PROVERBI 21, 1-6 10-13
Buongiorno a tutti,
il nostro cammino oggi segue le vie tracciate dai seguenti versi del libro dei Proverbi:
“ 1Il cuore del re è un corso d’acqua in mano al Signore:
lo dirige dovunque egli vuole.
2Agli occhi dell’uomo ogni sua via sembra diritta,
ma chi scruta i cuori è il Signore.
3Praticare la giustizia e l’equità
per il Signore vale più di un sacrificio.
4Occhi alteri e cuore superbo,
lucerna dei malvagi è il peccato.
5I progetti di chi è diligente si risolvono in profitto,
ma chi ha troppa fretta va verso l’indigenza.
6Accumulare tesori a forza di menzogne
è futilità effimera di chi cerca la morte.
10L’anima del malvagio desidera fare il male,
ai suoi occhi il prossimo non trova pietà.
11Quando lo spavaldo viene punito, l’inesperto diventa saggio;
egli acquista scienza quando il saggio viene istruito.
12Il giusto osserva la casa del malvagio
e precipita i malvagi nella sventura.
13Chi chiude l’orecchio al grido del povero
invocherà a sua volta e non otterrà risposta..”
Continuiamo a parlare di “cuore”. Il Libro dei Proverbi oggi ci dice che unico soggetto capace di leggere nel cuore dell’uomo è Dio. Dio scruta il cuore e legge in esso tutta la vita dell’uomo, trovando l’origine di ogni nostro comportamento, il dolore che ci affligge, la gioia che ci allieta.
Il cuore è il centro di tutta la nostra vita, in esso si sviluppano i desideri, sia buoni che cattivi, in esso fiorisce l’amore, in esso si concepisce il male, in esso nasce il dolore, in esso si trova la felicità. Per comprendere fino in fondo una persona e giudicarne le azioni è necessario conoscere ciò che è avvenuto nel suo cuore, come, cioè, al suo interno gli stimoli provenienti dall’esterno sono stati elaborati e vissuti. Il passato, l’infanzia, la storia di un’anima sono le mura su cui è costruita la vita dell’uomo. Se tali mura sono fragili ed erose, l’individuo diventa debole e incapace di governare i suoi sentimenti nella giusta direzione, quella indicata da Dio.
Non esiste un atteggiamento umano che non abbia un suo perché, tutto proviene dal cuore e tutto va nel cuore. Le nostre azioni, anche le più banali non finiscono nel nulla, esse entrano nei cuori di chi ci sta intorno e lì si attivano, producendo conseguenze positive e/o negative. Occorre dunque tenere sempre in considerazione il peso di ogni nostro più piccolo atteggiamento, avendo cura di orientarlo nella direzione che produce il bene in tutti.
Ma ciò non basta, l’aiuto divino, consistente nell’accoglienza piena dell’Amore, grazia senza fine, è necessario per evitare che la sensibilità del nostro cuore venga minacciata dal dolore, tanto da costringerci a diventare duri, refrattari, cattivi e freddi. Per questo motivo è indispensabile mantenere sempre attivo il canale che trasferisce l’Amore da Dio, Sorgente, a noi, fontane.
Affinché il nostro cuore non si perda, lasciandosi confondere e trasportare dal male è indispensabile restare saldi in Dio, vivendo una vita di perfetta comunione con il suo Amore. Questa esperienza non è affatto teorica, essa, infatti, trova la sua completa attuazione in Cristo Gesù. E’ Lui il nostro accesso alla Fonte, è Lui la nostra Fonte, è in Lui, nella sua Parola, nella sua testimonianza e nella sua rivelazione che noi troviamo tutti i mezzi necessari per crescere e avanzare nell’amore, senza mai cadere, senza mai fermarci, senza mai perderci.
Capo d’Orlando, 23/09/2014
Dario Sirna.