PRIMAVERA – VIAGGI

VIAGGIO IN UNA MARGHERITA

Uno degli aspetti più belli della primavera è rappresentato dal risveglio della vegetazione arborea ed erbacea. Superata la quiescenza invernale, improvvisamente dai rami spogli e rudi di alberi, arbusti e macchie spuntano tenerissime gemme colorate, piene di forza e di vita.

Nei prati, dopo le fioriture invernali di viole e bucaneve, i primi fiori a riempire di allegria l’ambiente sono le pratoline. Piccole margheritine bianche sfumate di rosa, con un bel cuore giallo oro. Alte non più di 10 cm spuntano ovunque e diffusamente, ricoprendo il suolo di un bianchissimo tappeto, tanto fitto e candido da confondersi, a prima vista,  con  una spolverata di neve. Impossibile non notarle e impossibile resistere alla tentazione di camminare sopra questo morbido tappeto di fiori. Dopo la passeggiata, fermarsi, abbassarsi, sedersi, coricarsi sul materasso di petali diventa una irrinunciabile esigenza. Ma quando il nostro capo si adagia sul prato e le nostre guance si lasciano accarezzare delicatamente dai bianchi petali, allora il dolce sorriso di queste piccole corolle incrocia il nostro sguardo  attirando su di se tutta la nostra attenzione. Che meraviglia questo piccolo capolavoro di Dio! Ogni fiore è come un piccolo re che indossa sul suo capo una corona di petali. La corona all’interno stringe un morbido cuscino giallo, pieno di preziosi tesori. E’ in questo affascinante cuore che il fiore custodisce tutte le sue immense  ricchezze. Guardando con attenzione si nota che  il cuscino diventa un desco apparecchiato di coppe e calici pieni di profumate e dolci essenze. Le inebrianti bevande sono stillate dalla pianta quando il calore dei raggi solari, dopo aver aperto tutti i petali ad uno ad uno, illumina anche la camera nuziale. I petali, sottili e impalpabili, hanno perfette geometrie allungate che aprendosi verso l’esterno, di giorno, offrono al creato tutta la bellezza e la ricchezza del fiore, e chiudendosi su se stessi, la notte, proteggono  il cuore dai rigori del freddo. I petali sono anche comode poltrone su cui farfalle e api possono facilmente adagiarsi attorno alla mensa per deliziarsi dei gustosi nettari. Gli steli sollevano i calici dal terreno esaltandone la bellezza e la forza, e loro, come candide stelline,  brillano, sospesi sui prati, per illuminare il volto della terra.   Questo bagliore di stelle, prodigio di Dio, diffonde allegria in tutto il creato e allieta il cuore dell’uomo. Tutto il fiore è un concentrato di armonia, delicatezza, bellezza, fascino, seduzione, ed eleganza. Veste come un principe, coprendosi di abiti regali. Nei suoi colori e nelle sfumature sfoggia splendore e lucentezza, mostrando grande raffinatezza nell’accostamento delle tinte. Ma la virtù più grande delle sua eleganza è la semplicità, compagna ne è l’essenzialità. Non si vanta della sua bellezza, non ha invidia degli altri, non teme chi è più bello di lui, non cerca onori, gloria, successo, fama, bellezza, ricchezze e potere. Non ha paura del domani, non si procura cibo, non lavora, non teme il gelo e le nubi. Sa che a tutto questo provvederà il Creatore. La sua vocazione è rendere felici gli altri, donando loro, con un sorriso, tutto se stesso. Il suo posto è a terra, ma il suo sguardo sorride al mondo che lo circonda e  si alza verso il cielo contento di ammirare  gli occhi felici del suo Creatore. Lo cerca sin dall’alba e non smette di pensarlo neanche la notte, quando pur chiudendo la sua corolla, rimane diritto rivolto verso il Cielo, oltre le stelle. Vive per Lui e non è capace di stare un solo attimo senza di Lui, sapendo di dipendere in tutto da Lui. Ne contempla la bellezza e se ne rende partecipe cercando sempre di piacerGli. Il suo carattere è mite, ma non debole, umile, ma non schiavo. Si lascia calpestare, ma non si spezza, si lascia raccogliere, ma non appassisce, rimanendo sempre e comunque rivolto verso il suo unico Signore, che nel crearlo non ha dimenticato per lui un posto nel paradiso.

Su questo bellissimo campo di luccicanti pratoline vorremo anche noi mimetizzarci in mezzo alle margheritine, e tutti insieme elevare la nostra unica e forte lode a Dio Creatore, Maestro e Salvatore.

Capo d’Orlando, 07/05/2012

Dario Sirna

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