31 DICEMBRE 2014 NEVICATA STORICA IN SICILIA – IMBIANCATE ANCHE LE COSTE
Le immagini proposte in questa galleria si riferiscono alla nevicata del 31 dicembre 2014, una nevicata che per le sue particolari caratteristiche abbiamo il dovere di documentare.
L’evento meteorologico in questione, infatti, ha assunto rilevanza storica per le temperature che lo hanno contraddistinto. Sebbene fugace, e per questo quasi indolore, la colata di aria artica che ha interessato la nostra regione negli ultimi giorni del 2014 è stata capace di fare scendere i termometri fino a portare la quota neve sulla costa tirrenica. Le masse d’aria che ci hanno interessato scendevano dalle gelide latitudini della Siberia russa e alla quota di 850 hPa, circa 1.500 m slm, hanno trasportato termiche dell’ordine di -9°C. La rarità dell’evento, da cui la nostra decisione di considerarlo storico, è da attribuire proprio a tale valore termico. Per il resto tale nevicata, sebbene rilevante anche dal punto di vista degli accumuli e degli effetti paesaggistici, non ha avuto ulteriori note di straordinarietà da ricordare e menzionare.
Grazie ai bassissimi valori termici delle masse d’ara giunte dalla Siberia le precipitazioni nevose hanno ammantato il territorio nebroideo a partire dalle coste, regalando paesaggi di grande rarità. Ordinariamente durante le ondate di gelo la quota neve non scende mai sotto i 400 m.slm, per cui il paesaggio è sempre imbiancato a metà e sporgendosi dai monti in direzione del mare si nota immediatamente il forte contrasto tra il litorale spoglio e buio e la dorsale imbiancata e luminosissima.
Nel caso in questione, invece, un osservatore posto sulla spiaggia poteva godere in contemporanea di due effetti assolutamente straordinari e rari. Il primo, di natura prettamente paesaggistica, consistente nella visione di un panorama totalmente e uniformemente imbiancato, senza discontinuità e senza disomogeneità, da levante a ponente e dalla costa alla montagna. Il secondo effetto, di natura prettamente meteorologica, lo si poteva ammirare osservando l’interazione tra il mare e le nuvole in passaggio su di esso.Ogni nube è un corpo freddo “attorno” al quale condensa il vapore acqueo contenuto nell’atmosfera. Tanto più è elevato il contrasto termico tra la nube e l’atmosfera che essa attraversa e tanto più rapida ed evidente è la condensazione del vapore. Nel caso in questione si potevano osservare nitidamente grandi masse di vapore condensarsi sulla superficie del mare e da qui sollevarsi in cielo per agganciarsi alla nube. Un effetto di grande bellezza e suggestione che forniva una rappresentazione macroscopica ed elementare del formazione delle nuvole. Spettacolare anche il disegno tracciato sulla superficie del mare dalle strisce di vapore sganciate dallo stesso, disegno simile a quello di grossi graffi dalle cui ferite emergono rivoli di sangue bianco.
Nel reportage riportiamo una sola foto relativa a questo fenomeno, molto difficile da fotografare per le condizioni pessime di luce e di nitidezza, le restanti foto si riferiscono al percorso che conduce da Portella Femmina Morta al Lago di Maulazzo e sono state scattate dopo tre giorni dal passaggio dell’ondata di gelo, quando le temperature si erano orami riportate nella media stagionale.
Capo d’Orlando 03/01/2015
Dario Sirna