IL SIGNORE E’ MIA LUCE E MIA SALVEZZA

SALMO 26 (1-6)

Buongiorno a tutti,

oggi attingiamo le energie necessarie per avanzare nel nostro cammino cristiano dai primi 6 versi del salmo 26, di seguito riportati:

Il Signore è mia luce e mia salvezza,
di chi avrò paura?
Il Signore è difesa della mia vita,
di chi avrò timore?
2 Quando mi assalgono i malvagi
per straziarmi la carne,
sono essi, avversari e nemici,
a inciampare e cadere.

3 Se contro di me si accampa un esercito,
il mio cuore non teme;
se contro di me divampa la battaglia,
anche allora ho fiducia.

4 Una cosa ho chiesto al Signore,
questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita,
per gustare la dolcezza del Signore
ed ammirare il suo santuario.

5 Egli mi offre un luogo di rifugio
nel giorno della sventura.
Mi nasconde nel segreto della sua dimora,
mi solleva sulla rupe.
6 E ora rialzo la testa
sui nemici che mi circondano;
immolerò nella sua casa sacrifici d’esultanza,
inni di gioia canterò al Signore.

In questo Salmo troviamo tutte le indicazioni più importanti per vincere le paure e i terrori più grandi che possono nuocere alla vita dell’uomo. Qualsiasi pericolo, qualunque avversità, ogni nemico e ogni malvagità, sono sconfitti e ridotti all’impotenza dalla intima unione con Dio. Il salmista sembra volerci comunicare l’esperienza mistica più importante della sua vita, tanto importante da riuscire a rivoluzionargli per sempre l’esistenza. Egli ci comunica avere ricevuto la grazia di contemplare la bellezza del Signore, di abitare nella sua casa, di sperimentare la luce divina, di provare nel cuore la gioia di avere trovato in Dio la sicurezza, di essere entrato in grande intimità con il Signore venendo ammesso nel segreto della sua tenda, di avere goduto, sollevato sulla vera rupe, della sua forza e della sua potenza, di avere trovato riparo nel Tabernacolo. Il Salmista ci parla, dunque, di un’esperienza mistica in cui gli sono svelati tutti i segreti di Dio, in cui la bellezza divina gli folgora l’anima, dandole quella forza e quella sicurezza che le fanno sentire la potente protezione delle mani di Dio. Per il Salmista, dopo questa esperienza, tutto cambia, tutto diventa nuovo, niente gli fa più paura, i suoi nemici non sono più al centro delle sue preoccupazioni perchè l’unico vero scopo della sua vita è ora amare Dio, lodarlo, vivere sempre con Lui nel suo santuario, rimanere in eterna intima comunione con Lui. Con Cristo, nell’Eucarestia, il cristiano di oggi può vivere la stessa identica esperienza di intima comunione con Dio. Ciò di cui il Salmista ci parla è in realtà un’anticipazione delle future realtà della vita di fede del cristiano.

Capo d’Orlando, 28/06/2012

Dario Sirna

 

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