I COLORI DELL’ESTATE NEL TRATTO DI STRETTA SOPRA LA PRIMA CASCATA
Il tratto di fiume in questione è sicuramente tra i più suggestivi di tutta la Stretta. Esso è raggiungibile dalla Reggia Trazzera, di cui ricordiamo che l’imbocco è sulla sponda di Frazzanò del Fiume Fitalia, in località Paratore. Dopo aver percorso tutta la Reggia Trazzera, pochi metri prima del suo crollo più consistente, esiste tra le sterpaglie della parete sottostante un ripidissimo passaggio che immette direttamente nella zona in questione. |
Nel percorrere questo passaggio che collega la Reggia Trazzera con il Fiume occorre prestare estrema attenzione per evitare brutte e pericolosissime cadute. Ribadiamo, come già fatto nei precedenti articoli sulla Stretta, che la prudenza durante queste escursioni non è mai troppa, raccomandiamo, perciò, la massima attenzione e soprattutto grande pazienza. Sconsigliamo le arrampicate e i passaggi difficili, da preferire ad essi il bagno e le nuotate all’interno delle piscine che quasi sempre si formano in corrispondenza delle cascate e dei punti pericolosi, ma solo in questo periodo di forte magra e di scarsa corrente. Il tratto di Stretta in questione è caratterizzato da una nuova tipologia di rocce. Le rocce di questo tratto di Fiume sia per colore, sia per dimensione, sia per forme e armonia sono tra le più belle di tutta la Stretta. Il colore della roccia del letto del Fiume e dei massi enormi in mezzo ai quali scorrono le acque è una bellissima tonalità chiara di una calda tinta avana. La struttura delle rocce è molto compatta, mentre la loro superficie si presenta liscia, levigata e armoniosamente modellata dalle acque del fiume. Secondo il nostro gusto estetico personale, tra le rocce di tutta la Stretta, queste rocce sono sicuramente le più eleganti e raffinate sia per colore che per forme. Proprio per questa grande eleganza e armonia del contesto in cui ci troviamo possiamo con sicurezza affermare che nell’immenso castello incantato della Stretta questo tratto di fiume è il salone di rappresentanza, o salone delle grandi feste. Addobbato con raffinatezza e gusto esso sembra essere stato disegnato, sia nella forma che nell’arredamento, da un grande architetto. In effetti questa osservazione ci spinge a contemplare il Creatore nella veste di architetto, il primo Architetto del mondo, quello che ha pensato e realizzato il mondo stesso e che lo mantiene in essere, facendolo sfolgorare in bellezza ed efficienza. Diciamo sempre che Dio nella creazione della Stretta ha voluto strafare, sbizzarrendosi con ogni sorta di genialità e novità, aggiungiamo ora che qui, in questo tratto particolare, ha voluto soprattutto evidenziare l’aspetto più artistico di questa sua meravigliosa opera. Scendendo nel fiume si ha, infatti, immediatamente l’impressione di muoversi non in mezzo a rocce casualmente disposte dalla corrente, ma, piuttosto, in mezzo ad una galleria d’arte naturale dove nulla è lasciato al caso, ma tutto è fortemente voluto da una geniale vena artistica. Innanzitutto le pareti laterali delle due sponde opposte di questa “galleria d’arte” si stringono sempre di più e contemporaneamente si innalzano verticalmente con forti ed arditi strapiombi. Gli strapiombi sono alti anche diverse centinaia di metri e sono in parte colorati dall’arancio vivo delle roccia che le innalza in cielo e in parte rivestiti da una folta e lussureggiante vegetazione arborea, incredibilmente arrampicata, con acrobatici equilibri, sulle pareti più scoscese e lisce. La volta celeste è così incorniciata dalle verdi fronde di questo bosco che possiamo sicuramente definire aereo. Aggrappato con le radici alle pareti rocciose, ogni albero sembra una sfida alle leggi fisiche della natura e alle leggi biologiche della sopravvivenza. Questa particolare ubicazione degli alberi conferisce ai vari esemplari una crescita rimodellata e ridisegnata sulle linee architettoniche dell’ambiente in questione. Tra le varie piccole cascate che collegano le piscine in cui risplende l’acqua del fiume nella sua discesa a valle si frappongono alti e grossi massi dalle forme più strane e interessanti, simili ai monumenti realizzati da un eccellente scultore. L’ubicazione nel letto del fiume di questi massi e la loro combinazione con i giochi d’acqua formati dalle varie piccole cascate e dalle piscine naturali che li separano ha la perfezione di una composizione architettonica esemplare, opportunamente studiata e realizzata. Ma la più grande e stupefacente attrattiva di questa galleria d’arte naturale è il suo continuo evolversi, mutare e trasformarsi sotto l’effetto della luce solare. All’interno della gola il passaggio per i raggi solari è molto stretto e fortemente impedito dalle alte e strette pareti rocciose. I raggi solari hanno solo pochissime vie d’accesso, cosicché riescono ad illuminare il letto del fiume solo in determinate poche e brevi occasioni. Il loro ingresso all’interno della Stretta ricorda l’impresa di uno scalatore in cordata che sostenendosi agli strapiombi laterali della Stretta scende dalle cime delle Rocche del Crasto fino al letto del Fiume. Durante tutta la fase in cui i raggi solari, avanzano dall’alto verso il basso, l’intensità luminosa nel letto del fiume cresce progressivamente facendo assumere alle rocce e a tutto l’ambiente naturale circostante un aspetto sempre nuovo e progressivamente più particolare. Le sfumature di luce che via via si diffondono nella Stretta accentuano i colori ed esaltano le forme delle rocce, facendole mutare nella forma, nella dimensione e nella bellezza. Il gioco della luce è veramente straordinario, accresce la profondità, evidenzia i dettagli, valorizza ed esalta i movimenti dell’acqua, illumina e fa splendere i fondali muschiati e dorati, crea una straordinaria combinazione di riflessi e di immagini virtuali che ora si formano, ora svaniscono nel nulla, come le magie di un abile prestigiatore. Questo fenomeno della luce ci ha particolarmente colpiti, cosicché abbiamo deciso di effettuare in condizioni di illuminazione differenti tanti scatti per ogni scorcio della Stretta, con lo scopo di documentare il fenomeno e mostrarvi i vari aspetti della bellezza di questo posto. Mentre infatti, la luce diretta evidenzia particolari caratteristiche delle rocce e del fiume, le ombre mettono in rilievo altri aspetti, non meno interessanti. Ci muoviamo perciò all’interno di questa spettacolare galleria d’arte naturale percorrendola più volte dalle prime ore del mattino fino al pomeriggio, passando dal punto del salto della cascata alla prima piscina del tratto Rocche Grigie. Il tratto della Stretta in questione è stato già oggetto di un precedente reportage realizzato in primavera, in condizioni di fiume e luce, completamente differenti. Per maggiori dettagli sulla descrizione del posto rinviamo al relativo articolo. Oggi siamo tornati sul posto proprio per documentarne la sua dolce, pacifica, luminosa e colorata veste estiva. I primi scatti sono stati realizzati in condizione di ombra totale, i successivi, invece, mostrano la notevole trasformazione del posto con l’avvicinarsi dei raggi solari e l’incremento della luminosità. Alla fine dell’escursione comprendiamo quanto importante sia la luce nel cammino compiuto e in particolare come la vera Luce ci guidi verso la vera Vita. Ringraziamo Dio per dono della luce solare e per il dono della Luce divina, effusa sul mondo intero dallo Spirito Santo.
Capo d’Orlando, 02/09/2012
Dario Sirna