IN CAMMINO CON IL PHOTOWALK TRA LE VIE DI CARONIA
Il reportage di oggi ci porta all’interno dell’abitato di Caronia per farci conoscere l’urbanistica, le bellezze monumentali e storiche di questo ridente centro collinare dei Nebrodi. |
L’occasione è offerta dal Photowalk di Photopassion, un’iniziativa di successo che coinvolge appassionati di fotografia decisi a confrontarsi e a fare comunione attraverso un cammino piuttosto facile, ma ricco di grandi occasioni per documentare la bellezza paesaggistica della nostra zona e per scoprire scorci ignoti e dimenticati. I nostri complimenti e il nostro incoraggiamento vanno ai responsabili di Photopassion e agli organizzatori dell’evento che con tanta pazienza e tanti sforzi sono riusciti a trasformare una fatto personale e individuale, come l’amore per la fotografia, in un’importante occasione di aggregazione, utile sia all’approfondimento delle esperienze artistiche e tecniche nel settore in questione, sia all’estensione delle relazioni interpersonali dei singoli partecipanti, sia all’accrescimento del proprio bagaglio culturale in tema di territorio locale. Il centro di Caronia si estende sulla schiena di un costone montuoso che staccandosi dalla spina della dorsale nebroidea degrada verso la costa tirrenica, affacciandosi su di essa con un belvedere aereo che gratifica tutta la zona urbanizzata. Le vedute panoramiche sono quelle del campo ottico compreso tra la punta del promontorio di Capo’Orlando, la punta del promontorio di Capo Zafferana, le isole Eolie e la catena montuosa dei Nebrodi. In questo quadro di affascinante bellezza paesaggistica e naturalistica Caronia si colloca proprio al centro, come preziosa e appetitosa ciliegina che con la sua posizione dominante sottolinea la sua sovranità su un territorio di sconfinata bellezza. La cornice naturale che circonda questo centro è dipinta da due soli colori, il verde e l’azzurro. Il primo di essi dispensa le sue abbondanti pennellate sulle circostanti montagne, ricamandone le vesti con un folto punto bucle, formato dalla ininterrotta successione di manti boschivi di eccellente bellezza. Il secondo, invece, trova la collocazione delle sue tinte nell’immensità della volta celeste e nelle sconfinate distese marine del Tirreno. In questo paradiso naturale impareggiabile per estensione e per integrità risiedono numerosissimi ambienti secondari in cui sono concentrate le ricchezze più preziose, sono i vari corsi d’acqua che solcano il territorio scavando al suo interno gole, cascate, strette e canyon di grande rilevanza e di segreta bellezza. Caronia, come regina, siede sul trono che guarda a questo immenso patrimonio beandosi e compiacendosi continuamente del grande dono ricevuto e posseduto. Le campagne e i boschi che circondano il paese appaiono come mantelli stesi sul territorio dalla podestà di una veste regale che pone nel centro abitato la sua residenza nobiliare. Dalle torri del castello la passione di una antico re sembra ancora vigilare su tutto il territorio naturale per proteggerlo dalle barbarie della civiltà umana, mentre nella sottostante vallata le acque del Torrente omonimo indicano la via attraverso la quale è possibile accedere allo scrigno che custodisce tali bellezze. Il paese è come una sentinella che sorveglia continuamente dall’alto i tesori regali di Caronia, esposti a tutti come la merce sulle bancarelle di un mercato, ma gelosamente custoditi come perle nelle teche di un museo. Questa funzione è visivamente riscontrabile nelle fortezze del castello che domina sulla rocca principale. L’opera, interamente realizzata in pietra locale, emerge sull’abitato, sia per la sua architettura merlata, sia per le sue dimensioni e sia la sua incontestabile bellezza. Dotato di cinta muraria, nasconde al suo interno ampi spazi aperti in parte destinati a corte e in parte lasciati a verde. Il giardino è una terrazza coltivata che si pregia di uno dei più grandiosi panorami di Caronia, il belvedere sul mare. Esso rafforza la signorilità del posto e gli conferisce grande romanticismo. Tra limoni, calle, biancospini, glicini e altre essenze mediterranee si materializza un’atmosfera straripante di armonia e benessere. I profumi della valle si uniscono ai profumi delle essenze coltivate per una seduzione che partendo dalle vedute panoramiche vuole estendersi a tutto l’essere umano per assorbirlo totalmente in sé e trasfigurarlo nella bellezza pura. Il cammino diventa allora un viaggio “metafisico” che partendo dagli stimoli della terra stacca l’uomo dalle sue realtà per proiettarlo verso mete universali ove la materia è sostituita dallo spirito, il tempo si traduce in eterna giovinezza, il bene è l’unico cibo servito all’anima e l’amore è il sentimento che regna incontestato su tutto. In tale condizione emerge la forza dirompente dell’attrazione divina del Creatore che pone in sé l’origine di ogni pacifica seduzione e la meta di ogni edificante cammino.
Grazie Caronia! Capo d’Orlando 27/03/2014 Dario Sirna
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