SALMO 124
Buongiorno a tutti,
oggi il nostro cammino segue le indicazioni tratte dalle parole del Salmo 124, di seguito riportato:
Chi confida nel Signore è come il monte Sion: *
non vacilla, è stabile per sempre.
I monti cingono Gerusalemme: †
il Signore è intorno al suo popolo *
ora e sempre.
Egli non lascerà pesare lo scettro degli empi *
sul possesso dei giusti,
perché i giusti non stendano le mani *
a compiere il male.
La tua bontà, Signore, sia con i buoni *
e con i retti di cuore.
Quelli che vanno per sentieri tortuosi †
il Signore li accomuni alla sorte dei malvagi. *
Pace su Israele!
Il Salmista in questi versi si rivolge contemporaneamente al Signore e al popolo. Il pericolo incombe su Gerusalemme, i nemici premono con forza sulla città e ne mettono a dura prova sia le forze che la fede. Le insidie che provengono dagli oppressori si abbattono su Isdraele per minacciarne la stabilità e mettere in serio rischio “il possesso dei giusti”. Ma la minaccia di un’invasione e di un’occupazione nemica è un pericolo non solo per la pace della nazione ma soprattutto per la pace interiore di ogni fedele. Il rischio più grave che mette in allarme il Salmista è che a seguito del male degli empi, anche i giusti, in reazione, possano stendere le mani per compiere il male. Questa minaccia è ancora più grave della probabile invasione da parte di nemici oppressori, perché travierebbe tutto il popolo, inducendolo a peccare di infedeltà contro Dio. Ecco allora che il Salmista eleva la sua preghiera al Signore chiedendo un immediato soccorso contro la mano degli empi e implorando di fortificare la fede del popolo nel Suo amore per Isdraele. Il Salmista esordisce nel Salmo dichiarando la sua ferma fiducia in Dio. A tal proposito ricorda al popolo che il Signore è stabile “come il monte Sion”, volendo affermare con ciò che l’amore di Dio per Isdraele è immutabile e che la forza del Signore è invincibile. Affidarsi totalmente al Signore significa allora potere contare con certezza sul suo aiuto e sulla sua salvezza. Il Salmista descrive l’amore e la protezione di Dio per Gerusalemme con la bellissima immagine di una cortina montuosa invalicabile che circonda tutta la città rendendo impossibile al suo interno l’accesso del male. Dio tiene stretto tra le sue braccia il suo popolo proteggendolo da ogni pericolo e trasmettendogli allo stesso tempo tutto l’amore che un abbraccio affettuoso può esprimere. Questa immagine di Dio come di un padre premuroso e affettuoso è confermata dalla storia del popolo, al quale il Salmista ricorda che la bontà di Dio non abbandona “i buoni e i retti di cuore”, ma assicura loro la pace. Il salmo è un piccolo tesoro di fede che ci aiuta ad affrontare le difficoltà della vita e a superare tutte le prove di fede che la stessa ci riserva quotidianamente mantenendo sempre saldo il cuore in Dio. La nostra fede non è fondata sulla comodità di un avvenire senza problemi, ma su Gesù Cristo. Non possiamo pensare di restare fedeli al Signore solo se Egli ci preserva dalle avversità del mondo. Dobbiamo, invece, seguire l’esempio di Cristo, il quale ha portato sulle sue spalle tutte le situazioni più cruente della vita, vincendole per noi tutti con l’amore e il totale affidamento al Padre. La nostra vittoria contro tutto il male che quotidianamente insidia la nostra vita e che mette a dura prova la nostra fede, minacciando la nostra pace, è in Cristo e con Cristo. Affidandoci totalmente a Lui, anche noi, siamo resi partecipi della sua vittoria sul mondo per godere la pace e la gioia del Paradiso. Il Dio degli eserciti invocato da Isdraele ha messo in campo il suo condottiero più forte, Cristo Gesù, ottenendoci nella alleanza con Lui la definitiva sconfitta del male, del peccato e della morte, e la conquista della vita eterna con il premio della comunione con Dio. Restare fedeli alla Nuova Alleanza stretta dal Figlio non significa essere esenti da problemi, difficoltà e prove, ma superarli con certezza grazie a Lui.
Capo d’Orlando, 11/10/2012
Dario Sirna