SALMO 15
Buongiorno a tutti,
oggi cammineremo lungo la via segnata dalle parole del Salmo 15, di seguito riportate:
Proteggimi, o Dio: *
in te mi rifugio.
Ho detto a Dio: «Sei tu il mio Signore, *
senza di te non ho alcun bene».
Per i santi, che sono sulla terra,
uomini nobili, *
è tutto il mio amore.
Si affrettino altri a costruire idoli: †
io non spanderò le loro libazioni di sangue *
né pronunzierò con le mie labbra i loro nomi.
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice: *
nelle tue mani è la mia vita.
Per me la sorte è caduta su luoghi deliziosi, *
la mia eredità è magnifica.
Benedico il Signore che mi ha dato consiglio; *
anche di notte il mio cuore mi istruisce.
Io pongo sempre innanzi a me il Signore, *
sta alla mia destra, non posso vacillare.
Di questo gioisce il mio cuore, †
esulta la mia anima; *
anche il mio corpo riposa al sicuro,
perché non abbandonerai la mia vita nel sepolcro, *
né lascerai che il tuo santo veda la corruzione.
Mi indicherai il sentiero della vita, †
gioia piena nella tua presenza, *
dolcezza senza fine alla tua destra.
Il Salmista in breve ci illustra i benefici di una fede profonda, vera, sincera, basata sulla certezza dell’amore che Dio nutre per l’uomo. Egli si affida totalmente al Signore rifiutando ogni altra alternativa e riponendo solo in Lui tutte le sue speranze. La sua testimonianza proviene dal cuore ove egli fa la sua esperienza con Dio. E’ un’ esperienza d’amore vitale che gli permette di comprendere che solo Dio è il vero bene dell’uomo, che in Lui solo è la sede di ogni delizia e che nelle sue mani è la vita stessa di ogni uomo. Egli avverte la presenza del Signore nel suo intimo, ove Dio si manifesta istruendolo nell’amore. Il Salmista accoglie questa presenza dentro di sé attribuendole un ruolo principale e fondamentale nella sua vita. Ne riceve in cambio la grande ricompensa di una gioia senza misura e senza limiti temporali, una gioia che lo lascia favorevolmente sperare in un amore eterno, contro il quale la morte non ha più potere. Il riferimento a Cristo diventa ancora più chiaro quando il Salmista si vede assegnato il seggio della dolcezza senza fine che sta alla destra di Dio. Il cammino descritto dal Salmista è il cammino compiuto dal Messia, “primizia dei risorti”, asceso al cielo e seduto alla destra del Padre. Questo è anche il cammino che ci viene proposto di seguire nel corso della nostra vita per realizzare in pieno il nostro destino di figli di Dio, di esseri immortali e incorrotti che vivono in una perenne comunione con Dio e godono della gioia immensa e indescrivibile della sua continua presenza. Il Salmista ha, dunque, descritto ciò che Gesù Cristo ha poi realizzato per ciascun uomo. In Cristo troviamo la via da seguire per realizzare in pieno le parole del Salmista. In Cristo le parole del Salmo da realtà future diventano realtà presenti, realtà di un oggi che deve essere vissuto senza più alcuna attesa. A noi l’unico compito di credere e di accogliere con fede l’amore che Dio riversa senza sosta nei nostri cuori attraverso il Figlio, cominciando già da ora ad esultare della gioia senza fine del Paradiso.
Capo d’Orlando 31/08/2012
Dario Sirna