SAN FRATELLO E CARONIA – TORRENTE SAN FRATELLO – TRATTO MEDIO – SECONDA PARTE

LE BELLEZZE DEL TORRENTE SAN FRATELLO  – TRATTO MEDIO – SECONDA PARTE

Siamo ancora nel torrente San Fratello, ed esattamente nel suo tratto centrale, di cui la settimana scorsa abbiamo presentato la documentazione della parte iniziale, quella che sia sviluppa a partire dal ponte ESA che attraversa il Fiume in zona Santa Mamma di Caronia e mette in comunicazione il territorio di questo comune con il territorio di San Fratello.

Nell’articolo precedente, disponibile all’indirizzo https://camminoin.it/2013/06/18/torrente-san-fratello-tratto-centrale-parte-prima/,  si trovano tutte le informazioni relative all’ubicazione del posto  e all’attrezzatura utile per effettuare l’escursione, nonché le notizie necessarie per  percorso da effettuare.  Purtroppo dal punto di vista operativo non è possibile spezzare l’escursione in più parti  in quanto non esiste fisicamente la possibilità di accedere alla via di ritorno in corrispondenza della fine di ogni singolo intervallo considerato, a meno che non si decide di ritornare indietro ripercorrendo la stessa via dell’andata, ma questa soluzione può andar bene solo per il tratto iniziale, mentre per i tratti successivi non ha senso in quanto costringe l’escursionista che vuole spingersi oltre a ripercorrere tratti già esplorati in precedenza, con l’aggravante di aggiungere alla perdita di tempo lo spreco delle energie e l’aumento dei pericoli. Noi consigliamo di effettuare il percorso in una sola volta, dedicandovi una giornata intera e utilizzando come via di ritorno la strada interpoderale che corre parallela al corso del fiume sui cui accessi abbiamo già dato ampie spiegazioni nell’articolo precedente. Dal punto di vista illustrativo e descrittivo, invece, la logica suddetta decade completamente per dare spazio ad una documentazione dettagliata e completa. Trattandosi comunque di un cammino lungo e impegnativo sarebbe opportuno affrontarlo con  una discreta forma fisica in quanto le energie  e i rischi in gioco sono tanti e in assenza di appropriata preparazione non è possibile apprezzare le bellezze del fiume e vivere con godimento lo spirito di avventura che è richiesto dalle difficoltà di percorso. Considerato inoltre che i punti di grande pregio sono parecchi e che in ognuno di essi occorrerebbe fermarsi per contemplare gli scorci naturali più interessanti e per immortalarli con la fotocamera il tempo di escursione si allunga. Conviene ovviamente far coincidere le soste necessarie al recupero delle forze fisiche con questi punti in modo da sfruttare l’intervallo di riposo per un’osservazione attenta e approfondita del territorio e delle sue bellezze. In particolare, in questa seconda parte del tratto medio del torrente San Fratello, in un contesto generale di grande bellezza caratterizzato essenzialmente dalla presenza di enormi monoliti addossati e accavallati l’uno sull’altro e che si susseguono ininterrottamente dall’inizio fino alla fine, segnaliamo principalmente due zone di rilevante interesse. La prima zona emerge rispetto al contesto di fondo per la dimensione dei massi, per la loro particolare posizione, per il loro numero, per la presenza del fondale roccioso, per i giochi formati dalla corrente fluviale nel difficile intento di superare questi ostacoli e per la bellezza delle pareti rocciose che scendono dal fianco del versante di San Fratello.  I grandi massi spiccano nel letto del fiume a distanza grazie alle loro notevoli dimensioni e alle loro forme compatte, tondeggianti e lisce. Le loro mutue posizioni sono tali che a causa delle loro misure essi formano una barriera muraria altissima che sbarra il percorso dell’acqua.  Fortunatamente le basi di appoggio dei massi mantengono la forma tondeggiante della intera massa  cosicché i loro punti di appoggio non si toccano, ma aprono in corrispondenza dell’asse centrale del torrente un varco simile ad un ingrottamento, all’interno del quale scorre il canale fluviale. La profondità di questo è tale da non permettere il suo attraversamento neanche con gli stivali alti, inoltre, alle spalle dello sbarramento l’azione della corrente che sbatte sulla roccia ha scavato una piscina molto profonda, attraversabile solo a nuoto. Fortunatamente esistono sulla destra dei passaggi laterali che permettono di superare la suddetta barriera senza entrare nel cunicolo suddetto. La piscina formata dal fiume in corrispondenza di tale punto è alimentata da un canale di acqua scavato nella roccia nuda, il quale a sua volta rappresenta il piede di appoggio della piccola parete rocciosa di arenaria che scende da San fratello. Il gioco di tutti questi elementi, armoniosamente collegati tra di loro, genera un effetto finale di grande pregio naturale. Il contesto ambientale che circonda la zona è sempre quello ricco e selvaggio dei lussureggianti boschi di Caronia. Il secondo punto di grande interesse si trova un po’ più avanti ed è costituito dalla particolare combinazione con cui le acque di un piccolissimo affluente laterale del San Fratello si gettano in quest’ultimo. Proprio in corrispondenza dell’innesto, infatti, sul San Fratello si trova un imponente monolite a forma di parallelepipedo con la superficie superiore inclinata e parallela all’asse del San fratello e il fonte laterale centrale inclinato verso la base. In sostanza la posizione  e la forma di questo masso sono tali da permettere la raccolta su di esso di parte dell’acqua che affluisce dal ruscello che scende dal versante di San Fratello e di farla precipitare nel fiume sotto forma di cascata. L’effetto è sicuramente di maggiore interesse nei periodi invernali quando la portata del ruscello convoglia sul masso in questione una portata maggiore. Comunque le modifiche naturali alla direzione di flusso di questo ruscello, dovute ai movimenti franosi che interessano la zona, possono favorire o inibire questo piccolo spettacolo. Nella stessa zona è possibile osservare sui bordi del fiume la presenza di massi di dimensioni che sfiorano i venti metri di altezza, a ridosso dei quali trovano ospitalità anche alcuni esemplari di  alberi ad alto fusto. L’effetto di questi giardini rocciosi naturali, che in grande riproducono i giardini rocciosi delle culture dell’estremo oriente è pregevole. In conclusione possiamo affermare senza timore di essere smentiti  che anche questa parte del tratto medio del Fiume San Fratello offre ottime opportunità di paesaggi e scorci naturali di grande effetto, la cui bellezza è tale da coinvolgere non solo i sensi ma anche lo spirito creando le basi necessarie per abbandonarsi attraverso la contemplazione del creato alla preghiera e alla lode di ringraziamento a Dio per l’amore che in ogni occasione dimostra di riversare senza misura su ciascun uomo del mondo.

Capo d’Orlando, 24/06/2013

Dario Sirna.

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