GEREMIA

GEREMIA 22, 3

Buongiorno a tutti,

siano le parole del profeta Geremia, di seguito riportate, a guidare i nostri passi in questo nuovo giorno:

“Dice il Signore: Praticate il diritto e la giustizia, liberate l’oppresso dalle mani dell’oppressore, non fate violenza e non opprimete il forestiero, l’orfano e la vedova, e non spargete sangue innocente in questo luogo.”

Queste parole rivolte dal Signore a noi per rendere santa la nostra condotta mettono in evidenza il grande amore che Dio nutre per l’uomo. Egli, infatti, non ci ha creati e abbandonati nel momento stesso della nostra nascita. Al contrario, invece, Egli, dopo la nostra creazione, ha continuato e continua ogni giorno a ricrearci per migliorare la nostra vita e guidarci sempre verso la vera meta, a cui sin dall’origine ci ha destinati: il Paradiso. L’amorevole cura con cui Egli segue il nostro cammino quotidiano non può passare inosservata ai nostri occhi e al nostro cuore, ma deve necessariamente trovare in essi una risposta. Le parole del Profeta sono destinate alle varie condizioni in cui l’uomo può ritrovarsi nel corso della sua vita terrena. Esse perciò vanno lette e accolte a secondo della condizione in cui oggi ci ritroviamo, e se questa condizione domani dovesse cambiare, esse, non restano senza significato, in quanto in sé contengono un messaggio anche per la nuova situazione in cui ci ritroveremo. Tali parole sono un richiamo alla giustizia, all’onesta, alla pace e all’amore per chi offende e nega tali beni. Esse sono, invece, un invito alla speranza e alla fede, per chi viene illegittimamente privato di tali beni. Dunque la parola del Signore è rivolta sia a chi si rende autore del male, sia a chi invece ne è destinatario, perché il Signore vuole salvare sia l’uno che l’altro, e si prende cura sia dell’uno che dell’altro. A seconda delle nostre necessità personali, Egli ci guida sempre verso di Lui. Inoltre, le due condizioni possono essere facilmente rivestite da ognuno di noi simultaneamente, con persone differenti. A maggior ragione, perciò, il messaggio di Dio deve essere da noi accolto in entrambi i sensi, desistendo dal male in quelle situazioni in cui siamo noi gli operatori del male e confidando nel Signore in tutte quelle altre situazioni in cui invece noi siamo vittima del male altrui.

Oggi pregheremo perché le nostre azioni quotidiane siano conformi alla Parola di Dio.

Capo d’Orlando 18/07/2012

Dario Sirna

 

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