PIRAINO – TORRE DELLE CIAVOLE

LA SCOGLIERA DI TORRE DELLE CIAVOLE A PIRAINO

La conosciamo tutti, è la bellissima torre di guardia in muratura di pietra costruita sull’estremità di  un promontorio roccioso che dalla costa di Piraino si inoltra nel Tirreno. La Bellezza della torre è esaltata dal contesto naturale in cui la stessa è armoniosamente inserita. Si tratta di un costone roccioso che precipita a mare sotto forma di strapiombo.

Il passaggio della strada Statale lungo il perimetro esterno della scogliera ne  ha modificato notevolmente la bellezza derubandola del suo aspetto naturale e selvaggio,  mutilandola con tagli imponenti e di forte impatto ambientale, imponendole strutture artificiali in netto contrasto con la bellezza delle rocce e del mare. Purtroppo l’uomo, nonostante l’impegno e gli sforzi compiuti per crescere nella tecnica e nell’estetica, non è riuscito,  e forse non vi riuscirà mai, a introdursi nella natura con interventi ed opere perfettamente armonizzati con essa. La natura è irriproducibile e ogni azione e lavoro compiuto su essa lascia ferite che sono solo ed esclusivamente una forte stonatura. Come potere recuperare quella bellezza antica che possedeva la natura quando ancora quest’era moderna non si era imposta prepotentemente su di essa, schiacciandola? Ci stupiamo se a volte essa reagisce violentemente provocando morte e tragedie, ma quante di queste vite perse e di questi danni subiti sono effettivamente dovuti allo strapotere della natura? Il desiderio dell’uomo di dominare su tutto è delirio di onnipotenza che gli si rivolta contro. Dobbiamo, invece, imparare a convivere con il creato e con i nostri fratelli.  Il rispetto della natura è saggezza e bene di ogni uomo. Il promontorio roccioso da cui si erge la bella Torre delle Ciavole è circondato sul versante occidentale da una piccola spiaggia di fine sabbia silicea, che costituisce l’accesso principale al tratto di mare che bagna la scogliera. La piaggia in questione per il momento non è raggiungibile dalla Statale, che corre ad un’altezza di circa 20 metri sopra il livello del mare. Recenti frane hanno distrutto gli accessi che collegavano direttamente spiaggia e Nazionale, occorre perciò trovare un accesso più facile nella parte che precede la scogliera e poi proseguire a piedi fino alla torre seguendo la spiaggia. La particolarità che più colpisce della scogliera di Piraino è rappresentata proprio dal piccolo promontorio roccioso che partendo dalla linea di costa, saldamente agganciato alla scogliera,  si allunga in direzione ortogonale al litorale, emergendo così nello scenario naturale come elemento di grande rilevanza e pregio. Ovviamente, come già detto, ad esaltarne ed evidenziarne la bellezza contribuisce l’alta torre di guardia che ne occupa la sommità estrema, proiettandosi direttamente nel mare e conferendo  alla conigurazione naturale una importanza maggiore, determinata dalla sua stessa altezza. L’opera in questione è uno dei rari esempi in cui l’uomo, si è saputo  inserire in un contesto naturale pregevole senza né danneggiarlo, né deturparlo, accrescendone, invece la bellezza e la suggestione. L’esempio grida forte contro la stoltezza dell’era moderna, mostrandoci come gli antichi, dovendosi limitare a utilizzare solo materiali naturali e del posto, riuscissero ad armonizzarsi con la natura senza violentarla. La bellezza del piccolo promontorio non si limita alla costruzione della Torre, scendendo giù, infatti si scoprono tantissime e sorprendenti meraviglie, nascoste nei meandri della scogliera che scende da Piraino. La prima cosa che colpisce è la bellissima galleria naturale che trafora il piccolo promontorio roccioso mettendo in collegamento il versante ovest con il versante est. Il grande foro che si apre nella roccia e che ci permette di attraversarla senza difficoltà è sicuramente l’elemento architettonico naturale più entusiasmante. Esso  apre una via di uscita al campo visivo che, altrimenti, resterebbe imprigionato al di sotto della barriera rocciosa. Tale passaggio è alto oltre quattro metri e si sviluppa in leggera pendenza verso est. Superato il promontorio lo scenario che caratterizza il suo versante est si impone con grande suggestione alla nostra vista. La scogliera assume forme e dimensioni eccellenti, dando luogo a uno spettacolo straordinario. Lo strapiombo su cui è poggiata la Torre si collega alla roccia che scende dalla montagna secondo uno sviluppo sinuoso lungo il quale piccole baie si alternano a spiaggette di fine sabbia grigia. L’azzurro del mare si inserisce nelle baie, entra nelle rocce e si insinua nelle piccole grotte che si trovano lungo tutto lo sviluppo della scogliera. La roccia dello strapiombo, come anche la roccia degli scogli, di cui essa è madre, ha un intenso colore grigio, che  per effetto dell’umidità marina e delle ombre della montagna, spesso si tinge nero. Le rocce non sono lisce, ma notevolmente ruvide e la loro forma non è mai piatta, ma quasi sempre tondeggiante. Le spiagge sono notevolmente ridotte rispetto ai tratti di scogliera che precipitano direttamente nel mare, ciò conferisce all’ambiente naturale un fascino non indifferente. Per percorrere l’intera scogliera è necessario, perciò, bagnarsi e camminare per lunghi tratti  nel mare. Il fascino di questo piccolo angolo di paradiso è determinato anche dalla chiusura del campo visivo alle vicinissime zone urbanizzate e alla proiezione dello stesso sul mare aperto, sulle Isole Eolie, sull’imponente Torre, e sulla muraglia naturale della scogliera, che come una preziosa cornice delimita il paesaggio e lo protegge dall’insensibilità dell’uomo. Il tratto di costa più interessante ha una lunghezza di circa 500 metri, all’interno dei quali è possibile vivere momenti di assoluta armonia con la natura e la bellezza del creato. Il contrasto forte delle rocce scure con l’azzurro del mare e il telo celeste esalta il colore di quest’ultimo offrendo un’allietante atmosfera di pace, tranquillità e bellezza. L’azzurro infinito della volta celeste diventa netto e definito proprio grazie al forte contrasto dei colori, conferendo al posto una chiara dimensione. Lo spazio sconfinato si trasforma in uno spazio ben circoscritto all’interno del quale la dimensione prevalente non è più quella dello smarrimento e della confusione, ma quella dell’esatta  consapevolezza di creature la cui esistenza è voluta dall’amore di Dio. L’anima si sente, infatti, fortemente accarezzata da questo amore avvolgente che dalla dimensione terrestre la proietta  in una dimensione celeste fatta di quelle certezze e di quelle sicurezze la cui ricerca affanna continuamente il cuore dell’uomo. L’incontro col Creatore ad opera della sua creazione diventa così motivo di gioia e di pace interiore, motivo di stimolo e di crescita nella vita, motivo  e voglia di vivere tutto con un gusto intenso e con un significato nuovo, strettamente correlato alla reale percezione dell’eternità, della fecondità e della sempre giovane età di un amore che non invecchia mai e che si rinnova ogni giorno. L’anima si sente desiderata e voluta con determinazione dall’amore di Dio e trova, perciò, in Lui la sua definitiva collocazione cosmica.

Capo d’Orlando, 07/12/2012

Dario Sirna.

 

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