CAPO D’ORLANDO – BASSA MAREA AL FARO – TERRE EMERSE

CAPO D’ORLANDO – GLI SCOGLI DEL PORTO VECCHIO IN CONDIZIONI DI BASSA MAREA

Bassa Marea al Porto Vecchio-0246Con il reportage di oggi vi proponiamo la scogliera del Porto Vecchio di Capo d’Orlando, documentata questa volta in condizioni di bassa marea. Gli scogli in questione sono quelli che si trovano tra la provinciale e la spiaggia, al di sotto del muro della curva del Faro.

La zona è di passaggio per chi transita verso il borgo di San Gregorio e per tutti coloro che su tale arteria stradale, molto panoramica e rilassante, si dilettano a fare passeggiate, corsa, bici e altre attività sportive. Il fenomeno documentato è visibile dalla strada,  pertanto per chi conosce l’aspetto usuale della scogliera non passa certo inosservato. Anche noi lo abbiamo notato per caso, e attratti dal fascino delle terre emerse, siamo ritornati con l’attrezzatura fotografica per immortalare la bellezza di quel mondo sommerso che generalmente non possiamo raggiungere.
Come è ben visibile dalle foto l’abbassamento del livello del mare, causato appunto dalla bassa marea, si attesta oltre il metro di altezza, forse sfiora anche il metro e mezzo. Generalmente la zona è molto battuta dai venti per cui il moto ondoso e la spinta premente del vento sul mare tendono a mantenere gli scogli più bassi sott’acqua, occultandone la vista. Questa parte della fascia costiera vive perciò in condizioni anfibie, sviluppando fauna e flora marina con elevatissima densità. Per questo motivo gli scogli emersi dal ritiro della marea presentano un aspetto inusuale e del tutto diverso da quello degli scogli della fascia più alta. Ovviamente essi hanno colori, forme, superfici, ma anche odori e tatto fortemente contrastanti con la restante parte della scogliera. Il fenomeno è interessante sia dal punto di vista naturalistico che dal punto di vista paesaggistico perché conferisce alla costa un volto nuovo, particolarissimo, ricco di sfumature intense, più ampio, più accessibile, meno limitato. Noi non ci siamo soffermati sull’habitat scoperto dalla bassa marea,  in quanto non  abbiamo competenze in merito, ma sull’aspetto paesaggistico, il cui impatto è molto forte ed evidente. Gli scogli emersi  presentano un manto compatto ed esteso di alghe marine, che negli strati più profondi, quelli generalmente ricoperti dall’acqua, sono rigogliose e verdissime, somiglianti per molti versi a un tappeto di muschio    vellutato. L’estensione di questa zona è considerevole grazie all’appiattimento del costone roccioso, che si sviluppa come un gradone orizzontale zatterato proteso verso il fondale.  Lo strato successivo, altrettanto esteso, presenta una vegetazione marina dai colori molto più scuri, segnati sicuramente dall’attività delle onde e dai continui abbassamenti e innalzamenti della battigia. L’effetto dell’ossidazione aerea si ripercuote su tale flora scurendola e diradandola. Oltre questa fascia gli scogli si presentano completamente nudi, privi di vegetazione, asciutti, esenti da effetti collegabili alla marea, comunque modellati dall’erosione degli agenti atmosferici e  marini. Le tre fasce della scogliera differiscono anche nelle forme in quanto l’azione levigante delle onde è ovviamente connessa alla posizione del livello del mare, mentre l’azione erosiva degli agenti atmosferici è totalmente assente nelle aree sommerse.
Per noi che frequentiamo abitualmente  la zona questa bassa marea ci ha regalato grandi emozioni, permettendoci di attraversare all’asciutto aree generalmente interdette a causa del mare, e di scoprire e documentare  in tal modo la scogliera nel suo aspetto integrale, svestita dal luccicante abito delle acque.

Capo d’Orlando, 24/03/2014

Dario Sirna in collaborazione con Sebastiano Mirici

GALLERIA SINTETICA

GALLERIA ESTESA

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Time limit is exhausted. Please reload the CAPTCHA.