SALMO 17 2-30
Buongiorno a tutti,
oggi i nostri passi si muovono sulla via indicata dal Salmo 17, di seguito riportato:
Ti amo, Signore, mia forza, *
† Signore, mia roccia,
mia fortezza, mio liberatore;
mio Dio, mia rupe, in cui trovo riparo; *
mio scudo e baluardo, mia potente salvezza.
Invoco il Signore, degno di lode, *
e sarò salvato dai miei nemici.
Mi circondavano flutti di morte, *
mi travolgevano torrenti impetuosi;
già mi avvolgevano i lacci degli inferi, *
già mi stringevano agguati mortali.
Nel mio affanno invocai il Signore, *
nell’angoscia gridai al mio Dio:
dal suo tempio ascoltò la mia voce, *
al suo orecchio pervenne il mio grido.
La terra tremò e si scosse; †
vacillarono le fondamenta dei monti, *
si scossero perché egli era sdegnato.
Dalle sue narici saliva fumo, †
dalla sua bocca un fuoco divorante; *
da lui sprizzavano carboni ardenti.
Abbassò i cieli e discese, *
fosca caligine sotto i suoi piedi.
Cavalcava un cherubino e volava, *
si librava sulle ali del vento.
Si avvolgeva di tenebre come di velo, *
acque oscure e dense nubi lo coprivano.
Davanti al suo fulgore si dissipavano le nubi *
con grandine e carboni ardenti.
Il Signore tuonò dal cielo, †
l’Altissimo fece udire la sua voce: *
grandine e carboni ardenti.
Scagliò saette e li disperse, *
fulminò con folgori e li sconfisse.
Allora apparve il fondo del mare, *
si scoprirono le fondamenta del mondo,
per la tua minaccia, Signore, *
per lo spirare del tuo furore.
Stese la mano dall’alto e mi prese, *
mi sollevò dalle grandi acque,
mi liberò da nemici potenti, †
da coloro che mi odiavano *
ed eran più forti di me.
Mi assalirono nel giorno di sventura, *
ma il Signore fu mio sostegno;
mi portò al largo, *
mi liberò perché mi vuol bene.
Il Signore mi tratta secondo la mia giustizia, *
mi ripaga secondo l’innocenza delle mie mani;
perché ho custodito le vie del Signore, *
non ho abbandonato empiamente il mio Dio.
non ho respinto da me la sua legge;
ma integro sono stato con lui *
e mi sono guardato dalla colpa.
secondo l’innocenza delle mie mani
davanti ai suoi occhi.
con l’uomo integro tu sei integro,
con l’uomo puro tu sei puro, *
con il perverso tu sei astuto.
Perché tu salvi il popolo degli umili, *
ma abbassi gli occhi dei superbi.
Tu, Signore, sei luce alla mia lampada; *
il mio Dio rischiara le mie tenebre.
Con te mi lancerò contro le schiere, *
con il mio Dio scavalcherò le mura.
Questo Salmo, molto lungo e pieno di immagini forti e d’effetto, è un grande inno in cui viene celebrata la forza salvifica dell’alleanza stretta da Dio con l’uomo. Le immagini dipinte dal Salmista tra le righe del Salmo hanno la funzione di esaltare l’amore di Dio per l’uomo, di celebrare la potenza divina e di evidenziare la giustizia di Dio. Il Salmo inizia con una dichiarazione d’amore diretta e inequivocabile. E’ l’Orante che manifesta tutto il suo amore per Dio, giustificandolo con una lunga serie di benefici ricevuti gratuitamente dal Signore. L’intenzione dell’Orante è quella di mettere in rilievo il grande amore di Dio, attraverso una descrizione molto particolareggiata di tutto il bene da Lui ricevuto nel corso delle vicende più difficili del suo cammino. Egli ci comunica quindi la via da seguire per affrontare tutte le difficoltà ordinarie e straordinarie della vita e soprattutto ci indica la vera direzione dell’amore e il senso generale dell’esistenza. La sua testimonianza, fortemente esaltata dalle calde parole della sua ode e dalle ricchissime immagini della sua descrizione, diventa così un modello da seguire per individuare il cammino della fede e giungere attraverso esso all’esperienza diretta dell’amore che sazia il cuore e appaga l’anima. Il Salmo si arricchisce di bellissime scene che riassumono le vicende più significative della vita dell’Orante, quelle vicende attraverso le quali Dio è intervenuto con potenza e con decisione per assicurare salvezza, vittoria, pace, felicità e serenità al suo consacrato. Ma la testimonianza resa dall’Orante con il Salmo nasconde tra le sue righe anche un altro importante insegnamento. Dio è pronto ad accogliere la richiesta di aiuto dell’uomo e a intervenire in suo favore, ma questa richiesta non esclude assolutamente l’impegno e la collaborazione dell’uomo nella edificazione del Regno di Dio. Dio guida l’uomo nel corso del suo cammino terreno, ma è l’uomo che deve percorrere tale cammino con i suoi passi. Dio si fa strada, via da percorrere per realizzare l’amore, ma è l’uomo che deve effettuare il tragitto donatoci con la vita. Dio è verità annunciata per illuminare il cuore, ma è l’uomo che deve credere in tale verità e attuarla nella sua vita, attraverso le scelte effettuate. Dio è vita che distrugge la morte, ma è l’uomo che deve accogliere tale vita nel cuore e farla fiorire attraverso l’amore. Il Signore ci fornisce tutto ciò che è necessario a realizzare l’amore nella nostra vita, ma siamo noi che passo dopo passo dobbiamo attuare tale amore. Il gusto della vita e il sapore dell’amore si provano proprio nel momento in cui accogliamo Dio nel nostro cuore e facciamo fruttificare il Regno di Dio nella nostra vita. Ciò significa che l’amore non è né contemplazione impassibile né semplice sentimento del cuore, ma esperienza che mette tutto l’individuo in continuo movimento e alla continua ricerca della volontà di Dio. E’ nell’accogliere questa volontà e nel farla propria, nel morire a se stessi per risorgere in Cristo, nel cercare la propria felicità nell’obbedienza a Dio, che l’amore si realizza nella nostra vita facendosi gustare in tutta la sua bellezza. Questo cammino si avvale dell’importante passaggio delle fede. Dio si manifesta continuamente nella vita di ciascuno di noi con segni inequivocabili che spesso però il nostro io non vuole leggere e comprendere. E’ necessario, allora uscire da se stessi, per scoprire il vero mondo, il mondo fatto da Dio e non il mondo costruito dai nostri interessi. E’ in questo mondo che Dio si manifesta consegnandoci il suo amore ed è in questo mondo che in noi può nascere il desiderio di Dio, il desiderio di conoscerne la Sua volontà e di aderire totalmente ad essa con la propria vita. Se rimaniamo chiusi in noi stessi non riusciremo mai a scavalcare quelle mura che ci dividono dalla vita vera. Il Salmista ha compito questo cammino ed è ora completamente libero di lanciarsi con Dio contro tutte le difficoltà della vita e di scavalcare gli alti muri che imprigionano l’amore nelle celle della morte. Per noi questa strada da percorrere è stata aperta da Cristo, occorre immettersi in essa senza mai tornare indietro e cercando tutte le energie e i mezzi necessari per percorrerla nella Santa Chiesa.
Capo d’Orlando, 27/11/2012
Dario Sirna