DATE AL SIGNORE GLORIA E POTENZA

SALMO 28

Buongiorno a tutti,

oggi cammineremo nella luce emanata dal Salmo 28, di seguito riportato:

Date al Signore, figli di Dio, *

date al Signore gloria e potenza.

Date al Signore la gloria del suo nome, *

prostratevi al Signore in santi ornamenti.

 

Il Signore tuona sulle acque, †

il Dio della gloria scatena il tuono, *

il Signore, sull’immensità delle acque.

 

Il Signore tuona con forza, *

tuona il Signore con potenza.

Il tuono del Signore schianta i cedri, *

il Signore schianta i cedri del Libano.

 

Fa balzare come un vitello il Libano *

e il Sirion come un giovane bufalo.

 

Il tuono saetta fiamme di fuoco, *

il tuono scuote la steppa,

il Signore scuote il deserto di Kades *

e spoglia le foreste.

 

Il Signore è assiso sulla tempesta, *

il Signore siede re per sempre.

Il Signore darà forza al suo popolo, *

benedirà il suo popolo con la pace.

 

Nel tempio del Signore, *

tutti dicono: «Gloria!».

 

Questo Salmo ci descrive la potenza e la gloria del Signore e della sua parola nel cosmo e nella vita dell’uomo. Non viene descritto l’aspetto del Signore, viene, invece, esaltata la potenza della sua voce e della sua parola. Per dare un’idea dell’autorevolezza della voce di Dio essa è rappresentata con la potenza del tuono durante la tempesta. La tempesta stessa viene descritta ed enfatizzata con una sequenza di tuoni, o meglio, considerato che si usa tale termine al singolare e non al plurale, con l’esplosione di un unico grande tuono avente la forza di una sequenza di tuoni. Tra le manifestazioni naturali le tempeste sono sicuramente quelle che esprimo meglio di tutte l’impotenza dell’uomo di fronte alla natura, la sua incapacità, cioè, a dominare direttamente determinati fenomeni. Il tuono e la folgore sono poi all’interno della tempesta le realtà più violente e potenti. La loro forza è talmente grande da sconvolgere tutto il creato, costretto a sottostare ad essi. La tempesta esprime, quindi, la presenza di una forza nell’Universo più grande di tutte le altre di fronte alla quale tutti sono sottomessi. Vengono proposte diverse immagini per rendere tale concetto, al fine di rappresentare Dio nella sua azione di Creatore e di Signore del Cosmo. La prima immagine, ossia quella del tuono scatenato da Dio sulla immensità delle acque, si ricollega direttamente alla Genesi e quindi alla creazione, durante la quale lo Spirito aleggiava sulle acque. La seconda e la terza immagine si riferiscono a Dio che mantiene l’ordine e la Giustizia sulla Terra. Egli solo con la sua potenza, esercitata con il semplice comando della voce, il tuono appunto, può stravolgere le leggi da Lui stabilite, essendo Signore di tutto. Cosa che Egli compie per attuare la Giustizia, secondo la Legge data all’uomo. La quarta immagine, invece, si riferisce a qualcosa che si trova nel tuono e che prende forma di materia (la saetta) per scendere sulla Terra e scuoterla. L’analogia alla Parola che si fa carne è evidentissima. La Parola, contenuta nella voce, si fa carne e scende sulla terra. La folgore, contenuta nel tuono (la voce), dal cielo scende sulla terra. La quinta immagine è l’immagine del Signore che regna sulla Terra sedendo come re sul trono della tempesta. E’ il trionfo della vita eterna sulla morte, l’ascensione del risorto, Nuovo Adamo, al Cielo, ove siede alla destra di Dio. La sesta immagine non è più metaforica in quanto, sconfitta per sempre la morte, la tempesta non ha più senso, ora l’uomo riceve direttamente da Dio forza, benedizione e pace. E’ con la discesa dello Spirito Santo e la nascita della Chiesa che l’uomo può fruire di questi beni di Dio. L’ultima immagine è escatologica, il Tempio del Signore in cui tutti dicono Gloria, rapprenda tutta l’umanità radunata da Dio nel Paradiso (il Tempio Celeste) intenta a lodare e contemplare la Gloria del Re. Questo Salmo, dunque, sembra volere annunciare in maniera velata il grande mistero della rivelazione. Dio che parla all’uomo non solo attraverso la bellezza e la potenza del creato, ma anche attraverso la legge, Dio che entra nel cuore dell’uomo attraverso il Vangelo, Dio che con la potenza rigeneratrice di un tuono e di una folgore invia il Figlio sulla Terra per scuoterla dalla morte e riportarla alla vita, Dio che realizza per l’uomo il disegno iniziale del Paradiso. La gloria del Signore, allora, non è celebrata per la potenza con cui il Signore governa la natura, ma è celebrata nel Tempio da tutti coloro che si lasciano salvare da Dio. Ecco dunque che nei versi finali del Salmo si svela il vero significato dell’immagine del Dio che tuona. Dio tuona: la sua voce nel cielo e sulla Terra è potente più di ogni altra voce perché contiene in se la Parola, che scendendo dal Cielo, come una folgore (saettata dal tuono), scuote la Terra, ristabilisce la pace e ricostruisce per l’uomo il Regno dei Cieli.

Capo d’Orlando, 01/07/2012

Dario Sirna

 

 

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