I COLORI DELLA PRIMAVERA AI CALANCHI DI BIANCAVILLA
La primavera siciliana offre tantissime occasioni da dedicare al colore e ai paesaggi agresti. La nostra regione ha aspetti naturalisti completamente differenti a secondo della provincia presa in considerazione e soprattutto in relazione alla fascia climatica attenzionata.
La primavera trova così nell’isola la possibilità di esprimersi in mille modi differenti, tutti molto affascinanti e tutti altrettanto interessanti. Le fiumare conoscono in questo periodo il loro massimo splendore a causa del notevole incremento della loro portata idrica, i boschi si colorano del verde tenerissimo delle nuove gemme e presentano una tonalità mista di tinte pastello, i prati diventano tappeti di velluto verde tappezzati da fioriture estese di pratoline e di altre essenze selvatiche, le montagne recuperano la loro forma smagliante evidenziata dal contrasto tra il verde novello e il colore vivo delle falesie, i laghi, le coste e il mare tornano a stendere sulle loro placide acque il timbro azzurro del cielo, l’entroterra si veste del seducente abito della dolcezza e dell’incantevole fantasia dei colori. Tutto esplode in un’esuberanza incontenibile il cui scopo è quello di contrapporre al rigore e alla forza dell’inverno la semplicità, la tenerezza, la mitezza e la dolcezza della primavera, affinché il cuore dell’uomo possa sperimentare l’emozione irresistibile dell’armonia e dell’amore. Lo scopo di questo reportage è proprio quello di catturare le atmosfere primaverili più suggestive per documentare gli aspetti più accattivanti della primavera. A tale scopo ci siamo recati nell’entroterra siciliano alla ricerca nelle campagne di paesaggi agresti e bucolici. L’entroterra della nostra isola è caratterizzato dal punto di vista paesaggistico dall’ininterrotta estensione di campi destinati prevalentemente alla coltivazione del seminativo ed in particolare del grano e di tutte le colture associate al suo ciclo di rotazione. Ciò è reso possibile dalla dolcezza dei rilievi montuosi su cui si sviluppa il territorio. L’entroterra si presenta così come una sequenza interminabile di profili curvilinei che si incrociano e si inseguono fino a perdersi nella linea dell’orizzonte o fino a sbattere contro le alture delle catene montuose della costa settentrionale o contro la sagoma imponente dell’Etna. Il quadro paesaggistico è eccellente e la primavera, con il suo tocco di eleganza, seduzione e raffinatezza non fa altro che valorizzare tale ambiente conferendogli note artistiche tipicamente impressionistiche. Il territorio appare allora come una grande tela grezza, modellata e sagomata dal vento e dalla pioggia, sulla quale i raggi solari, come invisibili pennelli mossi dalla destrezza di un geniale Artista, stendono quel colore che piante e arbusti estraggono attraverso la linfa delle loro radici dalla fertilità del terreno. Un’inverosimile magia, in quanto tutto accade minuto dopo minuto, lentamente, ma inesorabilmente, senza che nessuno se ne renda conto, senza che nessuno possa sentire i rumori e i suoni di questo lavoro, senza che nessuno ne percepisca il movimento e la realizzazione. I sensi umani cadono in una sorta di sonno, dal quale vengono destati alla fine dell’opera, quando tutto è pronto per essere ammirato, amato, e goduto in pieno. E’ questo uno degli innumerevoli modi attraverso i quali il genio del nostro Creatore ci regala e ci trasmette emozioni e gioie che servono a rendere lieto il cammino della nostra vita e a ricolmare d’amore il nostro cuore. La zona da noi presa in considerazione in questa prima pubblicazione su questo evento naturale è quella dei Calanchi di Biancavilla. Queste meravigliose colline sono state da noi già documentate in passato con varie e dettagliate pubblicazione. Qui ci limiteremo a mostrare solo alcuni scorci dei calanchi, quelli attraverso i quali emerge tutta la poesia e il romanticismo di questa dolcissima e profumata primavera.
Capo d’Orlando, 12/05/2014
Dario Sirna