LA PRIMAVERA SUI NEBRODI: LA BADESSA (TORTORICI)
Il mese di maggio ha fornito numerosissimi spunti sulla primavera, occasioni importanti per documentare con successo gli aspetti più belli di questa particolare stagione dell’anno.
Il reportage di oggi continua a mostraci il volto di questa stagione in una area particolare della nostra isola, la montagna nebroidea. Questa volta, contrariamente a quanto solitamente usiamo fare, invece di spostarci lungo il territorio interessato per raccogliere le immagini che testimoniano nel particolare tutti gli aspetti degni di attenzione, abbiamo preferito scegliere un solo posto che fosse rappresentativo un po’ di tutta la zona.
I Nebrodi sono ricchissimi di verde e spesso sono ammantati da vere e proprie foreste che si interrompono solo per cedere il posto a vaste praterie o ad ampie aree umide, come laghi, uri, stagni etc.. Volendo dare un’immagine della primavera che raccogliesse al suo interno tutti queste importanti realtà abbiamo deciso di soffermarci su quell’area della dorsale che ricade tra la contrada Badessa e il Monte del Moro, nel Comune di Tortorici. Questa zona sorge proprio sulla schiena della dorsale, presenta una conformazione naturale di grande pregio paesaggistico in quanto racchiude al suo interno altipiani, montagne, laghetti, boschi, masserie e vedute ampie sull’Etna, sulle Eolie, sul Tirreno e sulle Rocche del Crasto. Inoltre essa è facilmente raggiungibile in quanto direttamente servita dalla trazzera della dorsale, accessibile da portella Mitta. Su quest’area dei Nebrodi abbiamo effettuato varie pubblicazioni per documentare la stagione invernale e quella estiva. Il posto infatti ha un fascino talmente grande da meritare sempre un’attenzione particolare.
La stagione primaverile alla Badessa si veste del suo abito più bello e colorato. I pascoli che si estendono attorno alle case della grande masseria in pietra sono particolarmente ricchi e fioriti grazie alla giacitura piana e in parte depressa del terreno che favorisce il ristagno e l’accumulo dell’acqua. Spesso i tappeti di erba verde nascondono alla base vasti e profondi acquitrini che danno vita a una vegetazione molto rigogliosa. Nel punto più depresso dell’ampio pianoro sommitale l’acqua riesce ad accumularsi per formare un piccolo laghetto dall’aspetto molto suggestivo. Dal suo soprapieno viene alimentato uno dei rami iniziali del fiume Flascio.
L’abbondanza dell’acqua in questa stagione favorisce il prosperare di una specie erbacea particolare: il ranuncolo. Immense distese di questa pianta si affollano sui piani e sui dolci pendii della vallata della Badessa, e nel mese di maggio la colorano intensamente e uniformante di giallo oro. Ma il ranuncolo di terra, alla cui base comunque ristagna sempre acqua, non è l’unica specie di questa pianta che ha colonizzato la zona, nel laghetto infatti si possono ammirare spettacolari fioriture di un suo stretto cugino, il ranuncolo d’acqua a fiore bianco. Le due piante mostrano nell’aspetto una stretta parentela, presentano, infatti foglie e fiori molto simili, ma mentre nel ranuncolo di terra il cespo cresce verso l’alto senza difficoltà, nel ranuncolo d’acqua esso si appoggia sulla superficie del lago facendovi galleggiare sopra foglie e fiori. Anche nel caso del ranuncolo d’acqua la fioritura è copiosa e di grande effetto. Il laghetto, nonostante le sue piccole dimensioni, è talmente armonioso, romantico e ammaliante da impersonare perfettamente la primavera. Di questa stagione esso ci fornisce l’immagine più sorridente e più appropriata, ricca di grandi spunti che richiamano alla vita, alla fecondità, alla rinascita, all’amore e all’eternità. Tutto il contesto ha una bellezza e un’atmosfera tali da proiettare il visitatore direttamente nel Paradiso. La presenza dell’acqua, delle sorgenti e delle fontane richiama sul posto una fauna ricca in cui primeggiano varie specie di uccelli e piccoli mammiferi. Nei prati che si arrampicano sui pendii del vicinissimo Monte del Moro è possibile riscontrare numerosissime varietà di fiori colorati di cui i più vistosi sono le grandi e rosse peonie. Il cammino all’interno di questa area non può essere un semplice passaggio, la bellezza del posto infatti cattura il cuore del visitatore e lo costringe a soffermarsi per parecchio tempo appagandolo con grandi soddisfazioni interiori e contemplative che creano importanti opportunità di relazione con Dio.
Capo d’Orlando 24/05/2014
Dario Sirna