ASCOLTATE, POPOLI, LA PAROLA DEL SIGNORE

GEREMIA 31, 10-14

Buongiorno a tutti,

oggi seguiremo le indicazioni fornite dalle seguenti parole  tratte dal libro del profeta Geremia per proseguire nel cammino della nostra vita:

Ascoltate popoli, la parola del Signore *
annunziatela alle isole lontane
e dite: «Chi ha disperso Israele lo raduna *
e lo custodisce come fa un pastore con il gregge»,

perché il Signore ha redento Giacobbe, *
lo ha riscattato dalle mani del più forte di lui.

Verranno e canteranno inni sull’altura di Sion, *
affluiranno verso i beni del Signore,
verso il grano, il mosto e l’olio, *
verso i nati dei greggi e degli armenti.

Essi saranno come un giardino irrigato, *
non languiranno mai.
Allora si allieterà la vergine alla danza; *
i giovani e i vecchi gioiranno.

Io cambierò il loro lutto in gioia, *
li consolerò e li renderò felici, senza afflizioni.
Sazierò di delizie l’anima dei sacerdoti *
e il mio popolo abbonderà dei miei beni.

Il Profeta si riferisce ad una situazione storica ben precisa in cui l’intervento del Signore viene annunciato per porre fine alla dispersione del popolo di Dio e alla sua oppressione. Le parole del Profeta sembrano però ben adattarsi anche ai nostri giorni, trovando nelle varie situazioni personali e comunitarie di oggi  forti analogie con le difficoltà storiche del genere umano. Il Profeta ci invita, innanzitutto, ad ascoltare la Parola di Dio e ad annunciarla a coloro che non la conoscono, fino ai confini più lontani della Terra e del tempo. L’annuncio da ascoltare, da acquisire, da custodire  e da consegnare agli altri è un annuncio di vitale importanza: il Signore ha redento il suo popolo e lo ha riscattato dalle mani del male e del peccato. Il Signore ha liberato per sempre l’uomo dalla schiavitù del peccato e dal potere della morte, restituendolo al bene, alla purezza e alla vita eterna. La liberazione annunciata non si limita a un evento temporaneo, alla vittoria, cioè di una battaglia, ma alla definitiva vittoria di una guerra condotta per liberare l’uomo dall’oppressione del male e dal potere dell’antico nemico. A tal proposito il Profeta assicura la continua protezione di Dio a chi da Lui si lascia custodire e promette i beni eterni, cancellando per sempre dalla vita di ogni uomo il lutto, il cui posto viene consegnato alla gioia, alla consolazione, alla felicità e ad ogni altra delizia dell’anima. Bellissime le immagini con cui il Profeta descrive il grande amore di Dio che si prende cura del suo popolo. La prima di esse è l’immagine classica e antica del buon Pastore che raduna le pecore disperse, unisce a sé il suo gregge e lo custodisce, proteggendolo da ogni pericolo e assicurandogli ogni benessere. La seconda immagine è un’immagine nuova, anch’essa molto bella. Il popolo di Dio è il suo giardino prediletto, Egli da sapiente e attento Agricoltore, si prende cura di questo giardino (vigna) irrigandolo e proteggendolo da tutte le avversità. Le  figure del Buon Pastore e dell’Agricoltore, trovano nel Nuovo Testamento il loro protagonista in Gesù Cristo Buon Pastore e in Gesù Cristo Vignaiolo della vigna del Signore. Sacramentalmente la Santa Madre Chiesa ci offre ogni giorno l’acqua dello Spirito Santo e il Vino del Sangue di Cristo, realtà sgorgate dal costato squarciato di Cristo per redimere, purificare, irrigare, nutrire ogni uomo del mondo. Ecco allora che le parole del Profeta Geremia diventano eterne, annunciando in Cristo il nostro Redentore e Salvatore, Colui che liberandoci con il sangue  e l’acqua sgorgati dal suo costato dal potere delle tenebre ci trasferisce nel suo Regno immortale fatto di pace e amore.

Capo d’Orlando 18/08/2012

Dario Sirna

 

 

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