“PRONTA COME UNA SPOSA ADORNA”

APOCALISSE 20, 1-4.

Buongiorno a tutti,

il nostro  cammino oggi  prosegue sui sentieri segnati dall’Apocalisse di San Giovanni, di cui la liturgia ci propone i seguenti versi:

1 E vidi un angelo che scendeva dal cielo con in mano la chiave dell’Abisso e una grande catena. 2Afferrò il drago, il serpente antico, che è diavolo e il Satana, e lo incatenò per mille anni; 3lo gettò nell’Abisso, lo rinchiuse e pose il sigillo sopra di lui, perché non seducesse più le nazioni, fino al compimento dei mille anni, dopo i quali deve essere lasciato libero per un po’ di tempo. 4Poi vidi alcuni troni – a quelli che vi sedettero fu dato il potere di giudicare – e le anime dei decapitati a causa della testimonianza di Gesù e della parola di Dio, e quanti non avevano adorato la bestia e la sua statua e non avevano ricevuto il marchio sulla fronte e sulla mano. Essi ripresero vita e regnarono con Cristo per mille anni; 11E vidi un grande trono bianco e Colui che vi sedeva. Scomparvero dalla sua presenza la terra e il cielo senza lasciare traccia di sé. 2E vidi anche la città santa, la Gerusalemme nuova, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo. ”

Tutto volge verso il compimento e verso la piena realizzazione del progetto divino che ha come obiettivo la salvezza dell’umanità e la vita di comunione con il Signore. Scompaiono terra e cielo, ma ad essi si sostituisce qualcosa di nuovo, che scende dal cielo e che fa riferimento alla terra, Gerusalemme, la città santa. La comparsa di una Gerusalemme nuova che si sostituisce alla terra e al cielo e che in se stessa ricapitola tutta la terra e tutto il cielo, e che grazie all’amore di Cristo è ora pronta per diventare la sposa perfetta del Signore, ci manifesta il progetto definitivo di Dio. Tale progetto consiste nel recuperare la vita di ogni santo, di ogni martire, di ogni uomo morto nel nome di Cristo e di ogni uomo che ha fondato la sua vita sulla fede in Cristo, per radunare un popolo nuovo, una Gerusalemme nuova, per formare un popolo con cui condividere tutta l’eternità e tutte le bellezze del Paradiso.

Il piano divino ha origine dall’amore immenso di Dio per l’uomo, un amore che eliminerà per sempre dalla realtà umana ogni possibile contaminazione con il maligno, con il peccato e con ogni sentimento contrario all’amore. In tale piano ogni cosa, compreso il male, è per Dio occasione grande per manifestare i suoi sentimenti, la potenza del bene, l’invincibilità dell’amore. Dio tratta ogni circostanza in modo da trarre da essa un vantaggio maggiore per l’uomo, sapendo Egli solo crescere nell’amore. Ciò ci induce a non scoraggiarci di fronte alle insidie del nemico e di fronte all’opera del diavolo, a confidare sempre nel Signore e a riporre solo in Lui ogni speranza e ogni certezza di salvezza, di eternità, di pace, di amicizia, di benessere e di gioia suprema. Le prove della vita ci servono quindi a fare esperienza grande di Dio, a conoscere e approfondire il suo amore, a rigettare per sempre il male e a scegliere solo il bene e il Signore.

Capo d’Orlando, 28/11/2014

Dario Sirna.

 

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