ETNA – CRATERI SARTORIUS

 ETNA – SUI BORDI DEI CRATERI SARTORIUS

Crateri Sartorius -0509I crateri Sartorius sono delle bocche spente che si trovano sul versante Est dell’Etna.

Sono facilmente raggiungibili grazie a una pista forestale che passa proprio alla base del primo cono vulcanico. Il sentiero è accessibile dalla carrabile che porta al rifucio Citelli. Il cammino da effettuare a piedi è breve e facile. Il primo tratto si svolge su un falso piano e attraversa un’area boschiva ricca di bellissime betulle bianche, varietà endemica dell’Etna. L’escursione offre dunque anche la possibilità di ammirare e fotografare da vicino esemplari di betulla spettacolari per dimensioni, colori, ma soprattutto per portamento e forma. La seconda parte del percorso si svolge sui pendii dei coni vulcanici, sui bordi dei crateri e, per chi fosse davvero motivato, all’interno delle stesse bocche spente. La parte più impegnativa del cammino è il tratto da effettuare lungo tali pendii, ma considerato che si tratta di coni vulcanici piccoli le difficoltà sono molto contenute.
I crateri Sartorius si staccano dal grande pendio che scende dai crateri sommitali fino alla costa ionica innalzandosi su di esso per emergere dal piano di fondo dell’Etna e dare una visuale aerea del paesaggio vulcanico. Salendo sui bordi dei crateri lo spazio assume una prospettiva nuova, avente uno sviluppo tridimensionale più slanciato, permettendo in tal modo di distinguere all’interno del campo ottico tutte quelle strutture naturali dal basso impercepibili, come ad esempio la schiena della Serra delle Concazze, i Pizzi Deneri, l’Osservatorio e tutta quella lunga sequenza di bocche vulcaniche che ricadono nei pressi del Monte Rosso. A valle, invece lo sguardo scivola giù nei canaloni, nelle valli, nei pendii e nel piano che circondano la riviera ionica. A nord, il profilo della costa è disegnato della dorsale dei Peloritani, da cui emerge lo sfarzo  inconfondibile  della sagoma di Taormina. Lateralmente e a valle di questi crateri il paesaggio è invece profondamente marcato dalle sciare di vecchie colate laviche. Cavalloni di magma pietrificato di un intenso colore giallastro si ricorrono addossandosi l’uno sull’altro come nella violenta turbolenza di un grosso fiume in piena   che scende tumultuoso da un ripido pendio. Il colore della colata spezza con il fondo nero e bianco del paesaggio circostante richiamando ulteriormente l’attenzione sulla drammaticità dell’evento.
Mentre il cono sommitale di Sud Est, continuando imperterrito ed ininterrottamente nella sua attività, riempie tutto il cielo di fumo, ceneri e vapori, è possibile sostare in piena tranquillità sulle bocche di questi piccoli crateri certi che il ruggito del grande vulcano è uno spettacolo che tiene compagnia senza destare paura o costituire pericolo. Passeggiando sui crateri dei Monti Sartorius è possibile dunque vivere e assaporare tutta l’atmosfera di un potente Vulcano in attività senza correre rischio alcuno.
L’escursione, con pochi sforzi e grandi vantaggi, offre alte opportunità fotografiche e momenti di relax impagabili.
Ovviamente il cammino si presta anche a profondi spunti contemplativi e interiori, grazie ai quali ci si avvicina a Dio percependo l’ombra della sua indescrivibile, irresistibile e seducente grandezza, fatta di genialità, creatività, bellezza, armonia, sapienza, scienza  e soprattutto amore.
Capo d’Orlando 20/02/2014

Dario Sirna

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