TREKKING FOTOGRAFICO ORGANIZZATO DA VIDEO NATURE SULLE ROCCE ROCCHE DEL CRASTO
Domenica 10 marzo si è svolto il terzo trekking fotografico organizzato da Video Nature, a cura di Roberto Patroniti. Il trekking è stato effettuato con grande successo all’interno della bellissima area delle Rocche del Crasto e ha visto la partecipazione di numerosi amanti della natura e della fotografia, che stimolati dalla interessante iniziativa di Video Nature hanno potuto trascorrere una giornata indimenticabile all’interno di uno scenario naturale unico e pregevole, ricco di tanti spunti fotografici di grande effetto. |
Il trekking fotografico è stato favorito da un caldo e assolato clima primaverile che ha caratterizzato l’intera giornata, regalando piacevoli occasioni di contatto con una natura straordinariamente bella, incontaminata e selvaggia. Fino alla settimana scorsa il manto nevoso ricopriva in maniera estesa e copiosa gli altopiani che si estendono nell’area sommitale delle rocche, rendendo le stesse inaccessibili. L’avvio della primavera, che dal punto di vista meteorologico è inizia il primo marzo, in anticipo rispetto alla data dell’equinozio astronomico, ha offerto nell’ultima settimana varie giornate di caldo e sole favorite dalla presenza di correnti di scirocco. Ciò ha reso possibile l’escursione e ha permesso nel contempo di sviluppare e approfondire il tema della stessa che riguardava, appunto, la primavera. “Anticipiamo la Primavera” ha dunque colto nel segno la stagione accogliendola con un omaggio fotografico che ha visto la attiva partecipazione di vari amanti della natura e dell’arte della foto. Il merito di tale successo va a Roberto Patroniti e al suo staff, organizzatore impeccabile dei lavori e soprattutto interprete eccellente delle esigenze e dei desideri dei partecipanti. La giornata è stata dunque allietata oltre che dallo spettacolo della natura e dalla dolcezza del clima, dalla perfetta ospitalità degli organizzatori. All’interno del trekking, sempre a cura di Video Nature, è stato inserito anche un piacevolissimo intervallo per usufruire po’ di un relax e per consumare un ottimo pranzo a base di prodotti locali, abilmente cucinati sul posto secondo la tradizione della cucina casereccia dei comuni del territorio. Per l’intervallo l’organizzazione si è appoggiata alle strutture della “Casa del Sole”, piccola costruzione antica in stile tipico, sita in posizione di grande pregio paesaggistico, utilizzata dai pastori come punto ricovero. La cura meticolosa di questo dettaglio ha contribuito a rallegrare ulteriormente la giornata, conferendole un tocco di gustosa genuinità. Il trekking fotografico si è svolto sulla bellissima rocca San Nicola e sulla Rocca del Crasto. La mattinata è stata dedicata interamente alla Rocca San Nicola, mentre il pomeriggio si è svolto sui sentieri della grande Rocca de Crasto. Le Rocche e il trekking fotografico, mirabilmente organizzato in mezzo ai vari sentieri che solcano queste montagne, ci hanno offerto durante il cammino la possibilità di ammirare il volteggio dell’aquila reale nei cieli che sovrastano il bellissimo strapiombo della Rocca Calanna e di scoprire l’esistenza di una affascinante grotta sotto lo strapiombo più alto del versante ovest della Rocca del Crasto. Tra i tanti vantaggi di questo meraviglioso cammino non possiamo non far riferimento anche al clima di cordialità, di amicizia e di comunione che l’esperienza ci ha permesso di vivere all’interno del gruppo. Le condizioni di luce e di cielo sereno hanno favorito l’esaltazione dei colori della natura nel delicatissimo e affascinante momento del suo risveglio dal letargo invernale. Il tepore del sole ha già sanato le ferite dell’inverno appena trascorso, ricoprendo di verde intenso i grandi pascoli degli estesi altopiani che si snodano tra una rocca e l’altra. Magnifico il contrasto con le rocce i cui colori nella zona delle guglie sono caratterizzati dalla dominanza del grigio perla. Molto più accesi e variegati, invece i colori degli strapiombi, ricchi di sfumature calde intervallate da contrastanti pennellate di nero. La bellezza cromatica degli strapiombi è davvero indescrivibile ed esaltante, essa trasforma questi enormi pareti verticali in grandissime tele dipinte da abili artisti del pennello e del colore a olio. La primavera, ancora molto carica di umidità, contribuisce a scurire tali tinte e ad accrescere i contrasti, dando maggiore importanza e rilievo ai costoni colorati. Le tinte dominanti vanno dal giallo al crema, dal rosso al cipria, e variano dall’uno all’altro colore passando attraverso una infinita successione di sfumature che si intrecciano e si mescolano tra di loro per dare luce e forma al volto di queste bellissime montagne. Ma ciò non è sufficiente a completare la descrizione dell’ambiente colorato delle Rocche, occorre necessariamente inserire in tale illustrazione anche il verde smeraldo dei pascoli, che come luccicanti drappi di velluto avvolgono il corpo di queste incantevoli dame di roccia, coprendone tutte le nudità e accrescendone l’eleganza. Le singole Rocche appaiono allora come dee immortali, aventi sia una funzione coreografica che una funzione di vigilanza. Esse si innalzano sulle valli più importanti dei Nebrodi, ponendosi di fronte alla dorsale principale della suddetta catena, come sentinelle cui è affidata la cura e la protezione di questo ambiente. In realtà la loro livrea minacciosa e imponente, illuminata dal caldo sole della Sicilia e ingentilita dall’azzurro e terso cielo di primavera, trasforma questi giganti dei Nebrodi in poli di bellezza e di attrazione, al cui fascino è difficile sottrarsi. Forse lo stratagemma è proprio questo, attrarre l’attenzione del visitatore per distrarlo dalla bellezza della dorsale dei Nebrodi, o, al contrario, attrarre, con la loro avvenenza, il visitatore per introdurlo poi nel regno sobrio dei Nebrodi. Ci piace fantasticare su queste teorie per vivere ancora più profondamente il nostro rapporto con la natura, per sentirla non come un’estranea presenza cui concedere ogni tanto poco del nostro tempo, ma come una cara compagna, con cui trascorrere l’intera nostra vita attraverso un rapporto di mutuo rispetto e di grande amore. La bellezza delle rocche non si esaurisce nello spettacolo dei colori e delle forme, ma si allarga all’emozione dei paesaggi e delle atmosfere che avvolgono l’intero massiccio roccioso. Le vedute sono ampie e illimitate, esse da oriente a occidente e dal settentrione al meridione corrono da un orizzonte all’altro seguendo linee che nell’infinito intrecciano un grande circolo emisferico. Nello spazio racchiuso da questo immensa circonferenza la natura offre una grande varietà di panorami in cui sono armoniosamente miscelati tutti i colori del creato. Nelle grandi atmosfere racchiuse da questi immensi volumi primeggia la meravigliosa trasparenza dell’azzurro che fonde cielo e terra, facendo dei due mondi un unico cosmo. L’anima rimane catturata da questa corrente di vita che dalle altezze celesti precipita l’infinito su di essa e si lascia facilmente trasportare nella contemplazione. Si percepisce la gioia di sentire il creato come frutto della volontà di Dio, dono della sua grazia e manifestazione continua del suo amore per l’uomo. Una grande pace invade il nostro cuore e ci consegna il gaudio di essere anche noi voluti e amati dal nostro Signore. Vorremmo trovare una fotocamera capace di immortalare queste gioie infinite e di racchiuderle nello spazio limitato di un fotogramma per poterle condividere con tutti. Ringraziamo Dio per averci permesso attraverso Roberto, Video Nature e lo tutto lo staff, di vivere questi esaltanti momenti.
Capo d’Orlando 13/03/2013
Dario Sirna