DAVIDE E GIONATA

LA TUA AMICIZIA E’ PER ME PREZIOSA PIU’ CHE AMORE DI DONNA

Buongiorno a tutti,

il cammino di oggi ci porta sulle vie dell’amicizia che percorreremo contemplando il rapporto tra Davide e Gionata, così come descritto nei due libri di Samuele, di cui di seguito riportiamo alcuni stralci:

PATTO TRA DAVIDE E GIONATA

l’anima di Giònata s’era gia talmente legata all’anima di Davide, che Giònata lo amò come se stesso. … Giònata strinse con Davide un patto, perché lo amava come se stesso.  Giònata si tolse il mantello che indossava e lo diede a Davide e vi aggiunse i suoi abiti, la sua spada, il suo arco e la cintura.  Davide riusciva in tutti gli incarichi che Saul gli affidava…

GELOSIA DI SAUL

… Giònata figlio di Saul nutriva grande affetto per Davide. Giònata informò Davide dicendo: “Saul mio padre cerca di ucciderti. … Io … parlerò in tuo favore a mio padre.”

AFFIDAMENTO DI DAVIDE A GIONATA

Mostra la tua bontà verso il tuo servo, perché hai voluto legare a te il tuo servo con un patto del Signore: se ho qualche colpa, uccidimi tu; …  «Chi mi avvertirà se tuo padre ti risponde duramente?».Giònata rispose a Davide: «Vieni, andiamo in campagna».

Uscirono tutti e due nei campi. Allora Giònata disse a Davide: … indagherò le intenzioni di mio padre. … Giònata volle ancor giurare a Davide, perché gli voleva bene e lo amava come se stesso.

GIONATA SALVA DAVIDE

… Davide si mosse da dietro la collinetta, cadde con la faccia a terra e si prostrò tre volte, poi si baciarono l’un l’altro e piansero l’uno insieme all’altro, finché per Davide si fece tardi. Allora Giònata disse a Davide: «Và in pace, ora che noi due abbiamo giurato nel nome del Signore: il Signore sia con me e con te, con la mia discendenza e con la tua discendenza per sempre».

PIANTO DI DAVIDE PER LA MORTE DI GIONATA

Perché son caduti gli eroi
in mezzo alla battaglia?
Giònata, per la tua morte sento dolore,
l’angoscia mi stringe per te,
fratello mio Giònata!
Tu mi eri molto caro;
la tua amicizia era per me preziosa
più che amore di donna.
Perché son caduti gli eroi,
son periti quei fulmini di guerra?».

 

Abbiamo scelto di trattare questo argomento per cercare di riportare alla luce il valore dell’amicizia, oggi fortemente in crisi. Da qualche giorno, attraverso i Salmi prima e i due Libri di Samuele ora,  stiamo cercando approfondire tale tema allo scopo di sottolineare l’importanza di questo grande valore nella vita di ogni uomo. Il rapporto di amicizia tra due persone è un rapporto di amore che nasce dall’affinità delle anime. In teoria tutte le anime sono affini e tutte hanno la tendenza naturale a unirsi tra loro in rapporti personali di amicizia. Queste affinità sono direttamente collegate alla presenza di Dio in ciascuno di noi. Ogni anima ha in sé l’impronta con cui  Dio l’ha formata e in tale impronta porta il desiderio divino dell’unità. Dunque il desiderio di amicizia insito nelle anime è un desiderio divino che obbedisce alla regola dell’unità, ossia alla legge dell’Amore. Tale sentimento è più o meno evidente nelle anime a seconda dello spazio che esse danno all’amore e a Dio. Il desiderio di amicizia è infatti un desiderio incontenibile per chi vive in pienezza l’Amore e per chi si conforma totalmente a Cristo. Esso diventa una necessità irrinunciabile che se non viene soddisfatta  riempie la vita di vuoto e di dolore. Molte delle sofferenze interiori dell’uomo sono dovute proprio alla carenza di tali rapporti. Dio è il nostro unico e principale amore ed esso è bramato dall’anima con forza irresistibile. Ogni rinuncia fatta in tal senso priva l’anima e il cuore del cibo dell’amore, procurando ogni sorta di dispiacere. Quando si vive il rapporto di amore con Dio nell’anima sorge spontaneo, perché indotto dal Signore, il desiderio di amare tutte le anime del mondo e di volerle portare a Dio, legandole a Lui con una profonda amicizia. L’amicizia tra gli uomini è dunque anticipazione della vita celeste, ossia della vita dell’amore. Scopo dell’amicizia è solo ed esclusivamente unire le anime, quasi come in una fusione, con l’obbiettivo di amare Dio con una forza ancora più grande. D’altra parte l’amicizia stretta nel nome del Signore è alla base della vita cristiana ed è voluta con forza da Cristo come strumento principale attraverso il quale si vive e si realizza l’amore e la comunione con Lui. Egli stesso ci incoraggia in tal senso assicurandoci di rendersi presente nelle nostre vite e di entrare in comunione con noi nel momento in cui ci riuniamo nel suo nome: “… dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro”. Le persone che condividono  l’amore per Cristo aspirano dunque spontaneamente a intensi e profondi legami di amicizia che consentono loro di avvicinarsi ancora di più al Signore e di sperimentarlo direttamente nella vita di comunione. In tale circostanza l’Amicizia diventa per l’anima una condizione paradisiaca che permette di vivere l’Amore in pienezza, permette cioè di godere sia dell’amore dei fratelli che dell’Amore di Dio, con una estensione che comprende gli illimitati confini del Paradiso.  L’amico è un vero e proprio tesoro per la nostra vita, è un bene inestimabile, uno dei più grandi  doni di Dio. I rapporti di amicizia più veri e profondi nascono tra le anime che hanno già stretto in precedenza amicizia con Dio. L’amicizia con Dio è alla base di ogni altra amicizia, essa è la radice principale che nutre e alimenta tutte le radici secondarie dell’amore, facendo arricchire la chioma di rami e gemme che aspirano contemporaneamente e in sincronia al Cielo. Quando l’amore di Dio diventa la nostra unica ragione di vita tutte le nostre relazioni si muovono in sintonia per realizzare attraverso esse tale amore. Il processo non è volontario, esso cioè non richiede un impegno particolare da parte nostra, ma involontario, nel senso che l’amore stesso di Dio ci guida nella direzione dell’amicizia profonda. Ma cosa significa avere un’amicizia profonda. Il rapporto tra Davide e Gionata ci descrive perfettamente questa dimensione infinita del rapporto di amicizia, divenendo esso stesso figura  dell’amicizia donataci da Cristo e racchiusa nelle seguenti parole: “Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici”. Il rapporto tra Davide e Gionata è un amore a prima vista, esso cioè nasce da una forte affinità interiore che consiste nel riconoscere reciprocamente  la presenza del Signore all’interno dei loro cuori. E’ il Signore amato da Gionata che attrae a sé il Signore amato da Davide. Trattandosi dello stesso Dio e trattandosi dello stesso profondo amore provato per l’Altissimo i due sono uniti tra loro senza neanche comprendere il perché di questo forte trasporto che li rende capaci di stringere un grande patto  d’amore. Il bene che essi si vogliono diventa immediatamente  infinito tanto da permettere loro di giurare l’uno per la vita dell’altro. Tale giuramento non resta nelle parole ma diventa realtà che essi vivono fino in fondo nel tentativo continuo di testimoniare e di vivere l’amore reciproco. Gionata riconosce in Davide la presenza di Dio, riconosce anche in Davide una volontà divina di amore che vuole realizzare tramite Davide il bene del popolo e della famiglia di Gionata, e di fronte a tale volontà egli si abbassa aprendo a Davide tutto il suo cuore, offerta che materialmente egli realizza con la disponibilità a rinunciare al regno in favore di Davide. Davide e Gionata incontrandosi e amandosi rinunciano ai loro interessi personali e mettono al centro delle loro vite l’amore per Dio. Assecondare tale amore diventa lo scopo comune della loro esistenza, l’obiettivo della loro amicizia. Essi uniscono le loro forze in tal senso e realizzano un legame esemplare.  Davide e Gionata si salvano le vite a vicenda nel nome del Signore e realizzano in tali gesta d’amore tutta la loro amicizia. Essi, anticipando Cristo, ci danno una grande testimonianza d’amore. Una testimonianza che va oltre l’amore umano esistente tra uomo e donna perché sconfina nell’amore divino. Viene così superato egregiamente il limite terreno della sessualità per approdare alla meta della libertà angelica. Se riuscissimo veramente a liberare le nostre relazioni umane delle loro inclinazioni carnali, sublimandole con la gioia del legame amoroso delle anime,  riusciremmo anche noi come Davide e Gionata a raggiungere le vette più alte dell’amore, quelle vette che partendo dalla terra, attraverso Cristo, ci innalzano direttamente nel Paradiso e ci fanno dire come Davide:  l’Amicizia è per me preziosa più che amore di donna.

Capo d’Orlando, 30/12/2012

Dario Sirna

 

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