MATTEO 5, 27-32
Buongiorno a tutti,
oggi traiamo le energie necessarie al nostro cammino quotidiano dai seguenti versi del Vangelo di Matteo :
“27Avete inteso che fu detto: Non commetterai adulterio. 28Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore.
29Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geènna. 30E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geènna.
31Fu pure detto: «Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto del ripudio». 32Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all’adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio.”
Con il Vangelo di oggi il Signore continua a soffermarsi sulla applicazione e interpretazione dei comandamenti. Il comandamento preso ad esempio nei versi sopra riportati è il comandamento dell’adulterio, ma il discorso fatto da Gesù in realtà si estende ad ogni comandamento e si riferisce in generale al peccato. Torna alla mente il comportamento che l’uomo assume di fronte a ogni legge. Il detto “fatta la legge trovato l’inganno” riassume in breve l’atteggiamento dell’uomo di fronte alle norme. Questo atteggiamento è insito nella fragilità umana ed è assunto anche di fronte ai Comandamenti di Dio. Tutti cerchiamo deroghe, giustificazioni, semplificazioni, e ogni altra scusa che ci permetta di aggirare i Comandamenti e di raggiungere ugualmente lo scopo della nostra soddisfazione personale. Il punto centrale della questione è che, diversamente da quanto può accadere per le leggi umane e dello stato, i Comandamenti non sono norme giuridiche ma norme che riguardano principalmente il cuore. Come comandare il cuore? Può Dio imporci norme in tale direzione? Può Dio imporre l’Amore e le sue modalità al cuore dell’uomo? Dio non impone nulla, Dio propone. I Comandamenti del Signore sono infatti solo una proposta di vita. Tale proposta contiene però all’interno una rivelazione fondamentale, la grande rivelazione dell’Amore. L’uomo è stato creato per amare e il suo cuore trova pace nella vita solo se riesce a vivere la realtà dell’Amore. Ciò significa che carpire, conoscere, approfondire e vivere in pienezza il grande segreto dell’Amore non è solo un desiderio e una volontà di Dio, ma è la principale necessità dell’uomo. Fino a quando l’uomo non comprende che l’unico senso della vita è l’Amore, continuerà ad affannarsi restando sempre insoddisfatto e desideroso di scoprire non si sa che cosa. L’uomo che sempre cerca, l’uomo che sempre indaga, l’uomo che sempre esplora e che vuole conoscere tutto e tutti è un uomo che non ha ancora trovato l’amore e che, senza saperlo, lo desidera. I Comandamenti del Signore sono solo ed esclusivamente un mezzo attraverso il quale portare a compimento tale ricerca. In tal senso l’atteggiamento dell’uomo nei confronti delle Legge non può e non deve essere uguale all’atteggiamento sperimentato nei confronti delle leggi imposte dallo stato. Sia, infatti, che si osservino tali comandi per semplice obbedienza o per scrupolo di coscienza, sia che essi vengano raggirati, sia che essi vengano deliberatamente trasgrediti, l’uomo non progredisce nella via dell’Amore. Il Signore ci porta l’esempio dell’Adulterio e ci fa vedere come l’uomo molto spesso pur mantenendosi fedele al matrimonio con una vita esente da tradimenti di coppia, nel cuore in realtà non lo è. La fedeltà richiesta da questo comandamento non è la fedeltà formale, ma la fedeltà sostanziale, perché l’obbiettivo del comandamento non è l’apparenza dell’amore ma la sua sostanza. Si può dunque tradire la persona “amata” e trasgredire tale comandamento pur restando di fatto fedeli al proprio coniuge. Il tradimento infatti non riguarda la persona in sé, ma l’Amore, tra cui rientra ovviamente anche la persona. Che senso ha seguire un’adesione formale ai Comandamenti quando di fatto il cuore vive realtà nascoste opposte? Certamente non si sta facendo un cammino nella direzione dell’Amore. Il Comandamento diventa allora inutile. Se invece di fronte alla tentazione di un desiderio contrario all’amore il nostro cuore reagisce riponendo le sue forze su Dio e lasciandosi guidare da Lui attraverso i comandamenti esso sarà in grado di rifiutare tale tentazione e di vincere tale desiderio, progredendo nell’amore. Ecco allora che le parole di Gesù sulle parti più importanti del corpo, le parti destre di esso, assumono un significato eloquente. L’amore richiede sacrifici e anche grossi sacrifici, sacrifici che riguardano essenzialmente la morte del nostro io egoistico, lo svuotamento del nostro spirito e il raggiungimento di una povertà provvidenziale.
Capo d’Orlando, 14/06/2013
Dario Sirna.