2 GIOVANNI 1a 3-9
Buongiorno a tutti,
il nostro cammino è alimentato dai seguenti versi della seconda lettera San Giovanni:
“ 1 Io, il Presbìtero, alla Signora eletta da Dio e ai suoi figli, 3grazia, misericordia e pace saranno con noi da parte di Dio Padre e da parte di Gesù Cristo, Figlio del Padre, nella verità e nell’amore.
4Mi sono molto rallegrato di aver trovato alcuni tuoi figli che camminano nella verità, secondo il comandamento che abbiamo ricevuto dal Padre. 5E ora prego te, o Signora, non per darti un comandamento nuovo, ma quello che abbiamo avuto da principio: che ci amiamo gli uni gli altri. 6Questo è l’amore: camminare secondo i suoi comandamenti. Il comandamento che avete appreso da principio è questo: camminate nell’amore.
7Sono apparsi infatti nel mondo molti seduttori, che non riconoscono Gesù venuto nella carne. Ecco il seduttore e l’anticristo! 8Fate attenzione a voi stessi per non rovinare quello che abbiamo costruito e per ricevere una ricompensa piena. 9Chi va oltre e non rimane nella dottrina del Cristo, non possiede Dio. Chi invece rimane nella dottrina, possiede il Padre e il Figlio.”
San Giovanni Evangelista consapevole che l’uomo è continuamente tentato dalle novità e che per questo motivo si lascia facilmente sedurre da dottrine diverse imposte dalla moda del momento, ci esorta a restare saldi nei comandamenti di Dio, ed in particolare a non abbandonare mai il comandamento dell’amore. L’amore è la condizione cui l’uomo aspira da sempre nella sua ricerca della felicità e dell’appagamento. Restando nell’amore si ha dunque la certezza di essere sempre soddisfatti e ricolmi di gioia. La nostra religione è la religione dell’amore, essa, infatti non ha altro scopo che condurre l’uomo verso l’amore ed ivi farlo permanere, crescere e maturare. San Giovanni dunque ci rivela che la nostra ricerca dell’amore trova il suo sicuro risultato se noi restiamo in Cristo e nella sua Chiesa. Per questo occorre diffidare da qualsiasi dottrina differente e da qualsiasi religione o corrente di pensiero che non è in piena comunione con Cristo. Ciò significa innanzitutto diffidare da se stessi e dalla tentazione di interpretare le parole del Signore secondo il nostro personale pensiero. In tale tentazione si nasconde infatti il pericolo gravissimo di modificare completamente il messaggio della salvezza e di annullare in tutto il sacrificio di Cristo, rendendo così l’amore trovato solo una amara delusione. Per questo motivo relativamente alla interpretazione della Parola di Dio, dalla cui conoscenza deriva la nostra crescita nell’amore, occorre affidarsi esclusivamente alla Chiesa, evitando in ogni modo qualsiasi contaminazione con dottrine diverse.
San Giovanni ci dice anche che se è vero che la nostra religione ci vuole condurre all’amore per Dio e per il nostro prossimo, è altrettanto vero che tale amore ci viene insegnato, consegnato e affidato solo ed esclusivamente camminando nei comandamenti di Dio. In tali comandamenti, infatti, si trova non la sintesi dell’amore, la cui grandezza è illimitata e non sintetizzabile, ma una via di aiuto che ci permette di comprendere nelle situazioni difficili della vita, ossia in quelle circostanze in cui siamo chiamati a scegliere tra una situazione e un’altra e non abbiamo quella lucidità o quella capacità che è sono necessarie per non commettere errori, come comportarci per restare sempre nell’amore ed essere sempre in comunione con Dio. Pur essendo, infatti, vero che il peccato sussiste solo se c’è la consapevolezza e la volontà di cedere ad esso, ciò non significa che in caso contrario lo stato della nostra anima sia perfettamente edificato. Per vivere nell’amore pieno e non nella sua illusione occorre conoscere i comandamenti di Dio, seguirli, adottarli e conformarsi ad essi, solo in questo modo la vita di ogni uomo trova la sua completa realizzazione.
Capo d’Orlando, 14/11/2014
Dario Sirna.