SALMO 35
Buongiorno a tutti,
vogliamo iniziare questo nuovo giorno seguendo il cammino tracciato dal Salmo 35 propostoci dalla liturgia di oggi, di seguito riportato:
Nel cuore dell’empio parla il peccato, *
davanti ai suoi occhi non c’è timor di Dio.
Poiché egli si illude con se stesso *
nel ricercare la sua colpa e detestarla.
Inique e fallaci sono le sue parole, *
rifiuta di capire, di compiere il bene.
Iniquità trama sul suo giaciglio, †
si ostina su vie non buone, *
via da sé non respinge il male.
Signore, la tua grazia è nel cielo, *
la tua fedeltà fino alle nubi;
la tua giustizia è come i monti più alti, †
il tuo giudizio come il grande abisso: *
uomini e bestie tu salvi, Signore.
Quanto è preziosa la tua grazia, o Dio! *
Si rifugiano gli uomini all’ombra delle tue ali,
si saziano dell’abbondanza della tua casa *
e li disseti al torrente delle tue delizie.
È in te la sorgente della vita, *
alla tua luce vediamo la luce.
Concedi la tua grazia a chi ti conosce, *
la tua giustizia ai retti di cuore.
Non mi raggiunga il piede dei superbi, *
non mi disperda la mano degli empi.
Ecco, sono caduti i malfattori, *
abbattuti, non possono rialzarsi.
Questo Salmo si divide in due parti diametralmente opposte, o meglio ci presenta la descrizione di due figure diametralmente opposte. Nei primi versi viene descritto l’uomo, la sua empietà, la sua collusione con peccato, la sua superbia, la sua vanità, la sua falsità, la sua inettitudine, il suo egoismo, le sue azioni malvagie, la sua presunzione di innocenza, di giustizia e di bene, la sua debolezza. Dall’altra viene, invece, lodata ed esaltata la bontà di Dio, la sua giustizia, la sua perfezione, la sua generosità, la sua misericordia, la sua trasparenza, la sua bellezza, la sua salvezza, il suo amore, le sue opere di bene, la sua paternità. Il Salmista è come se ci mostrasse le due uniche vie in cui l’uomo può muoversi nel cammino della vita, con tutti i vantaggi e gli svantaggi, che una o l’altra via comportano. Ovviamente a chi percorre le vie dell’empio la vita riserva soli svantaggi , mentre a chi si rifugia all’ombra delle ali di Dio, la vita riserva solo grandi benefici. La logica è elementare, quello che rimane difficile è discernere tra bene e male, comprendere cioè che gli apparenti svantaggi di chi risponde all’amore di Dio si tramutano presto in grandissimi beni che appagano il cuore e saziano l’anima, mentre gli apparenti vantaggi della via dell’empio si tramutano in brevissimo tempo in dolorosissime disgrazie che affannano il cuore e distruggono l’anima, lasciandola bruciata dal male. Come fare allora per capire quale è la via giusta, quella cioè che conduce sempre a Dio, anche se apparentemente sembra procurare solo grandi difficoltà? Come fare, cioè a preferire tali difficoltà, che comunque possono solo edificare l’anima, ai vantaggi immediati di una vita piena di scelte egoistiche e di vanitose soddisfazioni? La risposta viene fornita ancora una volta dal Salmista e sta nelle seguenti parole : ”…nella tua luce vediamo la luce.” Solo restando saldi nella luce di Dio, ancorati fortemente al suo amore, nella convinzione che l’amore non è stato e non sarà mai sconfitto, si può sperare al di là di ogni speranza e continuare a vedere la Luce anche nelle tenebre più oscure. Abbandonare la via della Luce per seguire la via delle tenebre, anche se apparentemente quest’ultima può costare meno fatica, è in realtà una scelta che allontana da Dio, dall’amore vero, dalla sorgente della vita, dalla pace interiore, dalla tranquillità della coscienza. Scegliere di seguire l’amore, di preferirlo alla comodità di una vita apparentemente pacifica, in cui si convive con il male e si condivide l’uomo empio, può essere più faticoso e può anche comportare l’emarginazione e l’incomprensione comune, ma significa attuare e realizzare l’unica vera vocazione per cui l’uomo è stato creato e salvato: l’amore.
Capo d’Orlando 24/07/2014
Dario Sirna