SALMO 146
Buongiorno a tutti,
in questo nuovo giorno riceviamo luce e indicazioni dalle seguenti parole del Salmo 146 :
Lodate il Signore: †
è bello cantare al nostro Dio, *
dolce è lodarlo come a lui conviene.
Il Signore ricostruisce Gerusalemme, *
raduna i dispersi d’Israele.
Risana i cuori affranti *
e fascia le loro ferite;
egli conta il numero delle stelle *
e chiama ciascuna per nome.
Grande è il Signore, onnipotente, *
la sua sapienza non ha confini.
Il Signore sostiene gli umili *
ma abbassa fino a terra gli empi.
Cantate al Signore un canto di grazie, *
intonate sulla cetra
inni al nostro Dio.
Egli copre il cielo di nubi, †
prepara la pioggia per la terra, *
fa germogliare l’erba sui monti.
Provvede il cibo al bestiame, *
ai piccoli del corvo che gridano a lui.
Non fa conto del vigore del cavallo, *
non apprezza l’agile corsa dell’uomo.
Il Signore si compiace di chi lo teme, *
di chi spera nella sua grazia.
Il Salmo ci offre l’immagine di Dio che tiene nelle sue mani e governa ogni singolo elemento e ogni singola creatura dell’universo. La meditazione cui si abbandona il Salmista è davvero profonda ed edificante in quanto giunge alla importante conclusione che Dio ama tutto quanto esiste e che desidera ardentemente prendersi cura di ogni cosa e in primo luogo dell’uomo. Il Salmista accosta eventi storici relativi alle vicende di Isdraele ad eventi naturali, geografici e cosmici. Dio è colui che conosce dettagliatamente tutto il cosmo, ma è anche Colui che contemporaneamente segue con attenzione tutte le vicende umane, non mancando di intervenire e di soccorrere laddove è richiesto il suo aiuto e laddove è necessario ristabilire la pace e la giustizia. Dio è colui che mentre governa tutte le forze della natura per fare prosperare la vita nel mondo, per dare da mangiare a ogni singola creatura e per sfamare anche gli esseri più insignificanti, non manca di provvedere alla consolazione dei cuori affranti, alla guarigione delle anime ferite e alle necessità spirituali e materiali di tutti gli uomini che si trovano nella condizione del bisogno. Egli è Colui che non dà ascolto alla voce degli empi, non tiene conto del vigore del cavallo, non apprezza l’agile corsa dell’uomo, ma si abbassa sugli umili per beneficarli, si compiace di chi lo teme e di chi spera nella sua grazia, si intenerisce di fronte a chi lo loda e lo ama nel cuore e pubblicamente. Il Salmista ci consegna con questo Salmo una notevole quantità di spunti da meditare. Meditazioni che sviluppandosi sulla via della sapienza portano il cuore a contemplare l’amore divino. E’ lì che si incontra Cristo, il quale apre la nostra mente e il nostro cuore alla conoscenza delle più profonde realtà celesti e terrestri, per nutrirci nell’anima e nel corpo con il dono di se stesso. Dio, dunque, mentre provvede a governare l’universo e a nutrire le creature che a lui gridano, a noi uomini, attraverso la Chiesa, ci offre la vita del Figlio. Questa grazia è ora realtà attuale, che non necessita più di speranza, ma solo di fede e di adesione. Dio si è compiaciuto di Gesù, che per noi lo ha “temuto”, e ora, grazie a Lui, si compiace di tutti coloro che accolgono Cristo nella loro vita, amandolo e vivendolo quotidianamente nel rapporto con i fratelli e in comunione con la Chiesa.
Capo d’Orlando, 12/11/2012
Dario Sirna