CARONIA – IL VALLONE CARDONETA A VALLE DELLA FONTANA DELL’ANGELO – PRIMA PARTE
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Il contesto è sempre lo stesso, lo stretto vallone è solcato al centro dalle impetuose acque del torrente le quali nel corso dei millenni hanno scavato in profondità il suolo, erodendo la roccia, spezzandola, frantumandola, sbriciolandola, modellandola e lavorandola esattamente come in una cava. Nel fiume sono facilmente visibili tutte le testimonianze di questi fenomeni erosivi. Testimonianze che attribuiscono al vallone un fascino non indifferente. La forza dell’acqua con la complicità del tempo ha creato un vero cantiere di estrazione della roccia. Intere montagne apparentemente incrollabili e non scalfibili, sono state tranciate in due e trasformate in un viale per transito per le acque. Dalla roccia il torrente ha costruito e costruisce nel corso degli anni e del tempo la sua dimora, il luogo ove far scorrere le sue acque, il luogo ove stabilire i suoi alvei, il luogo ove stabilizzare il suo greto. Ma il fiume, come tutte le creature del mondo, obbedisce alla regola della bellezza trasmessaci da Dio e sotto la spinta di tale esigenza si è costruito con la forza della Divina volontà creatrice, un suo regno di bellezza, di arte e armonia con il quale canta il suo amore al Signore. Nel Vallone Cardoneta è chiaramente evidente l’impegno della natura a trasmettere all’uomo il messaggio d’amore inviatoci continuamente da Dio. La bellezza del Vallone è un richiamo alla bellezza creatrice di Dio, un appello al suo continuo manifestarsi, un’esortazione al suo diffondersi e moltiplicarsi ovunque per dare all’uomo la gioia dell’incontro con Dio. La bellezza della natura rispecchia pienamente la bellezza di Dio, ne diventa riflesso della sua immagine e ne contiene il suo messaggio di pace e di fratellanza. Camminare in questi posti in cui tutta l’originaria bellezza del creato è ancora intatta e ove l’impronta della mano creatrice di Dio e della sua parola attiva è ancora fresca e presente, è una gioia che riempie il cuore e che lo innalza direttamente al Creatore. La totale assenza di segni che deturpano l’armonia naturale del creato è la più grande attrattiva di questo spettacolare Vallone. Le meraviglie create da Dio si susseguono incatenandosi l’una all’altra come le perle di una collana, disponendosi in un ordine naturale di mutuo rispetto, ove ogni elemento del contesto non esalta se steso ma l’elemento successivo e il precedente. Un legame comune che lega tutti gli elementi tra di loro per formare un corpo unico, costantemente orientato a cantare l’amore di Dio per l’uomo. La natura è un corpo unico così come lo è la Chiesa e, al pari della Chiesa, è costituita da un insieme di membra capitanate da un solo capo, il Creatore di tutto, Dio. Come nella Chiesa tutte le membra del corpo sono legate sia a Cristo che tra di loro, per formare un corpo unico e indivisibile, così anche nella natura tutti gli elementi sono connessi al Creatore e tra di loro, formando nell’insieme compatto ed indivisibile, il creato. Il Vallone Cardoneta rispecchia in pieno questo concetto e ne diventa sua pratica attuazione e dimostrazione. Nella bellezza crescente e continua di questo fiume è possibile, infatti vedere tutta la meraviglia del creato di Dio. L’esperienza è altamente edificante perché riesce a reinserire l’uomo nel creato secondo il progetto di Dio, ripristinando cioè tra l’uomo e la natura il rapporto iniziale voluto da Dio. L’emozione è quella di sentire la natura come la propria casa, di viverla come il giardino dell’Eden al cui interno Dio passeggia e dialoga continuamente con l’uomo. Una natura che accorcia quelle distanze messe dall’uomo nel suo rapporto con il Signore, una natura assolutamente amica dell’uomo, una natura “mediatrice” tra l’uomo e il Creatore, una natura totalmente impegnata ad elevare l’uomo verso le superiori bellezze del creato Celeste, una natura totalmente pervasa e intrisa di Spirito Divino, una natura dalla cui terra proviene il nostro corpo, una natura da cui sono state tratte quelle nostre membra su cui Dio ha soffiato il Suo alito vitale per conferirci un’anima e la dignità di persona. Noi siamo parte di questa natura perché Dio da essa ha tratto il nostro corpo. Una natura con cui abbiamo un legame non indifferente, una natura che non possiamo né negare, né maltrattare, ma che dobbiamo sentire nostra, vicina, sorella e amica. Le rocce, le cascate, gli strapiombi, le piscine, i salti e i giochi d’acqua di questo bellissimo Vallone con la loro bellezza non ci dicono altro che esiste questo legame d’amore tra l’uomo e la natura e che in tale legame d’amore c’è un canale, una strada, un cammino per salire a Dio. Tutto ciò che il Signore ha fatto per noi ci parla di Dio, ci rende partecipi della sua volontà, ci trasmette i suoi sentimenti, ci trasferisce il suo amore. Cristo è il Signore di questo regno, esso è stato creato per mezzo Suo e in vista di Lui, per mezzo Suo esso sussiste e per mezzo Suo esso ci permette di incontrare Dio, per mezzo Suo esso ci proietta laddove Cristo personalmente ci fa entrare, ossia nel Paradiso celeste.
Capo d’Orlando 29/01/2013
Dario Sirna
P.S.: Ringraziamo di cuore il Sig. Domenico Turrisi per averci indicato queste meraviglie.