SCOGLIERA DI CAPO D’ORLANDO – SAN GREGORIO – ZONA GALLERIA
Ci troviamo sul litorale di San Gregorio a Capo d’Orlando ed esattamente sulla porzione di costa compresa tra la galleria e la piazzetta del borgo Orlandino. Ci proponiamo di documentare la bellezza di questo tratto di spiaggia e della relativa scogliera. Le condizioni atmosferiche sono ideali, quelle brillanti e trasparenti di una bellissima giornata autunnale, ma le condizioni di luce non sono favorevoli allo scatto di belle fotografie a causa di una intensa colonna di fumo che dalle campagne circostanti si innalza in cielo offuscando il sole e creando un’atmosfera di luce diffusa dal colore giallastro. |
Nonostante ciò decidiamo ugualmente di effettuare l’escursione pur non aspettandoci grandi risultati. La bellezza del posto è talmente forte e seducente che non riusciamo a non lasciarci coinvolgere. Il posto è facilmente raggiungibile e non presenta alcuna difficoltà di cammino, né richiede particolari energie e preparazioni. In questa stagione il cambio climatico scoraggia eventuali bagnanti che invece sono assidui e copiosi nel periodo estivo. Alla spiaggia si giunge da una scaletta in ferro che collega la sede stradale della provinciale con l’arenile. La scogliera è quel che resta di un costone roccioso che, con uno strapiombo, dal promontorio precipitava sul mare. La costruzione della strada provinciale a servizio del piccolo borgo di San Gregorio ha notevolmente penalizzato la bellezza del posto amputandolo del suo collegamento diretto con la roccia madre ed emarginando l’arenile nello stretto spazio rimasto tra il mare e il muraglione di cemento della strada. Solo la breve fascia in cui la provinciale passa in galleria è ancora inalterata e conserva un costone roccioso pressoché intatto nella sua originaria bellezza. Tuttavia la costruzione di detta galleria sembra abbia causato la gravissima perdita di una bella grotta attraversata dalle acque marine. Sicuramente prima della costruzione dell’arteria stradale di San Gregorio tutta la scogliera si presentava nel suo splendore naturale originario e a causa della sua inaccessibilità era selvaggia, affascinante, pregevole e straordinariamente bella. Oggi possiamo solo immaginare l’antico splendore naturale di questo tratto di costa perché ciò che è andato perso purtroppo non è più recuperabile. La zona che stiamo visitando ci offre un esempio di tale bellezza e ci fornisce nel contempo dei validi suggerimenti per ricostruire con l’immaginazione la conformazione originaria del luogo. La bellezza del posto è dovuta alla concomitanza di vari fattori tra cui ricordiamo la particolare natura delle rocce, la bellezza del mare, la presenza della spiaggia, l’armonioso disegno del paesaggio e il profumo forte di una natura mediterranea spontanea e selvaggia. Le rocce sono costituite da “orlandinite“, un minerale che prende il nome proprio da questo posto. Esse presentano la combinazione di due diverse colorazioni fortemente contrastanti tra di loro. Il colore dominante è il grigio scuro a cui si contrappone un chiarissimo beige. I due colori sono miscelati tra loro dando luogo ad un forte effetto a striature. Ma non mancano elementi rocciosi importanti completamente chiari o con la prevalenza di questo colore. Queste rocce, oltre che per la loro colorazione, si fanno apprezzare anche per le loro originalissime forme e per la scabrosità della loro superficie, che si mantiene abbastanza ruvida anche nelle zone a diretto contatto con l’acqua e con l’azione modellante dell’erosione marina. Gli elementi rocciosi più grandi hanno una classica forma conica a base larga ed emergono dalle profondità marine innalzandosi sulla superficie dell’acqua anche di dieci metri. La presenza di questi bellissimi scogli sulla vellutata superficie sabbiosa della spiaggia è un invito irresistibile a scendere sulla battigia, a bagnarsi i piedi, a scalare gli elementi più belli e più facili, ad ammirare la limpidezza cristallina delle acque, a scrutare il fondale roccioso tra le trasparenze del mare. La morbidissima sabbia che collega gli scogli agevola e rende piacevole la passeggiata in mezzo a queste sculture della natura. Questo tratto di costa sembra proprio un museo naturale ove vengono esposte le meraviglie scolpite dal vento e dal mare, prodigi di un’arte millenaria che non finisce mai di modellare e lavorare le sue opere aggiungendo, giorno dopo giorno, nuovi ritocchi. Così questo museo di sculture rocciose più che conservare inalterato lo stato dell’arte lo modifica continuamente, offrendo una dimostrazione perpetua delle stupefacenti capacità donate da Dio alla natura. Ogni scoglio è un capolavoro di bellezza e perfezione, un riflesso della voglia creatrice di Dio, un’immagine della sua continua operosità, un esempio della grazia, dell’impegno e dell’amore con cui Egli porta avanti il suo disegno sul mondo. Questo angolo di spiaggia con le sue graziose calette, le sue piccole insenature nascoste tra gli scogli, le rade aperte dal mare in mezzo alle rocce, è una vera e propria scuola di architettura ove ad insegnare è il Creatore, l’unico vero Architetto di tutto il cosmo. Passando da uno scoglio ad un altro e nei corridoi di sabbia che si aprono in mezzo alle rocce si passa da una sala all’altra, ammirando da ognuna di esse una vista panoramica sul mare sempre diversa e sempre spettacolare. La spiaggia diventa allora un castello aperto il cui soffitto è il cielo e il cui pavimento è il mare. Un castello apparentemente abitato solo dal vento, dal sole, dall’acqua e dal sale, ma in realtà ricolmo di straripante amore divino pronto a riversarsi nel cuore di tutti gli uomini. Un piccolo angolo di paradiso su cui risplende la vicina presenza della gran Madre di Dio, la Madonnina di Capo d’Orlando. Il Santuario appare svettare in tutta la sua bellezza elevandosi sovrano sopra le bellissime pareti rocciose della scogliera. E’ la scoperta di questa presenza che immediatamente ci spiega il motivo di così tanta bellezza concentrata in questo piccolo posto. Tutto era stato preventivamente preparato da Dio perché su questa terra poggiassero i piedi della Regina dei Cieli. Noi abbiamo la fortuna, per merito di Cristo, di vivere in questo posto e di godere di tanta grazia. Eleviamo, perciò la nostra lode a Dio riconoscendo la sua Signoria sul mondo e sulla nostra vita.
Capo d’Orlando, 03/10/2012
Dario Sirna