THOLOS – VACCARIZZO 2 – ALTOPIANO DI FLORESTA
Uno dei tanti aspetti interessanti offerti dal territorio comunale di Floresta è sicuramente legato alla presenza delle costruzioni a tholos. Si tratta di edifici di piccolissime dimensioni aventi pianta circolare e struttura semisferica, interamente realizzati in pietra a secco. |
L’edificio consiste di un’unica piccola stanza avente forma cilindrica con un diametro di base di circa 3,00 metri, un’altezza al centro di poco più di due metri, copertura a cupola semisferica e pavimento in terra battuta. L’edificio a tholos è dotato di un’unica apertura di forma rettangolare e di piccole dimensioni sia un larghezza che in altezza. Tale apertura garantisce la via di accesso alla camera interna e allo stesso tempo l’uscita da essa. Le dimensioni di questo manufatto realizzato dall’uomo in epoche passate, nonché i suoi particolari strutturali e costruttivi, fanno pensare a un edificio funebre. La notevole scomodità dell’apertura, il disagio della forma circolare e l’inconveniente delle ridottissime dimensioni dello spazio racchiuso trovano infatti la loro migliore giustificazione nella logica delle tombe realizzate da antiche civiltà. Non avendo competenza in merito non ci spingiamo oltre, invadendo il campo archeologico.
Siamo certi, però, che in epoche molto più recenti tali costruzioni abbiano subito una modifica consistente nella loro destinazione d’uso. Trovandosi sparsi sulle alture dominanti e in mezzo a estesi pascoli, questi piccolissimi edifici sono stati convertiti dai pastori in ripari, rifugi e punti di appoggio per l’esercizio delle loro attività lavorative. Ciò spiega il loro ottimo stato di conservazione, che in alcuni casi ce li propone in condizioni ottimali. La sismicità dei luoghi e le avversità degli agenti atmosferici avrebbero definitivamente compromesso tali opere se l’uomo, ritenendole utili per le sue attività, non fosse continuamente intervenuto su di esse garantendone una efficiente manutenzione.
La struttura in pietra a secco è realizzata con conci prelevati dalle cave del posto e probabilmente utilizzati senza alcuna lavorazione, o con una lavorazione molto rudimentale. La scelta della forma cilindrica e della copertura sferica, forse adottata per motivi teologici, si è invece rivelata strategica per un’ottimale conservazione dell’edificio stesso. Tale scelta, infatti, oltre a garantire una staticità ottimale contro la gravità terrestre e le piccole onde sismiche, si è dimostrata molto resistente anche all’azione continua del vento e degli agenti meteorici. La cupola è formata da conci aventi forme di lastre che si allargano sempre più andando dal perimetro esterno verso l’asse centrale della struttura cilindrica sottostante. Osservando con attenzione la tipologia costruttiva posta in essere stupisce come l’apparente precarietà di queste rudimentali strutture riesca a sopportare così bene l’azione deteriorante e distruttiva del tempo. La tecnica adoperata conferma dunque la conoscenza delle regole statiche fondamentali rivelandoci l’esistenza di una civiltà scientificamente evoluta. Non sappiamo a cosa attribuire la mancata manifestazione nella costruzione dell’opera di conoscenze artistiche aventi pari evoluzione. Pensiamo a tal proposito che scelte economiche siano state la causa determinante dell’elevato grado di rusticità di questi tholos. Alla raffinatezza ingegneristica non corrisponde un’altrettanto grande raffinatezza decorativa ed estetica, in quanto evidentemente non compatibili con l’uso originario di tali costruzioni e con le disponibilità economiche dei proprietari.
Le costruzioni a tholos oggetto del presente articolo fanno parte di un progetto di itinerari realizzati per recuperare il fascino di queste strutture e per trasmetterlo alle generazioni future come testimonianza delle civiltà passate. La zona da noi visitata è quella di Vaccarizzo 2, Raloggiu. Continuando oltre il sentiero che dà accesso ai due tholos ivi ubicati l’escursione si estende all’altopiano che sovrasta il centro abitato di Floresta, ove sono ubicate almeno altre sette strutture a tholos. Il contesto paesaggistico e naturalistico è di altissimo pregio e di facile fruizione. La passeggiata si svolge quasi sempre camminando in mezzo a estesi prati con giacitura pressoché piana, ma sollevata rispetto alle restanti alture. L’altopiano di Floresta ha una forma allungata con asse longitudinale coincidente con l’asse della dorsale nebroidea. All’occhio del visitatore si presenta come un grande fazzoletto verde sollevato in cielo da un anello murario di strapiombi di roccia. La cornice perimetrale dell’altipiano è delimitata da una collana infinita di staccionate in legno che conferiscono al piano in questione l’aspetto di un terrazzo naturale sui Nebrodi. Da ogni punto di tale terrazzo la vista gode di un belvedere di eccezionale bellezza che include al suo interno tutte le meraviglie orografiche della Sicilia orientale, cui si aggiungono lo splendore del Tirreno e il fascino dell’arcipelago eoliano. Il paesaggio è perciò disegnato dalla continua sovrapposizione delle sagome montuose dei Nebrodi, dall’armonico movimento delle punte dei Peloritani, dal dominio del cono vulcanico dell’Etna, apprezzabile in tutta la sua maestà, dalle sconfinate distese di azzurro sfoggiate dal Tirreno, dall’elegante disegno delle Isole Eolie. A ciò bisogna aggiungere la veduta aerea sul centro di Floresta e lo spettacolo dei verdi pascoli e dei fitti boschi in cui sono ubicati i tholos. La passeggiata regala grandi momenti di serenità e pace, in un ambiente molto vario e interessante. Ideale per gite fuori porta e per escursioni in gruppo e con famiglie. Notevoli sono le occasioni per spunti contemplativi, favoriti dall’incantevole paesaggio, dal profumo incontaminato della natura e dalla tranquillità del posto. Il beneficio fisico si espande illimitatamente allo spirito invogliando l’incontro e la permanenza con il Creatore. La lode sgorga spontanea dal cuore e si trasforma in un canto di gioia e di felicità.
Capo d’Orlando 11/04/2014
Dario Sirna
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