GRANDE E’ IL SIGNORE E DEGNO DI OGNI LODE

SALMO 95

Buongiorno a tutti,

oggi ci incamminiamo sulla via tracciata dal Salmo 95,  di seguito riportato:

Cantate al Signore un canto nuovo, *
cantate al Signore da tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome, *
annunziate di giorno in giorno la sua salvezza.

In mezzo ai popoli narrate la sua gloria, *
a tutte le nazioni dite i suoi prodigi.
Grande è il Signore e degno di ogni lode, *
terribile sopra tutti gli dei.

Tutti gli dei delle nazioni sono un nulla, *
ma il Signore ha fatto i cieli.
Maestà e bellezza sono davanti a lui, *
potenza e splendore nel suo santuario.

Date al Signore, o famiglie dei popoli, †
date al Signore gloria e potenza, *
date al Signore la gloria del suo nome.

Portate offerte ed entrate nei suoi atri, *
prostratevi al Signore in sacri ornamenti.
Tremi davanti a lui tutta la terra. *
Dite tra i popoli: «Il Signore regna!».

Sorregge il mondo, perché non vacilli; *
giudica le nazioni con rettitudine.

Gioiscano i cieli, esulti la terra, †
frema il mare e quanto racchiude; *
esultino i campi e quanto contengono,

si rallegrino gli alberi della foresta †
davanti al Signore che viene, *
perché viene a giudicare la terra.

Giudicherà il mondo con giustizia *
e con verità tutte le genti.

Il Salmista si rivolge all’umanità intera per invitarla a cantare i prodigi del Signore e la sua gloria. Il suo invito a lodare e benedire Dio, oltre ad essere un canto, è un invito vero e proprio ad una  conversione radicale. La sua richiesta, infatti, non si limita ad un semplice invito al canto, ma ad un invito a comporre un “canto nuovo”. Comporre un canto nuovo significa qui rivedere la propria posizione nei confronti del Signore, rivedere l’atteggiamento tenuto di fronte a Lui, rivedere la propria condotta di vita, rivedere il proprio linguaggio, rivedere la propria concezione della vita, rivedere l’autenticità della propria fede, rivedere le verità di fede su cui credere, rivedere i sentimenti del proprio cuore.  E’ un’analisi profonda che coinvolge tutto il nostro essere e che va fatta alla luce di Dio, delle sue opere, della sua Signoria sul mondo e sulla vita di ogni uomo, del suo amore, della sua sovranità, della sua onnipotenza, della sua giustizia e soprattutto della sua intimità con l’uomo. Il Salmista, infatti, ci propone un’immagine di Dio  creatore e onnipotente che regna sovrano su tutto il cosmo avvolto da un’atmosfera di gloria e che nella sua misericordia, dall’alto della sua regalità e della sua indipendenza, si china sugli uomini con un atto di puro amore per  accogliere le anime che a Lui si offrono rivestite di Cristo. I “sacri ornamenti” che abbelliscono l’anima dell’uomo e ne cancellano tutte le brutture e cattiverie sono i Sacramenti amministrati dalla Santa Madre Chiesa. Tramite essi, grazie a Cristo, ogni uomo entra negli atri della casa di Dio ed è ammesso a prostrarsi davanti a Lui. Accogliere questo invito di Dio a presentarci nei suoi atri, secondo queste modalità,  è il modo più semplice per dare al “Signore gloria e potenza” con una vita che veramente si trasforma in “un canto nuovo”. Si tratta di fare un passo  straordinario e rivoluzionario che consiste nello spostare l’attenzione della nostra vita da noi stessi, dai nostri “dei” e dai nostri idoli per concentrarla tutta  su Dio. Solo compiendo questo passo riusciamo veramente a comprendere la nostra piccolezza e ad ammirare la grandezza e la regalità di Dio. Allora potremo anche noi,  come il Salmista, cantare la maestà divina riconoscendola su ogni creatura del cosmo e ammirandone l’esaltazione della sua gloria in tutto il creato. Avvolti da questa luce di bellezza, rassicurati dalla tenerezza dell’amore con cui siamo stati salvati da Cristo, possiamo accogliere il suo giudizio con la serenità trasmessaci dalla sua grandiosa e mirabile opera di Redenzione.

Capo d’Orlando, 06/10/2012

Dario Sirna

 

 

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