LUCA 12, 8-12
Buongiorno a tutti,
i passi del nostro cammino oggi avanzano nella direzione segnata dai seguenti versi del Vangelo di Luca, segue come meditazione un brano del Beato Ugo Di San Vittore sullo Spirito Santo. Tale brano ci aiuta a riflettere sull’importanza e sul valore del dono del Paraclito per farci comprendere le verità importantissime consegnateci oggi da Gesù:
“Io vi dico: chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; 9ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini, sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio.
10Chiunque parlerà contro il Figlio dell’uomo, gli sarà perdonato; ma a chi bestemmierà lo Spirito Santo, non sarà perdonato.
11Quando vi porteranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi di come o di che cosa discolparvi, o di che cosa dire, 12perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire».”
De Sacramentis Christianae Fidei, II, 2: PL 176, 415-417.
Del Beato Ugo Di San Vittore
“Come il soffio vitale dell’uomo scende attraverso la testa a vivificare le membra, così lo Spirito Santo attraverso Cristo giunge ai cristiani. Cristo è il capo, il cristiano è il membro. Il capo è uno, le membra sono molte: capo e membra formano un solo corpo, e in questo unico corpo c’è un solo Spirito. Spirito che si trova in pienezza nel capo, e viene partecipato alle membra. Se dunque c’è un solo corpo e un solo spirito, chi non è nel corpo non può essere vivificato dallo Spirito, come dice la Scrittura: Chi non ha lo Spirito di Cristo, non appartiene a lui (Rom. 8,9). Infatti chi non ha lo Spirito di Cristo non è membro di Cristo: in un corpo che è uno, il soffio vitale è uno. Nel corpo non ci può essere un membro morto; viceversa, fuori del corpo, non ci sono membra vive. Noi diventiamo membra con la fede, e con l’amore siamo resi vivi. Con la fede riceviamo l’unità, con la carità riceviamo la vita. Così nel sacramento: il Battesimo ci unisce, il corpo e il sangue di Cristo ci vivificano. Col battesimo diventiamo membra del corpo, col corpo di Cristo partecipiamo alla sua vita.
La Chiesa santa è il corpo di Cristo: un solo Spirito la vivifica, la unisce in una sola fede e la santifica. Le membra di questo corpo sono i singoli fedeli, e tutti formano un solo corpo grazie all’unico Spirito e all’unica fede che li cementa insieme. Nel corpo umano le singole membra hanno compiti propri, diversi gli uni dagli altri, e tuttavia quello che un membro compie da solo non lo fa solo per sé. Così nel corpo della santa Chiesa ai singoli vengono date grazie diverse, e tuttavia nessuno ha qualcosa unicamente per sé, neppure quello che solo lui possiede. Soltanto gli occhi vedono, eppure non vedono solo per sé, ma per tutto il corpo. Soltanto le orecchie possono udire, eppure non odono solo per sé, ma per tutto il corpo. Soltanto le orecchie possono udire, eppure non odono solo per sé, ma per tutto il corpo. Soltanto i piedi camminano, eppure non camminano solo per sé, ma per tutto il corpo. Allo stesso modo quello che ciascuno possiede da solo, non lo possiede unicamente per sé, perché colui che distribuisce i suoi doni con tanta larghezza e sapienza ha stabilito che ogni cosa sia di tutti, e tutte di ciascuno. Se dunque qualcuno ha ottenuto di ricevere un dono dalla grazia di Dio, sappia che quanto possiede non appartiene soltanto a sé, anche se è solo lui a possederlo.”
Capo d’Orlando, 19/10/2013
Dario Sirna