GIOVANNI 17, 1-11a
Buongiorno a tutti,
anche oggi è il Vangelo di Giovanni a indicarci la via da seguire per la nostra crescita nella fede. Di seguito riportiamo i versi che illuminano tale cammino, seguiti da un commento di San Gregorio Magno, utile ad approfondire l’aspetto contemplativo:
“1 Così parlò Gesù. Poi, alzàti gli occhi al cielo, disse: «Padre, è venuta l’ora: glorifica il Figlio tuo perché il Figlio glorifichi te. 2Tu gli hai dato potere su ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato. 3Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo. 4Io ti ho glorificato sulla terra, compiendo l’opera che mi hai dato da fare. 5E ora, Padre, glorificami davanti a te con quella gloria che io avevo presso di te prima che il mondo fosse.
6Ho manifestato il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me, ed essi hanno osservato la tua parola. 7Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te, 8perché le parole che hai dato a me io le ho date a loro. Essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandato.
9Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che tu mi hai dato, perché sono tuoi. 10Tutte le cose mie sono tue, e le tue sono mie, e io sono glorificato in loro. 11Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te. ”
“Noi siamo già venuti alla fede, abbiamo già creduto alle cose divine che abbiamo udito e amiamo quel che crediamo. Ma quando siamo oppressi da vane preoccupazioni, siamo nell’oscurità e nella confusione. E in tale stato, quando il Signore ci suggerisce giusti sentimenti nei suoi confronti, è come se facesse sentire la sua voce in una nube, ma Lui non lo vediamo. Sono certamente cose sublimi quelle che apprendiamo da Lui, ma Lui che ci istruisce con le sue segrete ispirazioni non lo vediamo ancora.
Sentiamo le parole di Dio dentro il nostro cuore, sappiamo con quale fedeltà e impegno dobbiamo rispondere al suo amore e tuttavia, dal culmine della nostra riflessione interiore, labili come siamo, ricadiamo nelle solite cose e siamo tentati dalla fastidiosa importunità dei nostri peccati. E tuttavia neppure allora Dio ci abbandona: subito si riaffaccia alla mente, dissipa le nebbie delle tentazioni, infonde la pioggia della compunzione e riconduce il sole dell’intelligenza penetrante. E così ci dimostra quanto ci ama, perché non ci abbandona neppure quando lo respingiamo.” San Gregorio Magno
Capo d’Orlando, 14/04/2013
Dario Sirna.