I FESTEGGIAMENTI IN ONORE DI MARIA SS. DEL TINDARI A SANTA NICOLELLA – MONTAGNAREALE
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La Messa solenne ha avuto inizio alle ore 17,00 ed è stata seguita dalla processione del simulacro della Madonna Nera lungo la provinciale che attraversa la frazione in questione, fino a toccare quasi i confini territoriali del Comune di Librizzi. La grande partecipazione dei fedeli ha dato risalto alla devozione mariana profondamente radicata nella popolazione locale. Già nel giorno di Ferragosto Montagnareale aveva dato prova del suo grande amore per la Madre di Dio rendendosi orgogliosamente presente nelle liturgie dell’Assunzione e glorificando il Signore con la chiara manifestazione di un legame profondo, intimo e intoccabile con la Madonna, allora venerata nell’immagine di Maria SS. delle Grazie. Sono appena trascorsi dieci giorni da quell’evento e la nostalgia per la Vergine Santa ha spinto i cuori innamorati dei fedeli di Montagnareale a tornare in Chiesa per manifestare nuovamente il loro attaccamento alla Madre Celeste. Fare festa intorno alla Madre Dio significa comprendere che la Madonna svolge un ruolo importantissimo ai fini della nostra salvezza. L’Ancella del Signore col il suo “Sì” incondizionato ci ha aperto le porte del Paradiso permettendoci di entrare al suo interno come cittadini, uomini rinnovati e purificati per mezzo della salvezza ottenutaci da Cristo. Nel Protovangelo della Genesi la Madonna è presentata come colei che schiaccia la testa al serpente mentre questo insidia la vita dell’uomo colpendolo al calcagno. La Madre di Dio è ricordata, venerata e amata nella Chiesa con una lunghissima serie di titoli, ognuno dei quali ci rivela un aspetto dell’amore divino da Ella incarnato. Ciò significa che la Madonna innanzitutto ha il grande merito di saperci indicare Cristo, di saperci guidare verso Cristo, di favorire la nostra salvezza, di essere al servizio di Dio per il nostro bene. Se Cristo, il Figlio di Dio, è colui che ci ottiene la salvezza per mezzo dell’attuazione della missione affidatagli dal Padre, la Madonna non è una figura marginale in tale processo, ma una figura determinante che grazie alla sua spiccata personalità riesce ad accogliere in sé il dono divino e a portarlo a frutto con il massimo rendimento. Se la Vergine Maria è stata da Dio scelta e preparata per essere la Madre del Figlio dell’Uomo, ossia del Figlio di Dio incarnatosi nell’uomo per consacrare al Signore tutta l’umanità, il suo ruolo in tale progetto divino è stato di grande rilevanza. Ella ha saputo rendersi disponibile alla volontà di Dio e, donandosi ad essa con tutta se stessa, ha contribuito efficacemente alla nostra salvezza. Esiste, dunque, nella Madonna la perfetta rispondenza tra ciò che Dio chiede a questa Donna e ciò che da Lei ottiene. Possiamo senza dubbio alcuno affermare che la grazia effusa da Dio in Lei ha profittato esattamente secondo quanto da Dio previsto. Non c’è in Maria ombra alcuna che possa indurci a vedere in Lei una volontà diversa da quella di Dio. Queste affermazioni non sono frutto di nostre considerazioni personali ma sono la testimonianza di una realtà chiaramente confermata dal successo del piano salvifico attuato da Cristo per ogni uomo del mondo. La risurrezione di Cristo sancisce definitivamente la liberazione dell’uomo dalle tenebre della morte e dalla schiavitù del peccato. Cristo è venuto nel mondo per consegnarci tali beni. Egli ha portato a compimento con grande successo questa sua missione. E’ proprio tale successo che ci dice che la Madre di Dio ha svolto con altrettanto successo il suo ruolo all’interno di questo progetto salvifico, Ella cioè si è comportata in modo da collaborare sempre con Dio allo scopo di renderci disponibili i doni della salvezza. Per questo motivo siamo portati spontaneamente a vedere nella Madonna una nostra amica carissima, una madre affettuosa, un riferimento su cui contare senza indugio, un punto fermo a cui tendere per restare sempre in piedi, una guida a cui affidarci, una strada su cui camminare, una certezza su cui contare, un modello da imitare, un esempio da seguire, un aiuto in cui sperare, un intercessore a cui rivolgerci, un sostegno da cui trarre forza, consiglio e coraggio, un cuore in cui essere accolti, confortati, compresi e risollevati. Forza di questo importante ruolo rivestito dalla Vergine Santa è Cristo, su cui Ella si appoggia e a cui Ella ci affida e ci conduce. Di tutto questo è nostra garanzia assoluta l’amore della Vergine per il Figlio, manifestato a tutti noi dalla sua partecipazione piena e attiva alla missione della redenzione umana. La Madonna ci attrae a sé con un legame irresistibile, simbolo della immensa forza che risiede nell’amore che ha reso la sua fede molto più potente della sua debolezza di donna. Da tutto ciò deriva quell’attaccamento alla Madre di Dio che ha la capacità di renderci tutti fratelli facendoci stringere attorno a Lei. Il cammino della processione ci ricorda il lunghissimo cammino compiuto dalla Madonna nel corso della sua vita per adempiere sempre con grande amore alla volontà di Dio, per rendersi Madre perfetta del nostro Salvatore. Questo cammino è il cammino della nostra salvezza, è il cammino dell nostra vita. Esso ancora una volta ci viene illustrato dalla Madonna come un cammino da compiere insieme ai fratelli, come un cammino che ci rende vicini nella carità e nell’amore. L’esempio di Maria è un esempio che non tramonta e che come tale rimane sempre vivo nella nostra memoria per indicarci quel percorso di santità che noi da soli non potremmo mai compiere. La Madonna è dunque uno dei doni più grandi fatti da Dio stesso all’uomo, Ella è dono perché offertasi gratuitamente e per amore a Dio ci permette di incontrare Dio, di entrare in comunione con Lui, di cercarlo, di trovarlo, di farci amici suoi, di esserne addirittura figli nel Figlio Cristo Gesù. E’ difficile spiegare il mistero di Maria nella Chiesa, più facile è viverlo abbandonandosi alle cure della Madre Celeste per rivivere insieme a Lei i passaggi più importanti della nostra vita. L’Assunzione della Madonna celebra il passaggio della Madre di Dio dalla Terra al Paradiso, passaggio che per ciascuno di noi diventa in Cristo una vera Pasqua. La natività della Madonna, nel cui giorno a Patti si celebra anche il titolo de Maria SS. del Tindari, ci ricorda invece che la Madonna pur essendo nella gloria del Paradiso non è staccata da noi, ma è presente in mezzo a noi nella Chiesa per rendersi guida perfetta del nostro cammino di salvezza. La processione di Santa Nicolella sembra descriverci in anticipo l’evoluzione di tale percorso, il quale inizia sempre dalla Chiesa, con il battesimo, si svolge nel mondo in cui siamo chiamati a vivere, e in Chiesa si conclude, con l’introduzione di ciascuno di noi nella Gerusalemme Celeste.
Capo d’Orlando 26/082013
Dario Sirna