MADONIE – INCANTO DELLA NEVE

DA PIANO BATTAGLIA A PIZZO CARBONARA

Ancora innevatissime le cime dei rilievi più importanti della Sicilia. In un’escursione effettuata il 18 marzo sul massiccio delle Madonie il manto nevoso a Piano Battaglia, 1.600 m slm, oscillava tra i 90 e i 160 cm, mentre sulle pendici delle vette che circondano il pianoro superava abbondantemente i 2 m.

Ancora innevatissime le cime dei rilievi più importanti della Sicilia. In un’escursione effettuata il 18 marzo sul massiccio delle Madonie il manto nevoso a Piano Battaglia, 1.600 m slm, oscillava tra i 90 e i 160 cm, mentre sulle pendici delle vette che circondano il pianoro superava abbondantemente i 2 m.

La casa fotografata si trova proprio a Piano Battaglia. La coltre di neve che ricopre la falda nord del tetto mostra lo spessore della neve. L’edificio in parte risulta ancora sepolto dal manto nevoso. Risalendo le pendici della conca di P. Battaglia si apre alla vista del visitatore un scenario la cui bellezza regala una cascata di continue e sempre più intense emozioni. Nonostante la ripidissima salita lo spirito si alleggerisce e velocemente l’occhio arriva a spaziare da levante a ponente e da nord a sud, volando sull’intera isola. La neve incornicia di suggestione ogni singolo passaggio e rivela tutto l’incanto di una Candida Dama che a volte veste pure il rosa delle sabbie desertiche, giunte dall’Africa. Arrivati sul Pizzo Carbonara a 1.979 m slm, a Est si alza, imponente, una colonna di fumo fiammante in mezzo a lapilli, boati, ceneri e sabbia: è l’Etna, il vulcano più alto di Europa, ma anche la vetta più innevata d’Italia. Le sue scintillanti nevi sovrastano l’orizzonte e si ergono fino ai toni più blu del telo celeste.

A Nord l’azzurro profuma di salsedine e nella brezza del Tirreno è possibile scorgere  sull’orizzonte del mare le piccole sagome di sette vulcaniche  sorelle: sono le Eolie,  regno eterno dei venti.

A Ponente, poco oltre la cornice bianco rosata del manto madonita, il mare e la terra si incastrano come tasselli di puzle, sfoggiando nel loro abbraccio, una assolata Palermo.

A Sud, come delle piccole Alpi, le Madonie si rincorrono in bianchi e  ripidi pendii, ove pochi esemplari di faggio, strafogati di neve, stentano con le fronde più alte a farsi riconoscere. Come loro, relitto di un’era glaciale, pochi esemplari di abete dei Nebrodi, gustano il piacevole aroma di un generoso inverno montano.

Sullo sfondo tutto lo scenario di sagome chiare e sagome scure dell’entroterra siciliano.

Sotto i nostri piedi la tantissima neve al cui bianco richiamo è dovuto tutto il nostro grazie per averci fatto gustare tante spettacolari bellezze da un unico punto.

Sopra il nostro capo un cielo terso e pulito, di un intenso blu cobalto, espressione di una creazione veramente perfetta.

Dario Sirna.

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