SALMO 110
Buongiorno a tutti,
oggi ci lasciamo trasportare sulle vie segnate dalle parole del Salmo 110, di seguito riportato:
Renderò grazie al Signore con tutto il cuore, *
nel consesso dei giusti e nell’assemblea.
Grandi sono le opere del Signore, *
le contemplino coloro che le amano.
Le sue opere sono splendore di bellezza, *
la sua giustizia dura per sempre.
Ha lasciato un ricordo dei suoi prodigi: *
pietà e tenerezza è il Signore.
Egli dà il cibo a chi lo teme, *
si ricorda sempre della sua alleanza.
Mostrò al suo popolo la potenza delle sue opere, *
gli diede l’eredità delle genti.
Le opere delle sue mani sono verità e giustizia, *
stabili sono tutti i suoi comandi,
immutabili nei secoli, per sempre, *
eseguiti con fedeltà e rettitudine.
Mandò a liberare il suo popolo, *
stabilì la sua alleanza per sempre.
Santo e terribile il suo nome. *
Principio della saggezza è il timore del Signore,
saggio è colui che gli è fedele; *
la lode del Signore è senza fine.
Alla scuola del Salmista oggi apprendiamo vari insegnamenti utili per crescere nella fede e nell’amore per Dio. Una indicazione importante che ci fornisce il Salmista è che il ringraziamento dovuto a Dio per tutto il bene che quotidianamente ci dona va reso non solo nell’intimità del nostro rapporto con Lui, ma soprattutto nella manifestazione ai nostri fratelli delle gioie che il Signore ci ha concesso con il suo amore, allo scopo di aiutare gli altri a seguire le vie di Dio e a fidarsi di Lui. Uno dei modi di glorificare il nome di Dio per il bene ricevuto è quello di rendergli pubblica testimonianza con la lode e con una condotta di vita che rispecchia il bene e il perdono ricevuti da Dio. La lode non va ostentata con l’intenzione di umiliare il prossimo, ma con un moto sincero deve scaturire dall’anima seguendo le vie della sapienza, ossia senza mai mortificare l’amore stesso che ne ha dato motivo di espressione. Il Salmista continua il suo canto di ringraziamento invitandoci a contemplare le opere del Signore, nelle quali rifulge lo splendore della Sua bellezza e si manifesta l’adempimento della giustizia. Tutte le opere di Dio, anche quelle che noi consideriamo dovute e scontate come un’alba o un tramonto, la pioggia, le stelle del cielo, etc.., sono prodigi realizzati da Dio con amore e per il nostro bene. Contemplare le opere del Signore significa meravigliarsi e bearsi della sua tenerezza e della sua pietà. Dalle opere di Dio emerge la profondità del suo amore, la tenerezza del suo cuore, la grandezza della sua pietà. Camminare sulla via di tale sentiero significa sprofondare nella immensa tenerezza di un cuore che ha offerto il Figlio per donarci ogni giorno un Cibo spirituale che nutre l’anima e salva. Il più grande “prodigio” di Dio è Gesù Cristo, il Salvatore. Egli ci ha liberati per sempre dalla schiavitù del peccato e dal dominio della morte, donandoci la vita eterna e la partecipazione alla vita divina. In Lui noi diventiamo figli di Dio, partecipando, come tali, ad una eredità che non è stata presa più dalle genti, ma direttamente dal Paradiso. Quest’opera, compiuta da Dio per mezzo di Gesù Cristo, è immutabile ed è l’espressione più grande dell’amore di Dio, della sua potenza, della sua tenerezza, della sua fedeltà, della sua giustizia, della sua grandezza. Dio ci libera dalla condizione umiliante del peccato, ci dona lo Spirito Santo, ci nutre del corpo e del sangue del Figlio, ci conferisce la grazia attraverso i Sacramenti, ci guida tramite la Santa Madre Chiesa verso la meta del Paradiso, ci uniforma e unisce a Cristo per farci risorgere dalla morte e per sottrarci al giudizio, ci conferisce la vita eterna e la partecipazione alla gloria del Paradiso. Egli sostanzialmente vuole renderci come Lui eliminando ogni separazione tra noi e Lui. Nella vita mortale conosciamo e sperimentiamo il male, il peccato e la morte, nella vita donataci da Cristo sperimentiamo l’amore, il bene e la grazia. Potremo noi mai efficacemente lodare, ringraziare e ricambiare Dio per l’immensità di questo gigantesco bene che ci viene donato gratuitamente? Il salmista ci risponde dicendoci che “La lode del Signore è senza fine” e “Saggio è colui che gli è fedele”.
Capo d’Orlando, 03/10/2012
Dario Sirna