MONTAGNAREALE – ROCCA SARACENA E LA DORSALE

MONTAGNAREALE – CAMMINANDO SULLA DORSALE

La catena montuosa dei Nebrodi si sviluppa sulla costa settentrionale della Sicilia con una struttura simile a una lisca di pesce il cui asse principale è disteso lungo il parallelo che collega Messina con Palermo. Da questo asse longitudinale si allungano verso la costa del Tirreno vari costoni trasversali, la cui funzione di appoggio garantisce il sostegno e la stabilità dell’ossatura principale. Tra i vari costoni secondari che collegano la riviera con la catena montuosa ne esiste uno che attraversa il territorio di Montagnareale e degrada verso Gioiosa Marea, ove si appoggia sul piede di Capo Calavà.

Con questo reportage ci proponiamo di documentare  questo costone e in particolare la sua dorsale nel tratto che si estende intorno alla Rocca Saracena. La località in questione è facilmente raggiungibile dal centro di Montagnareale proseguendo in direzione Bonavita e seguendo le indicazioni che segnalano la direzione per Gioiosa Marea e Rocca Saracena. Attenzione a  non confondere le due località, le quali si trovano in direzioni diametralmente opposte e sono servite dalla stessa arteria stradale solo fino ad un certo punto. La segnaletica stradale è efficiente, basta usare l’accortezza di seguirla senza distrazioni per non sbagliare. Un bivio, posto sulla sommità del costone montuoso da esplorare, divide le due strade fornendo nel contempo le indicazioni necessarie per raggiungere la Rocca Saracena. La strada da percorrere è asfaltata fino all’ingresso dell’area attrezzata e si trova in buone condizioni. Arrivati all’area attrezzata è consigliabile parcheggiare l’automobile e proseguire a piedi sulla pista forestale che risale la montagna. La strada sterrata da percorrere si sviluppa sulla china della rocca ed ha una pendenza molto elevata. Il percorso a piedi è facile, non presenta difficoltà particolari e alterna tratti in salita a tratti in  pianura  o in discesa. Le salite sono ripide solo per brevi lunghezze. Occorre prestare maggiore attenzione nella seconda parte del tragitto, ove il cammino si svolge sul profilo di una  cresta montuosa piuttosto scoscesa. La struttura della dorsale montuosa di questo costone dei Nebrodi è molto articolata e presenta un’evoluzione interessante sia dal punto di vista naturalistico che dal punto di vista paesaggistico. La posizione della Rocca Saracena ha il grande privilegio di consentire di abbracciare entro il campo ottico da essa dominato le bellezze più interessanti e importanti della costa settentrionale della Sicilia e della sua punta orientale. In un solo colpo d’occhio, dalla stessa posizione e compiendo il semplice movimento della rotazione su se stessi è possibile ammirare la costa tirrenica da Capo D’Orlando a Capo Milazzo, tutta la catena montuosa del Nebrodi, il gruppo delle Madonie, l’Etna, la catena montuosa del Peloritani, il Tirreno e le Isole Eolie. L’entroterra è dominato dal Cono dell’Etna, dalla groppa della Serra del Re, dalla sagoma di Monte Soro, dal profilo delle Rocche del Crasto, dalla silouette delle Madonie, dalla punta del Pizzo di Novara di Sicilia e da tutte le creste minori che disegnano il contorno del panorama. Avanzando verso il Tirreno il paesaggio è animato, invece, dalle sagome scure dei costoni che dalla dorsale degradano verso il mare, dallo sfondo azzurro del Tirreno, dalla linea retta dell’orizzonte marino e dal profilo vulcanico delle isole minori. La posizione dominante occupata consente di ammirare lo spettacolo delle Isole Eolie, che, come in una veduta area, sembrano emergere dal mare nella loro dimensione tridimensionale. A Est il paesaggio gode della pregevole presenza di due eccellenti capi della costa siciliana, Capo Tindari e Capo Milazzo. Anche in questo caso  questi elementi del paesaggio ammirati dall’alto, come dal finestrino di un aeroplano, si mostrano nella loro intera bellezza. A ovest, la visuale sulla costa è invece  impedita dal movimento montuoso dei vari costoni trasversali che scendono da Nebrodi. Ma, osservando con attenzione, nel controluce del pomeriggio, è possibile distinguere la sagoma del Monte della Madonna, la punta di Capo d’Orlando, e altre piccole porzioni della costa. Inoltre, in posizione frontale, è facilmente individuabile il centro abitato di Piraino e le sua torre. Tra i vari paesaggi che possono essere goduti dalle varie creste dei Nebrodi, questo è sicuramente il più ricco  di preziosi elementi. Questo grande valore paesaggistico non si concentra in un unico punto, ma è condiviso simultaneamente da tutta la cresta percorsa durante l’escursione, per questo motivo esso diventa parte centrale della stessa. E’ difficile trovare un’area vasta come quella in questione all’interno della quale il paesaggio mantiene elevato ed inalterato il suo pregevole aspetto. La conformazione montuosa della dorsale di Montagnareale è unica in tutta la provincia e meritevole di grande interesse. Al grande pregio del paesaggio esterno, ossia delle vedute sulle aree esterne a quella visitata, si deve aggiungere il notevole valore del paesaggio interno alla stessa area. Da questo punto di vista il movimento delle creste da seguire durante il percorso è talmente vario ed articolato da offrire numerosi spunti e scorci paesaggistici di grande rilievo. Il campo ottico del paesaggio parte proprio da questi elementi e si allarga successivamente all’esterno, trovando così sia all’interno dell’area visitata che nella cornice che la circonda, una notevole ricchezza di elementi importanti. Il risultato della combinazione tra la bellezza del paesaggio della dorsale e la bellezza del paesaggio della sua cornice esterna è eccellente, al punto da incantare l’animo umano e di mantenerlo in tale condizione per tutto il tempo della sua permanenza sul posto. Parte integrante del paesaggio è tutto il ciclo giornaliero del sole, da suo sorgere al suo tramontare. In questo arco temporale è possibile godere del grande beneficio del calore dei suoi raggi e della bellezza indiscutibile di tutti gli effetti della sua luce. Le ore crepuscolari sono, comunque, quelle che regalano maggiori emozioni. Sia l’alba che il tramonto sulla dorsale montuosa di Montagnareale assumono toni e atmosfere uniche ed indimenticabili. Lo spettacolo della natura in questi fugaci momenti del giorno raggiunge i suoi livelli più alti colorandosi di tinte calde e forti, oltre che di ombre marcate e  di penombre diffuse. L’effetto dei raggi piegati sull’orizzonte terrestre è  quello si filtrare alcune frequenze della luce solare consentendo la propagazione solo di quelle rosse. Queste investendo le sagome montuose ne esaltano e ingigantiscono le forme, creando numerosi effetti ottici. Il paesaggio, nella calda atmosfera dei crepuscoli serali e mattutini, appare allora notevolmente amplificato, mostrandosi nella sua reale profondità. Dal punto di vista naturalistico la zona in questione gode del grande pregio di una vegetazione spontanea molto resistente e persistente. Essa è costituita principalmente dalle essenze mediterranee tipiche dei Nebrodi, quali ad esempio, la ginestra spinosa, la ginestra, il cisto, l’erica, il leccio, il sughero, etc. Queste piante hanno mostrato sul posto una notevole resistenza agli incendi. Sia la macchia che il bosco sono stati infatti colpiti negli anni scorsi da vari incendi che hanno distrutto parte della vegetazione  che ricopriva fittamente le pendici di queste montagne, ma fortunatamente le condizioni climatiche locali hanno favorito la rinascita dei ceppi incendiati. La nuova vegetazione è rigogliosa,  pronta a   recuperare il danno subito. Il cammino effettuato nel corso di questo itinerario escursionistico si è sviluppato interamente sui sentieri che percorrono le creste della dorsale. Si tratta in parte di piste forestali, in parte di mulattiere e in parte di tracciati segnati dagli animali che pascolano nella zona in questione. Non sono necessari indicazioni e informazioni per trovare tali sentieri in quanto essi sono strettamente connessi tra loro e si sviluppano interamente sulle creste montuose, le quali, con la loro seducente bellezza, non passano certo inosservate.  L’escursione permette al visitatore di godere, inoltre, del salubre benessere dell’aria incontaminata di alta quota. La zona infatti si trova lontana da qualsiasi circuito stradale, urbano, commerciale e industriale. La lontananza dalle fonti di inquinamento aiuta il corpo e l’anima a disintossicarsi dallo stress e dagli agenti nocivi che assediano le popolate aree della costa. La vicinanza al cielo e la bellezza del creato spronano il visitatore al raccoglimento spirituale e lo elevano alla sublime esperienza della contemplazione. Negli infiniti spazi che si aprono sull’orizzonte e nelle estese vedute panoramiche che circondano la zona  è possibile sentire la propria  vocazione interiore, la quale emerge dal profondo del cuore come necessità impellente di libertà, di purezza, di amore, di bene, di amicizia, di carità e di  comunione  con Dio. Troppo spesso il nostro stile di vita, zittisce questa voce interiore e la costringe al silenzio. Ringraziamo il Signore per averci offerto il dono di queste grandi meraviglie della natura e per averci dato con  esse la gioia del fermento interiore dovuto all’incontro con Lui.

Infine, ringraziamo il Sindaco, Ing. Anna Sidoti, per averci fatto a conoscere le  ricchezze del territorio di Montagnareale.

Capo d’Orlando, 09/06/2013

Dario Sirna.


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