ACCLAMATE AL SIGNORE, VOI TUTTI DELLA TERRA

SALMO 99

Buongiorno a tutti,

oggi ci affideremo per il nostro cammino di fede alle parole del Salmo 99, di seguito riportato :

Acclamate al Signore, voi tutti della terra, †
servite il Signore nella gioia, *
presentatevi a lui con esultanza.

Riconoscete che il Signore è Dio; †
egli ci ha fatti e noi siamo suoi, *
suo popolo e gregge del suo pascolo.

Varcate le sue porte con inni di grazie, †
i suoi atri con canti di lode, *
lodatelo, benedite il suo nome;

poiché buono è il Signore, †
eterna la sua misericordia, *
la sua fedeltà per ogni generazione.

Il Salmista si rivolge al Mondo intero, ad ogni uomo di ogni tempo, per annunciargli l’invito del Signore a riconoscerlo come unico e vero Dio, come unico creatore di tutto e tutti, come Colui che si prende continuamente cura del suo popolo con lo stesso amore di un pastore che accudisce il suo gregge. Il Salmista ci invita a riflettere su queste importanti verità di fede, fondamentali per la nostra vita spirituale, interiore e fisica. Egli annuncia un Credo a cui ci chiede di aderire con forza, con gioia e con esultanza. Il messaggio è perciò universale, senza limiti né di tempo, né di spazio. Segue un invito ancora più dettagliato e più particolare, l’invito a entrare nel santuario di Dio, a far parte degli abitanti della sua casa, a unirci ai canti di lode che in essa si innalzano a Lui, a inneggiare a Dio insieme al coro celeste, a benedire il suo nome santo. Tutto questo Egli ci invita a fare perché è nel desiderio del Signore volerci ricolmare del suo amore, della sua misericordia, dei suoi beni, della sua fedeltà, per renderci partecipi dei suoi tesori celesti e consentirci di  attuare una perfetta comunione con Lui.  Questo invito che il Signore ci invia tramite il Salmista oggi giunge ai nostri cuori da una voce ancora più forte, da un grido ancora più accorato, quello di Gesù Cristo, vero Tempio celeste, lanciato dal podio della Chiesa. Il Salmo ci invita anche a prendere atto della nostra condizione di creature di Dio, oggi resi figli dello stesso Padre grazie a Gesù, per evidenziare la nostra origine non scaturita dal nulla o dalla terra, ma dalla volontà di Dio, dal suo cuore, dal suo amore. Un’origine che abbiamo l’obbligo di non dimenticare mai, di non sottovalutare, né di umiliare, ma di rivalutare continuamente, ringraziando e lodando sempre Dio per l’infinita bontà di averci donato la vita, di custodircela, di averla strappata per sempre dalle tenebre della morte e di averla innalzata al Paradiso celeste, tramite il Figlio.

Capo d’Orlando 22/08/2012

Dario Sirna

 

 

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