CAPO D’ORLANDO – MAREGGIATA

ONDE DI MAESTRALE SUL LITORALE ORLANDINO

In questi ultimi giorni dell’autunno meteorologico una intensa colata di aria artico-marittima ha realizzato un eccezionale affondo ciclonico tra la Spagna e l’Italia innescando sulla nostra penisola un’intensa fase di maltempo, caratterizzata da violenti fenomeni meteorologici.

La Sicilia, per effetto del richiamo caldo, provocato in risposta all’affondo artico, è stata sottoposta in un primo momento a forti venti di scirocco che hanno battuto l’intera isola unitamente a precipitazioni temporalesche mediamente forti solo sui versanti esposti ai quadranti meridionali. Il tutto è stato accompagnato da un ennesimo ulteriore e consistente rialzo termico. Nella notte appena trascorsa la saccatura ciclonica ha spostato il suo asse verso levante favorendo l’ingresso anche sulla Sicilia di correnti più fresche, provenienti, questa volta, dai quadranti occidentali. Il Maestrale ha avuto il benefico effetto di riportare le temperature sui valori medi del periodo e, nel contempo, di innalzare il moto ondoso del Tirreno. Da questa mattina tutta la costa tirrenica della Sicilia sotto le sferzate del Maestrale è battuta dalle mareggiate. Anche la fragile fascia costiera di Capo d’Orlando si è ritrovata per l’ennesima volta a dover fare i conti con la forza di un mare tempestoso. In fretta le onde dall’arenile hanno raggiunto e superato il muro d’argine del Lungomare, sollevandosi sopra di esso e penetrando sulla sede stradale. La mareggiata fino ad ora non è stata eccezionale, ma per l’eccessiva fragilità della costa paladina, fortemente soggetta alle tempeste di ponente a causa dell’esposizione del promontorio, è sufficiente per mettere in allerta gli orlandini. Il cambiamento si è avvertito già nella notte con il sopraggiungere del rumore tipico del mare in tempesta, sostituitosi del tutto al silenzio e alla quiete delle buie ore dedicate al sonno. Uscendo da casa al mattino un intenso profumo di salsedine e di mare si è unito a questo rumore continuo confermandoci l’inizio della tempesta. Passando dal lungomare le creste delle onde erano già alte abbastanza per rompersi su se stesse spumeggiando e rivestendo di bianco il mare ancora prima di giungere sulla costa. Nelle ore centrali del giorno l’altezza delle onde ha raggiunto il suo massimo riuscendo a spingere l’onda infranta fino alla sede stradale. Come sempre a Capo d’Orlando la tempesta di Maestrale è uno spettacolo unico, da non perdere e sempre eccitante. Gli spruzzi delle onde che si infrangono sulle scogliere del Porto Vecchio e i cavalloni che si rincorrono sull’arenile di ponente sono straordinariamente affascinanti. Lo spettacolo è arricchito dalla densa e bianca atmosfera di salsedine che sollevandosi dal mare viene trasportata dal vento all’interno del paese. La bianchissima schiuma delle onde ricopre incessantemente la spiaggia rivestendola di luce e di evanescente candore. Muore un’onda e successivamente ne arriva un’altra, il ritmo periodico delle onde cresce col crescere dell’intensità del vento fino a diventare uno spettacolo naturale di grande bellezza. Il mare diventa in questa occasione una grande via di cammino, un perpetuo ripetersi del movimento, ove a spostarsi sono le onde sospinte e accompagnate dalle raffiche di vento. L’onda che attraversa la massa liquida del Tirreno raggiunge la costa e lì finisce il suo cammino nel mare. L’onda passa e il mare non si svuota mai perché l’acqua non viene trasportata, così essa rimane sempre nella sua sede in attesa di un nuova onda da cavalcare. Abbiamo documentato la bellezza della mareggiata di oggi con una serie di fotografie scattate fuori del centro abitato, nella zona della foce della fiumara di Naso. Nelle difficoltà causate dagli spruzzi, dalla salsedine e dalle onde stesse, abbiamo cercato di immortalare i momenti più significativi dello scontro tra le onde e la costa.

Capo d’Orlando 29/11/2012

Dario Sirna

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