SALMO 18 (1-4): IL CREATO IN CONTEMPLAZIONE
Buongiorno a tutti,
Abbiamo scelto i primi quattro versi del salmo 18 per cercare di comprendere in che modo la gloria di Dio si manifesta attraverso il creato. Di seguito riportiamo il testo della Parola:
I cieli narrano la gloria di Dio, *
e l’opera delle sue mani annunzia il firmamento.
Il giorno al giorno ne affida il messaggio *
e la notte alla notte ne trasmette notizia.
Non è linguaggio e non sono parole, *
di cui non si oda il suono.
Per tutta la terra si diffonde la loro voce *
e ai confini del mondo la loro parola.
Il Salmista (Davide) ci invita ad un atteggiamento di grande contemplazione attraverso l’ascolto attento della voce del cosmo. Tutta l’opera delle mani di Dio canta un inno di gloria e di lode al suo creatore e lo fa in un apparente silenzio, senza cioè pronunziare né discorsi, né parole, né suono alcuno. In questo silenzio cosmico ad ascoltare devono essere le orecchie dell’anima. Facendo silenzio nel proprio io e disponendosi all’ascolto interiore l’anima percepisce una voce che si spande per tutta la terra, fino ai confini del mondo. Questa voce è la parola narrata dai cieli, è la parola annunziata dal firmamento, è il messaggio che anima il giorno, è la notizia che si trasmette nella notte. Non c’è attimo o luogo dell’universo in cui questa voce non è presente. Essa annunzia e celebra la gloria del Signore in un atteggiamento di pura contemplazione. Sbalordisce scoprire come ciò che è inanimato e quindi incapace di provare sensazioni è in realtà vivo, in quanto partecipe del canto contemplativo. Ciò che apparentemente sembra morto, vive, invece, la realtà del Paradiso. L’uomo è chiamato ad inserire la propria voce all’interno di questo coro per partecipare con grande slancio alla lode di Dio.
In seguito vedremo come la gloria contemplata venga raffigurata dalla maestà del sole e della luce nel creato, nonché della Legge di Dio nella vita dell’uomo.
Capo d’Orlando 23/06/2012
Dario Sirna