ISAIA 26,1-4. 7-9.12
Buongiorno a tutti,
oggi affidiamo il nostro cammino alle parole del Profeta Isaia, di seguito riportate:
Abbiamo una città forte; *
egli ha eretto a nostra salvezza mura e baluardo.
Aprite le porte: *
entri il popolo giusto che mantiene la fedeltà.
Il suo animo è saldo; †
tu gli assicurerai la pace, *
pace perché in te ha fiducia.
Confidate nel Signore sempre, *
perché il Signore è una roccia eterna;
il sentiero del giusto è diritto, *
il cammino del giusto tu rendi piano.
Sì, nella via dei tuoi giudizi, Signore,
in te noi speriamo; *
al tuo nome e al tuo ricordo
si volge tutto il nostro desiderio.
Di notte anela a te l’anima mia, *
al mattino ti cerca il mio spirito,
perché quando pronunzi i tuoi giudizi sulla terra, *
giustizia imparano gli abitanti del mondo.
Signore, ci concederai la pace, *
poiché tu dai successo a tutte le nostre imprese.
Nel primo verso del cantico il Profeta ci consegna una verità consolidata nella fede dai tempi antichi e molto spesso dimenticata e sottovalutata da tutti i credenti di ogni tempo, compresi noi. Egli ci rammenta che per opera di Dio esiste un luogo (città) in cui regna solo la pace del Signore e in cui il male non ha potere alcuno. Questa città è forte, inespugnabile, inviolabile, essa con i suoi baluardi e le sue mura assicura la salvezza a chi riesce ad entravi. Il punto sviluppato nel messaggio dal Profeta Isaia sta proprio nell’approfondire le modalità di accesso alla “città forte”. L’annunzio profetico di Isaia non consiste, infatti, nel ricordare l’esistenza di questa città, ma nell’annunziare al mondo intero che le sue porte sono aperte a tutti coloro che praticano la giustizia e attuano la fedeltà. Si tratta di una città totalmente chiusa al male e completamente aperta al bene. Il Signore è la roccia che la tiene salda e la rende incrollabile, è Dio che assicura la giustizia al suo interno edificando la pace, è Dio che la abita insieme a tutti coloro che vivono una perfetta comunione con Lui. Questa città è stata edificata da Dio appositamente per accogliere tutti gli uomini ed è destinata proprio ad essi. Essa scaturisce dal disegno d’amore di Dio per l’uomo e dal suo desiderio di rendere l’uomo partecipe della vita divina. In essa l’uomo vive della totale contemplazione della gloria di Dio, si nutre del suo amore e ottiene la realizzazione del suo destino di eternità. Ma, come ci fa notare il Profeta, questa città fortificata è inviolabile per il male ed inaccessibile per gli operatori di iniquità, essa, quindi, sarebbe del tutto irraggiungibile per l’umanità se le sue porte non venissero aperte da Dio verso di noi. L’apertura di queste porte verso l’umanità non avviene però per i meriti dell’uomo, né per una debolezza di Dio, né per una deroga di Dio all’ applicazione della giustizia divina, ma solo ed esclusivamente per i meriti di Cristo Gesù. Il requisito essenziale per entrare nella città di Dio è quello della rettitudine perfetta, ossia di una rettitudine che rispecchia in tutto l’amore e la giustizia di Dio. Questo requisito è estraneo ad ogni essere del genere umano all’ infuori di Cristo. Gesù Cristo, nella natura di uomo, è l’unico giusto che possiede tutti i requisiti per abitare tale città. Egli da Primo Cittadino della Città Celeste ne è il custode e detiene le chiavi delle sue porte. La gestione di queste chiavi è affidata alla Chiesa che tramite i Sacramenti realizza il passaggio dei fedeli alla vita eterna. Dunque la porta della Città Eterna, aperta da Dio verso gli uomini, è Cristo Gesù e solo attraverso Lui è possibile accedere agli atri della casa di Dio. In Lui e solo in Lui, per i meriti del suo sacrificio puro e perfetto, ogni uomo viene giustificato e reso degno di abitare la Città Celeste. Chiunque ha fiducia in Cristo e aderisce perfettamente a Lui non teme il giudizio di Dio in quanto la sua speranza di salvezza è stata, ed è, completamente realizzata dalla giustificazione prodotta, offerta e donata da Cristo per noi tutti. Ma avere fiducia in Cristo e aderire a Lui significa imitarlo in tutto e impegnarsi continuamente a trasformare ogni azione, ogni parola, ogni intenzione e ogni pensiero in un atto di amore puro. Questa è la via della pace e della giustizia annunciata dal Profeta, da percorrere insieme al Signore, e attraverso la quale Dio dà “successo a tutte le nostre imprese”. Così, giustificati da Cristo e impegnati a camminare con Lui sulla via dell’amore, della pace e della giustizia potremo anche noi vantarci di avere “una città forte” eretta da Dio per la nostra salvezza.
Capo d’Orlando, 10/10/2012
Dario Sirna