IL PAROSSISMO DELLA SERA DEL 5 DICEMBRE 2015 DALLA VORAGINE DEL CRATERE CENTRALE
SECONDA PARTE
“Negli ultimi giorni l’Etna ha espletato la sua attività più consistente in un primo tempo attraverso la Voragine, e successivamente anche attraverso il cratere di Sud Est. L’attività si è manifestata essenzialmente con il fenomeno del parossismo, che nel caso in questione ha avuto due distinte caratteristiche. La prima, di sprigionare forze che non si vedevano in gioco da oltre venti anni. La seconda, di ripetersi più volte nel giro di sole dodici ore o anche meno. Durante il parossismo lo spettacolo offerto dal Vulcano è davvero uno dei più suggestivi in quanto colonne di cenere, fumo, lapilli e gas, insieme a fontane di lava, a esplosioni gassose e boati si innalzano nel cielo per centinaia di metri per spargersi nello spazio circostante e ricadere poi anche a notevole distanza dal punto di emissione. A seconda delle correnti aeree e della loro intensità la cenere del vulcano, sabbia vulcanica micrometrica, cade copiosa anche a circa cento chilometri di distanza.” (tratto dalla I Parte)
Ma il dono fattoci dal Creatore, che sempre si manifesta col sovrabbondare di grazie per sbalordire e meravigliare i cuori, al fine di renderli felici il più possibile, è stato ben più grande di quello che abbiamo miseramente tentato di descrivere nella prima parte, perché ci è stato concesso di godere in diretta e a distanza ravvicinata, ma sempre in sicurezza totale, dello spettacolo incredibile di un parossismo davvero eccezionale. E come se tutto ciò non potesse bastare a riempirci di stupore e gioia, tale spettacolo è stato ulteriormente arricchito dell’inimitabile contributo di un tramonto infuocato. I nostri occhi e il nostro cuore hanno dunque esultato estasiati nell’assistere all’incontro e alla fusione del fuoco del Sole col fuoco della Terra.
Come un possente vortice a spirale la colonna di cenere, vapore e gas eruttata dal vulcano nascondeva nel suo midollo fontane di lava incandescente altissime, in parte oscurate dalla fuliggine del vulcano, le quali venivano aspirate verso l’alto, mentre i raggi rossi del tramonto illuminavano la nube esaltandone ulteriormente la sua potenza e la sua bellezza. Impossibile non collegare l’evento al ricordo della colonna di nubi e di fuoco attraverso la quale Dio si manifesta al popolo eletto nella Bibbia.
Capo d’Orlando 07/12/2015
Dario Sirna