SALMO 145
Buongiorno a tutti,
oggi rinvigoriamo il nostro cammino nutrendoci delle parole del Salmo 145, di seguito riportato:
Loda il Signore, anima mia: †
loderò il Signore per tutta la mia vita, *
finché vivo canterò inni al mio Dio.
Non confidate nei potenti, *
in un uomo che non può salvare.
Esala lo spirito e ritorna alla terra; *
in quel giorno svaniscono tutti i suoi disegni.
Beato chi ha per aiuto il Dio di Giacobbe, *
chi spera nel Signore suo Dio,
creatore del cielo e della terra, *
del mare e di quanto contiene.
Egli è fedele per sempre, †
rende giustizia agli oppressi, *
dà il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri, *
il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto, *
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge lo straniero, †
egli sostiene l’orfano e la vedova, *
ma sconvolge le vie degli empi.
Il Signore regna per sempre, *
il tuo Dio, o Sion, per ogni generazione.
Il Salmo è allo stesso tempo un invito alla lode e un invito alla sapienza. Il Salmista si rivolge a se stesso, alla sua stessa anima per invitarla a contemplare la bellezza di Dio, il suo amore, la sua bontà, la sua misericordia. Egli con l’intelligenza si apre a Dio e con l’anima lo accoglie in se stesso per amarlo con tutto il cuore. Il suo intento di voler cantare inni a Dio finché ha vita suona, infatti, come una vera e propria dichiarazione d’amore con cui egli consacra per sempre il suo cuore al Signore. Successivamente, l’invito rivolto a se stesso lo estende a tutti gli uomini attraverso una riflessione che nasce dalla stessa intelligenza e sapienza che lo ha condotto alla fedeltà assoluta ed eterna a Dio. Il Salmista invita ogni uomo a contemplare le opere di Dio e ad attribuire alle stesse il loro giusto e alto significato confrontandole con le opere di qualsiasi altro uomo del mondo, compresi tutti i potenti della terra. Dio è innanzitutto eterno mentre l’uomo dopo aver esalato il suo spirito torna alla terra, scomparendo dal mondo e facendo svanire nel nulla tutti i suoi disegni. Dio è il creatore del cosmo, l’uomo è solo la creatura che lo abita. Dio è fedele per sempre, l’uomo è incostante e facilmente si abbandona all’infedeltà, all’idolatria, lasciandosi sedurre da tutte le passioni e mode del mondo e del momento. Il Signore si schiera dalla parte degli umili, dei giusti, dei poveri, dei bisognosi, degli ultimi, degli emarginati, dei forestieri, dei malati, degli infermi, delle vedove, degli orfani soccorrendoli in tutte le loro necessità e in ogni circostanza. L’uomo, invece, si schiera dalla parte dei potenti, dei forti e degli empi, facendo soccombere i deboli e i giusti, calpestandoli nella dignità, negli affetti, nella vita e nella fede. Dio sconvolge le vie degli empi, l’uomo le condivide e le favorisce. Dio è aiuto sicuro in ogni tempo della vita, l’uomo svanisce da un giorno all’altro non potendo così garantire neanche per se stesso. Il Signore ama donandosi e donando, l’uomo pensa solo a sé, raccogliendo e togliendo a tutti senza mai dare a nessuno. Le parole del Salmista ci invitano a meditare con l’intelligenza e la coscienza questa grande realtà, perché facendo uso della sapienza, anche noi, come lui, possiamo scegliere di non confidare più né su noi stessi né su gli altri, ma solo su Dio. La scelta che egli ci invita a fare è fondamentale perché cambia radicalmente il nostro modo di concepire e vivere la vita. Tale scelta diventa a tutti gli effetti una profonda conversione, un ritorno all’amore di Dio, alla sua parola, ai suoi insegnamenti, un considerarci unicamente suo regno indiscusso ed eterno. Ecco perché anche noi come il Salmista siamo chiamati a lodare il Signore e a sposare la nostra anima al suo grande amore. Solo così possiamo vivere quella beatitudine sperimentata dal Salmista che consiste nel poter sperare e confidare sempre e con certezza sull’aiuto del Signore. Gesù Cristo è la conferma, l’adempimento, la prova inconfutabile delle parole del Salmista. In Lui ogni uomo trova la via congeniale per donarsi completamente al Signore, per ottenere la salvezza e per vivere in piena comunione con Dio. Cristo si abbassa ogni giorno con grande tenerezza verso tutti i sofferenti del mondo, sollevandoli del peso schiacciante del dolore, della paura e della tristezza. Cristo è il Salvatore che ogni giorno si abbassa sulla nostra umanità per prelevare dalle nostre coscienze il peso mortificante e tenebroso del peccato e per sconfiggerlo sulla croce con l’offerta del sacrificio della sua vita. Egli è Colui che per amore nostro, in cambio dei nostri peccati ci dona la sua libertà, la sua vita e l’amicizia con Dio. Egli sulla croce si è fatto l’ultimo degli ultimi per rendersi vicino ad ogni uomo, per rendersi solidale a ogni sofferente e per donare la speranza, l’aiuto e la salvezza a tutti i poveri della terra. Cantare insieme al Salmista le parole di questo Salmo equivale esattamente a contemplare l’amore di Cristo per l’umanità.
Capo d’Orlando, 08/11/2012