145-152

Buongiorno a tutti,

oggi i nostri passi saranno rivolti nella direzione delle seguenti parole del Salmo 118:

T’invoco con tutto il cuore, Signore, rispondimi; *
custodirò i tuoi precetti.
Io ti chiamo, salvami, *
e seguirò i tuoi insegnamenti.

Precedo l’aurora e grido aiuto, *
spero sulla tua parola.
I miei occhi prevengono le veglie della notte *
per meditare sulle tue promesse.

Ascolta la mia voce, secondo la tua grazia; *
Signore, fammi vivere secondo il tuo giudizio.
A tradimento mi assediano i miei persecutori, *
sono lontani dalla tua legge.

Ma tu, Signore, sei vicino, *
tutti i tuoi precetti sono veri.
Da tempo conosco le tue testimonianze *
che hai stabilite per sempre.

Nella prima strofa l’Orante invoca il Signore e allo stesso tempo per dare forza alla sua invocazione promette fedeltà ai sui precetti e ai suoi insegnamenti. Egli sembra aver già imparato la lezione della vita, durante la quale la causa della sua rovina è stata la  disobbedienza a Dio, attraverso l’inosservanza dei suoi precetti e dei suoi insegnamenti. L’Orante ci fa supporre che egli ben conosceva tali precetti e tali insegnamenti, ma che non li ha seguiti, procurandosi il male. Torna dunque a Dio, implorando aiuto e salvezza, promettendo a se stesso di seguire per l’avvenire le Sue vie e la sua parola, per evitare di procurarsi nuovo male. Il suo ritorno a Dio, il suo appello a Lui, la sua speranza nell’intervento divino sembra siamo fondati su una ben precisa promessa, su una ben precisa parola di Dio. E’ evidente che si tratta della parola stessa della Legge, di cui egli è grande conoscitore. Egli, nel bisogno, si aggrappa a questa parola  di speranza meditandola e invocando con forza la sua realizzazione già prima dell’alba. La grazia di Dio non tarda ad arrivare e si manifesta pienamente nella salvezza dai nemici.  La fedeltà di Dio alla  parola data all’uomo viene allora lodata ed esaltata dall’Orante come testimonianza dell’infallibile intervento divino in favore di chi si affida completamente al Signore, fondando la sua vita sui suoi precetti d’amore. Questo Salmo serve a ricordarci che specialmente quando ci sentiamo perfetti cristiani, molto fedeli alla vita religiosa, se non seguiamo con il cuore e con l’amore gli insegnamenti di Dio e non  imitiamo i gesti d’amore di Gesù  Cristo, siamo solo dei perfetti esecutori di regole di vita ma non abbiamo ancora imparato il vero precetto, quello da cui dipende la nostra esistenza, il precetto dell’amore.  Solo seguendo questa via possiamo veramente stabilire una relazione stabile e vera con Dio. Camminando nella via dell’amore i precetti non saranno più  per noi delle regole da osservare, ma la naturale e spontanea espressione della legge dell’amore.  Ciò non significa comunque che non mancheranno gli ostacoli al nostro cammino, ci saranno sempre, come nel caso dell’Orante, nemici che ci assediano e che vorrebbero impedirci di esercitare l’amore. In tal caso facciamo nostre le parole del Salmo per innalzare a Dio la nostra supplica e ottenere il suo aiuto, scopriremo alla fine che i nostri nemici di fronte a Dio sono un nulla e che grazie ad essi noi siamo cresciuti nell’esperienza dell’amore e della santità.

Capo d’Orlando 27/08/2012

Dario Sirna

 

 

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