GALATI 3, 1-5
Buongiorno a tutti,
il nostro cammino oggi è indicato dai seguenti versi della lettera di San Paolo Apostolo ai Galati:
“O stolti Gàlati, chi vi ha incantati? Proprio voi, agli occhi dei quali fu rappresentato al vivo Gesù Cristo crocifisso! 2Questo solo vorrei sapere da voi: è per le opere della Legge che avete ricevuto lo Spirito o per aver ascoltato la parola della fede? 3Siete così privi d’intelligenza che, dopo aver cominciato nel segno dello Spirito, ora volete finire nel segno della carne? 4Avete tanto sofferto invano? Se almeno fosse invano! 5Colui dunque che vi concede lo Spirito e opera portenti in mezzo a voi, lo fa grazie alle opere della Legge o perché avete ascoltato la parola della fede?”
Esiste un punto nella nostra fede in cui si compie un salto in avanti non indifferente. Questo punto coincide con l’incarnazione del Verbo e la piena attuazione della missione di Cristo. Frutto di questa missione di salvezza è l’effusione sui battezzati dello Spirito Santo. Lo Spirito Santo è una persona divina al pari del Padre e del Figlio, Egli è parte essenziale della Santissima Trinità. Spesso noi battezzati non ci rendiamo perfettamente conto della grandezza di questo dono e nel migliore dei casi fermiamo la nostra consapevolezza a Cristo. Bisogna fare uno sforzo in più per andare oltre il limite della nostra umanità e superare così il confine imposto dalla Legge e dall’Antico Testamento. Per comprendere fino in fondo Cristo occorre proiettarsi sul dono dello Spirito Santo, il quale ci è stato guadagnato da Cristo proprio per conferire alla nostra umanità una porzione di divinità. L’uomo, grazie a Cristo, viene divinizzato e diventa in Cristo figlio Dio con l’effusione dello Spirito Santo. Questo passaggio nell’Antico Testamento era impossibile, la Legge, senza la Grazia, non bastava da sola a introdurre l’uomo in Paradiso.
Per i meriti di Cristo noi ora, oltre alla Legge, che ci indica come vivere in sintonia con Dio e come anticipare la gioia e l’appagamento del Paradiso già sulla Terra, nello Spirito Santo abbiamo anche tutto ciò che ci serve per attuare in pieno la legge e per uniformarci nell’amore a Cristo. Senza lo Spirito Santo il nostro amore rimane acerbo e immaturo, esso non è in grado di comprendere la Legge e l’anima d’amore che la sostiiene, né è in grado di vivere l’amore in pieno attuando la Legge. Legge e Profeti non vengono aboliti da Cristo, anzi vengono confermati e portati a pieno compimento.
Dunque fermarsi alla Legge, senza andare oltre essa con le novità apportate da Cristo, significa restare indietro, non completarsi, non realizzarsi, essere mutilati. Rifiutare Cristo e i doni da Lui concessici con la sua offerta d’amore significa offendere l’amore divino o non averne affatto compreso le sue infinite meraviglie e la sua immensa grandezza.
Capo d’Orlando, 09/10/2014
Dario Sirna.